TRE DONNE INDIGENE
MIXTECHE ATTRAVERSANO LE ALPI DELLA SOLIDARIETA'
UNA
COMMISSIONE DI DONNE DEL COEDEP, ORGANIZZAZIONE INDIGENA MESSICANA,
IN TOUR PER L'EUROPA SI APPELLA ALLA SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE
dicembre 2002, dal Comitato
Internazionalista Arco Iris
" Avvicinati con calore che da Oaxaca veniamo, abbiamo fatto e creato questa canzone " cantano, accompagnandosi con la chitarra, le tre donne mixteche prima di iniziare il loro discorso attorno a ciò che le ha spinte ad attraversare l'oceano e le ha portate in Europa. I loro nomi sono Jaquelina López Almazán, Soledad Ortíz Vásquez e María del Carmen López Almazán ed appartengono al Comitato di Difesa dei Diritti del Popolo (Comité de Defensa de los Derechos del Pueblo, CODEP) di Oxaca.
Jaquelina è la responsabile della commissione Organizzazione e Negoziazione, María del Carmen appartiene alla commissione Educazione e Cultura, mentre Soledad è membro della commissione Donne ed anche della commissione Relazioni Internazionali.
María del Carmen è colei che più sintetizza la storia di questa organizzazione. E' uscita dal paese legalmente, però successivamente, la "giustizia" messicana ha emesso un ordine d'arresto contro di lei per il reato di difendere il proprio diritto all'abitazione e quello di altre 17 famiglie. Così, oggi, María si trova come "latitante della ingiustizia" e sta subendo pressioni affinchè non rientri in Messico e rimanga fuori dal paese. Questa - dice María del Carmen - è la strategia del potere, spostare con la forza la gente che resiste, per poter sviluppare i propri piani. Questo è quanto sta succedendo nel caso dello stesso Plan Puebla-Panama. Spostano a forza contadini, indigeni e popolazioni intere per aprire la strada alle multinazionali del commercio e dei trasporti, al costo della distruzione dei boschi e dei luoghi sacri agli indios.
Oggi - racconta Soledad - siamo di fronte a voi per spiegarvi la situazione che vivono i Popoli Indigeni di Oaxaca, dal momento che solamente si conosce la situazione del Chiapas e noi vogliamo spiegarvi che quanto succede in Chiapas, si da anche negli stati di Oaxaca, Michuacán, Guerrero, Puebla ed in generale in tutta l'America Latina dove si trovano Popoli Indigeni che resistono alla applicazione di questa globalizzazione.
Introduzione storico-geografica
La regione di Oaxaca - dice Jaquelina - confina a sud con il Chiapas, ad est con lo stato di Veracruz, a nord con due stati: Puebla e Guerrero ed a ovest con l'oceano Pacifico. Oaxaca ha una popolazione di 3 milioni di abitanti e la maggior parte della popolazione si trova nella capitale, con approssimativamente 320.000 cittadini. La popolazione si compone di 16 popoli indigeni. Dei 3 milioni di abitanti, l'80% è indigeno. Lo stato si divide poi in sette regioni; sebbene il governo abbia cercato di aggregare nuove sotto-regioni (dividit et impera) : la regione Mixteca che è una delle più grandi, la regione Zapoteca o dell' istmo di Tehuantepec, la regione della Costa, la regione della Conca del Papaloapan, la regione delle Valli Centrali, la regione della Cañada e la regione della Sierra Sud. La nostra organizzazione ha presenza in quattro regioni: la regione Mixteca che è il luogo dove nasce la nostra organizzazione. In questa regione si trovano il popolo Triqui, i Tacuate! s e gli Amuzgos, mentre nel lato dell'Istmo di Tehuantepec c'è il popolo Zapoteco, che anche è presente nella nostra organizzazione. Allo stesso modo, siamo presenti nelle Valli Centrali e nelle colonie popolari.
