SOLIDARIETA' CON LE POPOLAZIONI AFGHANE
SI E' COSTITUITA LA PIAZZA PER LA PACE CONTRO LA GUERRA ED IL TERRORISMO E CI SONO GIA' STATE DUE GIORNATE DI MOBILITAZIONE


dicembre 2001


Milioni di afghani, fra cui molti bambini e anziani, stanno andando verso un drammatico inverno. La terribile dittatura talebana e la guerra scatenata dopo l'11 settembre hanno approfondito le già pesanti difficoltà materiali della società afghana, con una crisi alimentare e sanitaria di dimensioni impressionanti.
Di fronte a questa realtà, alla possibilità che centinaia di migliaia di persone, nei prossimi mesi, possano morire di fame e di freddo è necessario una mobilitazione generale, un impegno concreto per far giungere in quella zona del mondo aiuti immediati e consistenti. Noi, come organizzazioni non governative, alcune presenti con progetti di cooperazione in Afghanistan, ci sentiamo in dovere di lanciare una grande campagna di raccolta di fondi per poter acquistare poi derrate alimentari, materiale sanitario, coperte e quant'altro necessità per affrontare l'emergenza inverno. Il nostro impegno continuerà anche dopo l'emergenza per ricostruire un paese distrutto da anni di folle guerra civile e dagli ultimi interventi militari internazionali. Farci carico delle attese, delle speranze, del futuro del popolo afghano è la miglior dimostrazione dell'ingerenza che da sempre pratichiamo: quella umanitaria e democratica che pone le persone al centro del nostro agire e i diritti di tutti come inalienabile ricchezza.
La PIAZZA PER LA PACE, rete di associazioni e personalità milanesi che da oltre un mese è impegnata contro la guerra e il terrorismo, invita persone e associazioni a mobilitarsi a sostegno delle popolazioni civili dell'Afghanistan, aderendo a questo appello e partecipando a due giornate di mobilitazione:
7 dicembre, Sant'Ambrogio: durante la giornata raccolta fondi a favore della popolazione afghana, sia promuovendo banchetti in diverse parti della città, sia sostenendo quelli organizzati da PIAZZA PER LA PACE;
alle ore 21 presso la chiesa di San Lorenzo (corso di Porta Ticinese) concerto di solidarietà "segnali di pace";
14 dicembre: in occasione dell'iniziativa proposta dal papa nell'ultimo giorno del ramadan, partecipazione alla giornata di digiuno per la pace e il dialogo fra i popoli, con presenza in alcuni luoghi simbolici della città per testimoniare, ognuno colle proprie motivazioni, i valori della pace, della non violenza, dell'universalità dei diritti.
Le due iniziative saranno inoltre l'occasione per celebrare la giornata dei diritti dell'uomo, promossa dall'ONU per il 10 dicembre, nell'anniversario della "Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo".


I banchetti per la raccolta fondi, organizzati da PIAZZA PER LA PACE, si troveranno in p.za S.Stefano (presso la tenda di PIAZZA PER LA PACE), p.za S.Ambrogio (presso stazione MM), via Mercanti, p.za Lima, centro Bonola, via Dante angolo Cairoli.
Il concerto nella basilica di S.Lorenzo (ore 21) vedrà la partecipazione di: coro Orlando di Lasso, Ensemble di musica araba, Rapsodia Trio, con la direzione di Eial Lerner, e prevede musica e canti cristiani, ebraici, kletzmer, balcanici, arabi, gospel.
I fondi raccolti saranno devoluti alle popolazioni civili tramite le associazioni Emergency, Save the children, Rawa. Ai banchetti saranno a disposizione alcuni prodotti del Commercio equo e solidale.

Piazza per la pace, contro la guerra e il terrorismo
ACLI, ARCI, ArciRagazzi, Casa pace, CESPI, Cgil Corsera, Cgil Eurogravure, Comitato per le libertà e i diritti sociali, Donne in nero, Emergency, FIOM Milano, Fratelli dell'uomo, Gruppo pace MSF, l'ErbaVoglio, Liberi, Mani tese, Marcia mondiale delle donne, Miracolo a Milano, Opera nomadi,
Pax Christi, Punto Rosso, Partito umanista, Rete Lilliput, Rsu IBM. E inoltre Mario Agostinelli, Vittorio Bellavite, José Luis del Roio, Mario Fezzi, Dario Fo, Jole Garuti, Ainom Maricos, Maria Grazia Mazzocchi, Maria Grazia Meriggi, Moni Ovadia, Milly Moratti, Franca Rame, don Gino Rigoldi, Teresa Sarti, Elisa Savi, Fulvio Scaparro, Gino Strada, Emilio Tadini.