LE DONNE BRASILIANE DICONO SI' AL REFERENDUM PER PROIBIRE ILCOMMERCIO DELLE ARMI
APPELLO DI DONNE PER IL SI' AL REFERENDUM CHE IL 23 OTTOBRE CHIEDERA' ALL'INTERA POPOLAZIONE BRASILIANA: "VOLETE CHE SIA PROIBITO IL COMMERCIO DELLE ARMI DA FUOCO E DELLE MUNIZIONI?" E' QUESTO IL PRIMO REFERENDUM DELLA STORIA DEL BRASILE


Settembre 2005. Fonte www.referendosim.com.br , dal n.29 del 15/9/05 di "La non violenza è in cammino"

 

Come donne diciamo si' al diritto a vivere.
In Brasile e nel mondo sono gli uomini quelli che piu' uccidono e piu' muoiono uccisi dalle armi da fuoco. Ma anche le donne sono direttamente e indirettamente colpite da questo tipo di violenza:
- nelle capitali brasiliane il 44,4% delle donne vittime di omicidio nel 2002 sono state uccise con armi da fuoco (Iser, 2005: dati Datasus, 2002).
- Nel 2004 a Rio de Janeiro 2.130 donne sono state ricoverate per ferite da arma da fuoco (Iser, 2005: dati Datasus).
- Inoltre, sono principalmente le donne che si prendono cura delle persone ferite da armi da fuoco, e sono principalmente le donne che garantiscono sostegno psicologico ed economico alle famiglie e alle comunita' devastate dalla violenza.
- Il numero delle donne che restano vedove in conseguenza di questa violenza cresce ogni anno, e poche' le donne brasiliane guadagnano in media il 58,6% del salario percepito dagli uomini (Ibge, 2003), questo contribuisce all'impoverimento delle famiglie brasiliane e alla femminilizzazione della poverta'.

I dati lo provano: le armi non proteggono. Le armi acutizzano i problemi come la violenza contro le donne:
- a livello mondiale dal 40 al 70% degli omicidi di donne sono commessi da loro partners o comunque persone con cui erano in relazioni intime (Dahlburg and Krug, 2002).
- piu' della meta' (53%) delle donne vittime di omicidi e di tentativi di omicidio conoscevano il loro aggressore - mentre per gli uomini questa
percentuale cade al 18%. E piu' di un terzo di queste donne avevano o avevano avuto una relazione d'amore con il loro aggressore (Iser, 2005: dati delle Delegazioni Legali di Rio de Janeiro tra 2001 e 2005).
- In molti casi gli autori di stupri non sono degli estranei. Nello stato di Rio de Janeiro, secondo i dati raccolti tra il 2001 e il 2003, il 48,8%
degli autori di stupri erano conosciuti dalle vittime (Cesec, 2005).
- Le armi causano incidenti, particolarmente con i bambini in casa. Ogni giorno tre bambini (di eta' da 0 a 14 anni) sono ricoverati in
ospedale per lesioni provocate da armi da fuoco, due per motivi accidentali e una a causa di una aggressione (Iser, 2005: dati Datasus, 2002).
- Tra i giovani tra i 15 e i 24 anni - il gruppo piu' a rischio di violenza armata in Brasile - quasi un terzo (31%) degli ospedalizzati per lesioni da
arma da fuoco risulta ferito per causa accidentale (Iser, 2005: dati Datasus, 2002).

Il disarmo aumenta la sicurezza, particolarmente delle donne.
Il maggior controllo delle armi ha contribuito a far diminuire i rischi per tutta la societa'; e la riduzione del numero delle donne morte e' il primo e
piu' significativo risultato:
- in Canada, tra il 1995 e il 2003, il tasso di omicidi eseguiti con armi da fuoco e' calato del 15%; gli omicidi di donne eseguiti con armi da fuoco
sono diminuiti del 40% (Canadian Department of Justice, 2004).
- In Australia, cinque anni dopo l'approvazione della legge del 1996 che praticamente proibiva la vendita delle armi da fuoco, il tasso di omicidi
eseguiti con armi da fuoco e' caduto del 50% rispetto alle vittime complessive; in riferimento alle donne la diminuzione e' stata del 57%
(Australian Institute of Criminology, 2003).

Secondo i dati ufficiali le donne sono piu' della meta' dell'elettorato in Brasile.
La decisione e' nelle nostre mani.
Il 23 ottobre diciamo si' al diritto a vivere, si' al referendum per il disarmo.