Attraversando le frontiere, gli obiettivi di un tour
Noi - racconta Jaquelina - siamo venute quì essenzialmente con tre obiettivi:
1) Stabilire un rapporto stabile con le diverse organizzazioni che si trovano in Europa. Abbiamo iniziato in Spagna il 17 novembre, con l'aspirazione di poter formare una rete che consideriamo importantissima nello sviluppo della lotta nel nostro stato.
2) Denunciare la situazione di repressione che viviamo come organizzazione ed anche come popolo messicano.
3) Cercare finanziamento per i progetti che sono nodali per lo sviluppo delle popolazioni indigene e delle nostre comunità.
L'Organizzazione
La nostra organizzazione - dice Soledad - ha alle spalle 25 anni di attività, sebbene sotto nomi diversi. All'inizio l'organizzazione si sviluppò nella regione della Mixteca, a Tlaxiaco. Dopo ci estendemmo alla regione di Putla e si formò ciò che venne chiamata l'Unità Popolare Mixteca (Unidad Popular Mixteca).
La nostra organizzazione sorse a seguito della emarginazione, della situazione di povertà, miseria e di oblio che stavamo soffrendo per colpa dei diversi governi di turno. Allora, nel renderci conto che l'organizzazione e l'unità erano fondamentali perché si ascoltasse la voce dei nostri popoli, abbiamo iniziato a crescere, integrando molte nuove comunità. E fu così che già non eravamo solo mixtechi, ma anche triqui, tacuates, amuzgos e nahuatles e la lotta divenne unitaria. E così come sorse, nel 1991, il Comitato di Difesa dei Diritti del Popolo (Comité de Defensa de los Derechos del Pueblo, CODEP), già non più come una Unità Popolare Mixteca, ma come una unità molto più ampia. E' giustamente l'unità ciò che ci ha permesso di affermare le richieste tanto economiche come politiche e sociali dei nostri popoli, dal momento che questa globalizzazione non tiene conto della situazione dei popoli indigeni.
Territorio, Autodeterminazione e Autonomia
Fondamentalmente le nostre richieste sono: il rispetto per il nostro territorio, la autodeterminazione e l'autonomia. In questo ambito noi, come CODEP, abbiamo firmato anche gli Accordi di San Andrés che l'EZLN siglò nel 1996 con il governo nella Legge COCOPA, accordi che hanno a che vedere con le richieste dei Popoli Indigeni, non solamente del Chiapas, ma anche a livello di tutti i Popoli Indigeni del Messico. Sfortunatamente l'attuale Presidente della Repubblica, il signor Vicente Fox, ha disconosciuto questi accordi ed ora ha promosso quest'altra legge che si chiama Legge Bartlet - Fernández de Ceballos - Ortega che solamente riconosce i Popoli Indigeni il diritto alla cultura, alle tradizioni ed alla lingua. Già non si rispetta ciò che è il territorio, l'autodeterminazione e l'autonomia.
Parliamo sempre di rispetto per i territori dei Popoli Indigeni perché sappiamo che lì ci sono le risorse naturali più importanti. Inoltre affermiamo l'autodeterminazione perché noi come Popoli Indigeni, abbiamo le nostre proprie forme di governo. L'Asseblea Popolare è il massimo organismo di decisione di un popolo, per firmare accordi o per applicare progetti che lo beneficino in forma collettiva. Anche per questo, noi lottiamo affinchè si rispettino gli Accordi di San Andrés e rifiutiamo rotondamente l'applicazione di questa legge che il governo federale ha sviluppato per favorire lo sviluppo di progetti neoliberisti come sono il Plan Puebla-Panama, l'ALCA ed il Trattato di Libero Commercio.
TLC, Plan Puebla-Panama ed ALCA
Perchè si firmasse il Trattato di Libero Commercio tra Messico, Canada e Stati Uniti del Nordamerica, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale hanno richiesto come condizione che si modificassero alcuni articoli della Costituzione del nostro paese.
L'articolo 3 che parla dell'educazione laica, gratuita ed obbligatoria.
L'articolo 27 che parla sul possesso della terra, sui modi di proprietà e su come poter sfruttare le risorse naturali.
