IL MIO VOTO E' CONTRO L'ALCA, I DEBITI E LA MILITARIZZAZIONE
RICEVIAMO DA UNA ORGANIZZAZIONE FEMMINISTA CHE ADERISCE ALLA MARCIA MONDIALE DELLE DONNE L'APPELLO AD INTENSIFICARE LE LOTTE POPOLARI CONTRO L'AREA DEL LIBERO COMMERCIO DELLE AMERICHE, IN CONTRASTO CON LA POLITICA DEL GOVERNO LULA


Settembre 2004, da Sempreviva. Traduzione di G. G.

La campagna nazionale contro l'Alca, i debiti e la militarizzazione riunisce più di 40 organizzazioni nazionali (movimenti sociali e popolari, sindacati e chiese). Tutte organizzate nella lotta contro le minacce alla sovranità nazionale e alla libertà del paese. Per questo continuiamo a promuovere sempre nuove battaglie: sia nella lotta contro il debito estero che costituisce un salasso di risorse e rende impraticabile lo sviluppo del paese, sia nella lotta contro l'Area del Libero Commercio delle Americhe (ALCA), che travestita da accordo commerciale, è il tentativo di subordinare legalmente tutta l'economia dei paesi coinvolti, rendendo inattuabile qualsiasi pretesa di progetto proprio di sviluppo nazionale e sub-regionale. Sia infine nella lotta contro la militarizzazione delle Americhe, dal momento che il consolidamento del controllo economico e militare della regione è stato una delle principali priorità del governo degli Stati Uniti.
La Campagna esigeva dal governo Lula la realizzazione di un Plebiscito Ufficiale sull'Alca. Infelicemente, il presidente, insensibile al clamore di più di 13 milioni di votanti che si sono espressi contro l'accordo nel Plebiscito Popolare, ha rifiutato la richiesta della Campagna, negando così il diritto di esprimere la propria opinione riguardo questioni relative alla sovranità nazionale e agli interessi della maggioranza della popolazione.
Ma la campagna non ha rallentato il suo impegno. Al contrario, ne esce ancora più rafforzata, perché è convinta che "Il cambiamento vincente, solo il popolo può metterlo in atto".
Per questo è molto importante rafforzare i comitati di lotta degli stati federali, le comunità di base, gli studenti, i lavoratori e le lavoratrici della campagna e delle città, i disoccupati e tutti gli esclusi e le escluse della società, per ampliare la mobilitazione e la pressione di piazza, per impedire la continuità di questa politica economica che garantisce la tranquillità del mercato a spese del sistema nervoso della popolazione.
Ci sono innumerevoli fronti di lotta e siamo molto incoraggiati dai loro progressi. Per il momento restano convocate "La settimana della patria" e "Il grido degli esclusi e delle escluse": Occasioni in cui rafforzeremo la campagna "Semina questa idea", contro l'Alca, il libero commercio, i debiti e la militarizzazione.
Stiamo già ponendo le basi per la realizzazione del Tribunale del Modello Economico e del Libero Commercio, che sarà realizzato nell'aprile del 2005 e avrà l'obiettivo di giudicare l'attuale modello economico.