SEDICI GIORNI DI
MOBILITAZIONE CONTRO LA VIOLENZA VERSO LE DONNE
novembre 1999, informazioni
tratte da Feminismos Plurales, numero speciale di ALAI dedicato
all'VIII Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi.
Il 25 novembre ha avuto inizio, a Santo Domingo, la Marcia Latinoamericana contro la violenza verso le donne, che si concluderà il 10 dicembre, anniversario della proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948.
La marcia è il capitolo finale dell'VIII Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, che è stato appena realizzato, dopo due anni di preparazione, da oltre duemila rappresentanti dei movimenti di donne del continente.
Le organizzazioni coinvolte si batteranno perché il 25 novembre del 2000 venga riconosciuto formalmente come giorno internazionale di lotta contro la violenza verso le donne, in tutto il pianeta. Obiettivo fondamentale della campagna è aiutare le donne stesse a identificare le forme di violenza che le colpiscono, con la coscienza chiara che i diritti si difendono.
Fino ad ora infatti la violenza fisica è stata quella che più è emersa pubblicamente ma, dicono le esponenti della Rete di Salute delle Donne Latinoamericane e dei Caraibi, le donne sono violentate quando si verifica: preferenza per i figli maschi; aborti selettivi di feti femminili; minore attenzione alle figlie femmine dall'infanzia (compresa scarsa nutrizione e ritardo nella ricerca di cure mediche, minori possibilità di istruzione, ecc.); abuso sessuale su bambine e adolescenti; incesto; matrimoni e maternità premature e anche aborti forzati; discriminazioni contro adolescenti in gravidanza nel sistema scolastico e sanitario; rifiuto di fornire servizi di salute sessuale e riproduttiva ad adolescenti, a donne nubili, o a lesbiche; violenza sessuale; violenza sessuale in tempo di guerra; mutilazioni sessuali femminili; violenza domestica, psicologica, economica; prostituzione forzata, traffico sessuale; maltrattamento nei servizi sanitari; maltrattamento e incarcerazione di donne ricoverate per complicazioni dell'aborto; coercizione nell'uso di anticoncezionali (incluse le sterilizzazioni forzate); coercizione nella partecipazione alla ricerca di prove cliniche; maltrattamento fisico e psicologico di donne maggiorenni; discriminazioni sul lavoro (come l'esigenza di test di gravidanza per l'assunzione, o licenziamento a causa di gravidanza); discriminazione salariale; violenza attraverso i mezzi di comunicazione (linguaggio offensivo, espressioni stereotipate); violenza istituzionale (repressione, tortura, violenza contro donne detenute, ecc.); violenza simbolica, esercitata attraverso leggi che umiliano o degradano le donne o che le mostrano in una posizione subordinata (per esempio, quando i violentatori possono venire esentati dalla pena sposandosi o offrendo di sposarsi con la donna violentata, abusata, stuprata o rapita)
Quali diritti umani delle donne si vedono colpiti in queste situazioni segnalate? Tra gli altri, il diritto all'uguaglianza, alla sicurezza, alla libertà, alla integrità, alla dignità, a non essere sottomessa a schiavitù o a servitù; a non essere sottomessa né a tortura né a pene o maltrattamenti crudeli, inumani o degradanti; ad ottenere un posto di lavoro, e uguale salario per uguale lavoro; a un livello di vita adeguato; alla salute, all'alimentazione, all'istruzione, alla non discriminazione; all'uguaglianza di fronte alla legge; a contrarre matrimonio liberamente.
E' difficile che tutte le donne trovino la strada per rendere effettivi i propri diritti, in particolare le donne che sono carenti di istruzione formale o la cui informazione rispetto a questi temi è limitata, o che si trovano talmente colpite da una situazione di violenza e subordinazione che non sono in grado di cercare aiuto. Per questo, le organizzazioni di donne in ogni paese che lavorano per la difesa dei diritti delle donne, e per la protezione della loro salute e qualità della vita, debbono rafforzare il proprio impegno a livello di base e servire da interpreti rispetto a coloro che sono carenti delle risorse necessarie per sradicare la violenza dalla propria vita.