L'articolo 123 che parla della relazione tra lavoratori e parte padronale.
In generale si sono fatte queste modifiche nel periodo di Carlos Salina de Gortari. Accanto a ciò, sono state imposte altre condizioni di carattere politico-sociale, come la riduzione dello Stato, il taglio dei finanziamenti alla sicurezza sociale, ai servizi, ecc.. e le privatizzazione. Questo ha preparato anche la strada alla applicazione di altri progetti come il Plan Puebla-Panama e poi l'ALCA.
Plan Puebla-Panama, lo sterminio dei Popoli Indigeni
Il Plan Puebla-Panama è un piano stabilito per sterminare i Popoli Indigeni. Questo piano è già in una fase avanzata, dal momento che si stà sviluppando tutta l'infrastruttura, contemplandosi la costruzione di un canale secco, attraverso la creazione di una rete ferroviaria, che unirà l'Oceano Atlantico con l'Oceano Pacifico, dal porto di Salina Cruz (Oaxaca) fino al porto di Coatzacoalcos (Veracruz). Questo progetto è cruciale per la riattivazione del commercio tra Asia ed Europa. Attorno a questo canale si costruiranno fabbriche, maquiladoras, centri di golf, centri turistici, hotels, ecc.. il Messico garantirà alle multinazionali le materie prime ed una forza lavoro poco costosa e debilitata dalle modifiche dell'articolo 123, cambiamenti che hanno fatto sparire il sindacato e la contrattazione collettiva..
Lo sfruttamento della Terra
Anche le modifiche apportate all'articolo 27 hanno permesso l'avanzamento di questo piano. Questo articulo prevedeva tre tipologie di terre: la proprietà comunale che è quella che deriva dai Popoli Originari, la proprietà ejidal che si genera attraverso la riforma agraria che si da durante la rivoluzione, quando si concede terra ai popoli indigeni ed ai contadini senza terra e per ultimo, la proprietà privata. Con la riforma dell'articolo 27, tanto le terre comunali come quelle dell'ejido si possono privatizzare. Ci sono due forme in cui si effettua l'espropriazione. La prima è con decreto presidenziale: si espropriano le terre ai popoli indigeni e si consegnano ai privati (multinazionali). La seconda è nel caso del comunero (l'abitante di una comunità). A questo viene concesso il titolo di proprietà ed egli può quindi vendere. Prima non era possibile dal momento che la proprietà comunale era collettiva, era della comunità, cioè di tutti. Attualmente c'è una commissione che ! stà "regolarizzando" le terre. Queste persone arrivano alle comunità e con l'inganno fanno presente ad alcuni individui della comunità che loro gli concederanno la terra, la proprietà che prima era di tutti, con la condizione che questi gli ritornino, attraverso un atto di vendita, una parte di questa stessa terra che riceveranno. Così è come il governo di Oaxaca ha espropriato tante terre ai popoli indigeni per poter costruire la super autostrada che arriverà fino a Panama.
La Repressione: i gruppi paramilitari
Uno degli obiettivi del Plan Puebla-Panama è quello di sacceggiare il territorio di materie prime, di meteriali preziosi, di biodiversità, ecc.. Per attuare ciò in tutta la sua magnificenza, stanno anche rafforzando i corpi repressivi, stanno rafforzando e creando i gruppi paramilitari. I gruppi paramilitari si stanno riproducendo in Oxaca, in Guerrero, in Michuacán, in Chiapas ed in tutti i luoghi interessati dal Plan Puebla-Panama. I gruppi paramilitari a Oaxaca sono gruppi di persone comuni: civili che vengono addestrati attraverso la Segreteria per i Trasporti, cioè Aurora López Acevedo. Nello stato abbiamo detettati varii gruppi. Nella conca del Papaloapan c'è il Consejo Regional Obrero, Campesino y Urbano de Tuxtepec (CROCUT). Questa organizzazione agisce tra Oaxaca e Veracruz. Nella costa dello stato c'è il Consejo de Transporte de la Costa. In Putla de Guerrero, dove c'è la nostra organizzazione, si trova la Alianza Civica de Transportistas. Noi siamo stati aggredit! i da questi gruppi paramilitari. Il Movimiento de Unificación y Lucha Triqui è un'altra organizzazione paramilitare con sede in Putla de Guerrero. La cosa difficile è che queste orga nizzazioni hanno base sociale, si nutrono del popolo stesso, comprano le comunità, incorporano villaggi ..
