GRUPPO DONNE &
DONNE, LODI
aprile 2000, a cura del Gruppo
Donne & Donne
Sabato 11 marzo 2000 abbiamo celebrato insieme la Giornata della Donna con la rappresentazione La donna abitata di Gioconda Belli, poeta nicaraguense, militante nella lotta armata del Fronte Sandinista contro la dittatura di Somoza. Questo è stato il terzo anno dalla fondazione dell'associazione in cui abbiamo organizzato una iniziativa per la Giornata della Donna.
In occasione dell'8 marzo '98, l'associazione proponeva la lettura scenica Tempo di resistere tempo di ricordare, testi di Nuvola de Capua e regia di Carlo Rivolta, preceduta dal coro di donne santangioline Kalenda Maja. Per noi è bello che la giornata della donna sia anche una festa, la festa della donna, con mimose, balli e cene festose, ma è anche importante ricordare che in primo luogo l'8 marzo è una commemorazione, un ricordo delle prime lotte delle donne operaie agli inizi del '900: l'8 marzo 1910 decine di lavoratrici morirono in un incendio scoppiato nel capannone in cui si erano rinchiuse per rivendicare il loro dritto di sciopero.
È una festa, quindi, ma è anche un voler ricordare il diritto di esistere di tante e tante donne, che ancora oggi non l'hanno. Nel '98 abbiamo ricordato le donne di Kabul, negate nel loro chiuso velo, e le donne d'Algeria, sottomesse a un codice di famiglia che nega loro i fondamentali diritti e la dignità, a cui Lodi dedica diverse iniziative (a questo proposito abbiamo aderito a una campagna internazionale per la revisione degli articoli più discriminatori del Codice della famiglia algerino); il nostro ricordo è andato alle tante donne che hanno saputo resistere e lottare contro l'ingiustizia per la libertà negli anni dal 1940 al 1945.
Nel marzo '99, sempre per la sceneggiatura di Nuvola de Capua e la regia di Carlo Rivolta, abbiamo presentato le parole e i pensieri di Ada Negri, scrittrice lodigiana vissuta a cavallo tra 800 e 900, magistralmente interpretati da Wanda Bruttomesso. Le musiche scelte per questa rappresentazione sono state proposte per la prima volta in uno spettacolo e sono state composte da una musicista lodigiana, Carlotta Ferrari da Lodi, vissuta nello stesso periodo di Ada Negri.
Anche nel '99 il nostro pensiero di sorellanza è andato alle tante donne i cui diritti vengono quotidianamente violati in diverse parti del mondo, e soprattutto abbiamo ricordato le donne di Algeria vittime della violenza; a questo proposito diverse associate hanno attivato una adozione a distanza di una donna algerina e l'associazione D&D ha ricevuto un contributo di 3.000.000 di lire dalla Provincia di Lodi a sostegno di un programma di cooperazione e solidarietà internazionale a favore dell'associazione di donne algerine RACHDA, per la costituzione di una impresa di donne che produca materiale informativo.
Arrivando al marzo 2000, quest'anno abbiamo presentato la vita e la scrittura di una donna nicaraguense, Gioconda Belli, che, nella sua resistenza a ciò che di ingiusto e inaccettabile ha incontrato sul suo cammino, deve essere di esempio a quante vogliono agire una vita autentica; e insieme alle donne afghane e alle donne algerine abbiamo voluto ricordare le donne dei Balcani, dei paesi della ex Jugoslavia e dell'Albania che, in terre di incertezza politica e disordine economico, esse per prime, insieme ai loro figli e alle loro figlie, subiscono le più pesanti conseguenze, pur rimanendo al di sopra della mischia: dice Rada Ivekovic, docente di filosofia e scrittrice di Zagabria, "È un fatto che nelle recenti guerre dei Balcani, come in molte altre guerre, le donne esercitano incomparabilmente minore violenza, manifestano più compassione e un maggiore desiderio di aiutare e comprendere l'altra parte. Sul piano pratico, esse organizzano per quanto possibile la resistenza alla violenza dello Stato, e fanno ciò che possono per portare aiuto umanitario." Tutto ciò vale anche per Gioconda Belli.