Riceviamo e Pubblichiamo
COMUNICATO STAMPA
DEL COMITATO CONTRO LA GUERRA DI CAGLIARI
ottobre 2001, dal Comitato
contro la guerra di Cagliari
Il Comitato contro la guerra (Cagliari), nel manifestare il proprio sgomento
- esprime piena solidarietà ai familiari delle vittime e al popolo degli Stati Uniti, colpiti da un attacco terroristico di proporzioni terribili.
- condanna ogni forma di violenza che cerca di imporre con il terrore il potere di forze tanto oscure quanto antidemocratiche
- condanna altresì la violenza di quei poteri economici, politici e istituzionali che utilizzano gli eserciti e gli organismi internazionali (come la Nato) per imporre scelte che causano in gran parte del mondo fame, sofferenze, guerre (in Iraq oltre un milione e mezzo di morti per i recenti bombardamenti e per l'embargo tuttora vigente) oltre che limitazioni delle libertà e dei diritti, anche di quello di esistere (come in Palestina e in Kurdistan)
- rifiuta e condanna ogni ipotesi di rappresaglia, nella convinzione che la violenza (anche se istituzionale) può generare solo un'escalation di violenza. Grave preoccupazione desta, infatti, una possibile spirale di rappresaglie, che metterebbe a rischio le popolazioni civili, in primo luogo quelle della Sardegna, che è sede privilegiata di servitù militari e di basi Nato (la stessa Cagliari è porto nucleare).
- esprime forte preoccupazione anche per la diffusa tendenza ad attribuire la responsabilità degli atti terroristici all'islamismo nel suo complesso, che invece possiede in sé una straordinaria ricchezza di valori: tale atteggiamento alimenta il razzismo nella popolazione e non può che moltiplicare tensioni e conflitti, con conseguenze disastrose anche nelle relazioni interpersonali e sociali.
- Ribadisce la convinzione che un mondo diverso è possibile e che esso può essere costruito solo con pratiche di pace, che si fondano sulla giustizia sociale e sui diritti, individuali e collettivi.