Nel massacro di Agua Fría hanno agito i gruppi paramilitari che hanno assassinato 26 contadini, appartenenti alla comunità di Xochiltepec, nella Sierra Sur. Ventiquattr'ore dopo il massacro, il governo arriva alle porte di Teojomulco ed arresta 17 persone. Per arrivare alle porte di Teojomulco non c'è strada, si arriva solamente camminando e si ha bisogno di 10 ore. Però in sole 24 ore arriva il governo ed arresta 17 contadini. La giustificazione del governo per questi arresti e per il massacro è che si è trattato di liti per il narcotraffico o per problemi di confini. Noi, per come hanno attuato, pensiamo che si è trattato di paramilitari e non dei contadini che sono stati arrestati. Nello stesso rapporto della Commissione Nazionale per i Diritti Umani si segnalano tutte le incongruenze degli arresti degli indios di Teojomulco. Noi crediamo che questi sono i mezzi che si impiegano in una guerra di bassa intensità per spostare con la forza interi villaggi e, in particolare,! dove esiste coordinamento ed organizzazione, come è il caso dei 17 contadini che appartengono al Frente Nacional Sierra Sur, organizzazione che integra il Coordinamento Oaxaquegno Magonista Popular Antineoliberista (Coordinadora Oaxaqueña Magonista Popular Antineoliberal, COMPA) al quale anche partecipa il CODEP. L'obiettivo di questa repressione è evidente: spostare con la forza le organizzazioni per poter saccheggiare le ricchezze del luogo: l'acqua, i boschi e le ricchezze del sottosuolo.
Ovviamente la protesta può molto, dal momento che, dopo 3 mesi di presidi, sono stati posti in libertà almeno quattro minori e due adulti, sebbene 11 rimangano tutt'ora in carcere.
San Salvador Atenco, esempio della vittoria dei Popoli Mobilitati
Il caso di San Salvador Atenco è un esempio di ciò che la riforma dell'articolo 27 permette al governo. Quì il governo ha cercato di espriopriare le terre ejidali per costruire un nuovo aereoporto ed annessi centri turistici, avendo stabilito da prima molti accordi con multinazionali di Giappone, Germani e Stati Uniti del Nordamerican. L'indennizzazione sarebbe stata di soli 5 pesos (meno di 1 euro) per metro quadrato. E fu così che un popolo come quello di San Salvador Atenco, che mai aveva conosciuto la lotta, reaggì di fronte alla minaccia.
E' giustamente quì dove si concreta un primo importante tentativo di unità nazionale con la partecipazione di organizzazioni provenienti da 19 stati della Repubblica. Quì è dove tutte le organizzazioni presenti elaborano un piano d'azione comune per difendere queste terre.
La mobilitazione, le marce ed i presidi hanno alla fine portato alla vittoria, nel mese di Luglio di quest'anno. I poliziotti avevano iniziato ad accerchiare Salvadot Atenco, però questa minaccia ha fatto arrivare a Salvador Atenco il popolo solidario messicano. Questa immensità di persone ed organizzazioni ha ottenuto che la gente di San Salvador non fosse schiacciata. Si ci furono scontri e vennero arrestate 200 persone. Però, alla fine, il decreto è stato ritirato e dopo 8 giorni tutti coloro che erano stati arrestati, sono stati rimessi in libertà.
E' così risultato dimostrato che i popoli organizzati e mobilitati possono resistere alla applicazione dei megaprogetti liberisti ed alle multinazionali.
