riceviamo e pubblichiamo
LA PACE LA GUERRA
BANDO
DI CONCORSO PER UNA RICERCA SUL RUOLO DEI DUE GENERI (MASCHILE
E FEMMINILE) NEL DETERMINARSI DI PACE E GUERRA
dal Comitato Internazionale 8 Marzo - settembre
2000
BANDO DI CONCORSO
PREMIO: 2.000.000 DI LIRE (EURO 1.032,91)CHE RUOLO HANNO I DUE GENERI (maschile e femminile)
NEL DETERMINARSI DELL'UNA E DELL'ALTRA SITUAZIONE
Possono partecipare: singole donne (italiane, europee e extraeuropee), gruppi femminili indipendenti da partiti politici, classi miste o singole studentesse
Molte persone sono convinte che la guerra ci sia sempre stata e quindi che ci sarà sempre. Altre pensano invece, e la cosa è ormai documentata da molti studi, che la guerra sia un'invenzione storica, non un dato della natura e che perciò - come ciò che appartiene alla storia - può essere decisa, preparata, regolata, modificata, evitata. Chi è di questa seconda opinione - io sono tra questi - cerca di capire chi l'ha messa al mondo: di solito si risponde che nei tempi antichissimi, nella preistoria o agli albori della storia, la specie umana aveva inventato e conosceva l'agricoltura, la tessitura, la ceramica, la caccia, la pesca, il lavoro delle pietre e poi dei metalli e la guerra: caccia pesca e guerra sono attribuite al genere maschile, agricoltura tessitura e ceramica a quello femminile. Si può anche capire che le donne, più sedentarie perché riproducono la specie e accudiscono ai piccoli, avessero osservato i cicli delle stagioni e inteso che, a seminare poi si può anache raccogliere, e che se un cibo messo a cuocere su dell'argilla lascia poi una sorta di piatto che non si scioglie più, si può anche cuocere la terra e farla diventare recipiente utile per conservare acqua, sementi, cibi, e per cucinare; e che dai peli di velli d'animali, o da fibre di vegetali si possono fare tessuti. Mentre i maschi, più forti e nomadi perché non partorivano, abbiano lottato con gli animali per procurare cibo a sé e alla tribù o clan famigliare, abbiano trovato astuzie e osservato le abitudini dei pesci per pescarli o fiocinarli da mangiare e che per difendersi dagli assalti delle bestie feroci abbiano inventato, lavorando la pietra o i metalli, armi che assomigliavano agli unghioni delle fiere o lance che ne simulavano e anticipavano il balzo felino. Non è chiaro perché tali strumenti siano poi stati usati anche contro i propri simili, probabilmente per evitare che altre tribù o popoli invadessero il territorio di residenza. Sembra in ogni modo che nel neolitico la guerra non fosse nota e che la vecchia Europa abbia vissuto mille anni di pace, non vi è documentazione di armi, guerrieri, tombe di re ecc. Probabilmente esisteva una società che un'antropologa chiama gilanica, cioè nella quale il principio femminile (gi) e quello maschile (an) vivevano collegati (l di linkage) e si scambiavano ruoli e funzioni senza gerarchie.
Alle partecipanti al concorso viene inviata, su richiesta, (via fax, e-mail o postale) l'intera relazione redatta da
LIDIA MENAPACE e qui pubblicata la sola prima parte.Per una RICERCA sul tema, l'elaborato dovrà avere una lunghezza tra 100 e 250 righe. Gli elaborati vanno inviati in 4 copie, più floppy disk. Nome, cognome, indirizzo, tel. e breve biografia, su un foglio allegato al testo.
Il tutto, dovrà pervenire entro il 30 marzo 2001 a:
COMITATO INTERNAZIONALE 8 MARZO, via della Viola, 1 - 06100 PerugiaGli elaborati inviati non verranno restituiti ma entreranno a far parte del centro di documentazione "donne mondo" promosso dal comitato organizzatore del concorso.
La premiazione avverrà nel corso della manifestazione "Lune di Primavera"
che si svolgerà a Perugia dall'11 al 16 giugno.
Commissione:
LIDIA MENAPACE, giornalista e antimilitarista - LUISA MORGANTINI, donne in nero e parlamentare europea
MARCELLA BRAVETTI, presidente Comitato Internazionale 8 MarzoPer informazioni tel. e fax 07542316; e-mail: donnemondo1@interfree.it
Ente promotore COMITATO INTERNAZIONALE 8 MARZO Contributo: REGIONE DELL'UMBRIA