Il Fronte di San Salvador Atenco, tentativo di Unità
Il 23 novembre si è costituito un altro importante tentativo di unità nazionale nell'auditorium di Salvador Atenco: il Fronte Nazionale per la Sovranità ed i Diritti del Popolo (Frente Nacional de la Soberanía y los Derechos del Pueblo). All'atto hanno partecipato 53 organizzazioni tra le quali si distaccano il Bloque del Poder Popular (BPP), la Coordinadora Nacional de Trabajadores de la Educación (CNTE), la Central Unitaria de los Trabajadores (CUT) ecc ..
Prendendo d'esempio San Salvador Atenco, dobbiamo innalzare centinaia di Salvador Atenco, dobbiamo sollevare un grande fronte antineoiberista che ci permetta di arrestare per lo meno la forma in cui agisce questa politica. Loro vogliono devastarci, toglierci dalle nostre terre, distruggerci. Ma noi possiamo continuare a lottare, affinchè attraverso le nostre organizzazioni parli il Popolo, quello del Messico così come quello dell'America Latina e del Mondo, dal momento che gli effetti del neoliberismo si stanno sentendo in Europa e nel Mondo e dobbiamo iniziare a difenderci.
PER SOLIDARIZZARE CON IL CODEP, INVIATE MESSAGGI DI SOLIDARIETA' A:
yosoyua@yahoo.com.mx
codepbpp@hotmail.com
Appello alla Solidarietà con il CODEP
Lettera al Governatore dello stato di Oaxaca
Inviate questa lettera al Governatore dello Stato di Oaxaca
C. Lic. José Murat Casab
Gobernador del Estado de Oaxaca
gobernador@oaxaca.gob.mx
Fax: ++52 951 55077 y ++52 951 63737 Presente. Por este medio los firmatarios queremos manifestarle lo siguiente: Estamos enterados de la represión que su gobierno ha ejercido en contra de los integrantes del Comité de Defensa de los Derechos del Pueblo (CODEP): los asesinos de dos indígenas triquis gozan de libertad protegidos por la propia policía ministerial del estado; de los enmascarados vestidos de negro que intentaron asesinar a Brigido Gómez Mateos no ha esclarecido nada la misma procuraduría que en 20 horas logró "detener" a los "asesinos" de la masacre de Agua Fría; nada se ha hecho tampoco en contra los grupos paramilitares que han agredido y amenazado de muerte a miembrs de base y dirigentes de esta organización en Putla de Guerrero; igual silencio de la procuraduría del saqueo de las oficinas del CODEP en el marzo pasado; de las amenazas por teléfono y de manera directa en contra de dirigentes de esta organización por parte de conocidos como Guardias Blancas de nombre Guadalupe, Salomón y Faustino ! Alarcón Rebollo que gozan de toda la protección de su gobierno, tampoco se ha hecho nada. Últimamente la represión se ha cebado en contra de la maestra María del Carmen López Almazán, quien por defender su derecho a la vivienda, la injusticia que se encuentra en manos de la Juez del Juzgado 6° de los penal, pretende convertirla en "profúga de la injusticia" en su desquiciado afán de proteger a uno de los más cercanos miembros de su gabinete, el titular de SEDUCOP, Jesús Angel Díaz Ortega, quien cuando menos es culpable de evasión fiscal y de persecución y represión en contra de esta compañera que es miembro de la dirección colectiva estatal del CODEP. Señor gobernador, estamos enterados que por consigna, esta "ilustre juez" está preparando las condiciones para que la compañera María del Carmen sea apresada en cuanto ponga los pies en Oaxaca, por lo que estamos solicitando que nos aclare su situación jurídica, pués en caso de estar en riesgo su libertad por su actividad polít! ica, aunque la encubran supuestos jucicios de orden común, iniciaremos las acciones necesarias para resguardar su libertad y seguridad, sín descartar la posibilidad del asilo político. Estamos seguros que los puntos de vista que expresa en los foros nacionales e internacionales no pueden contradecir su práctica política más inmediata. Esperamos su amable respuesta. Atentamente. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ (firma)
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