PROGETTO D'AZIONE PER PORRE TERMINE AI PROGRAMMI DI AGGIUSTAMENTO STRUTTURALE
UNO STRUMENTO DI FORMAZIONE E DI AZIONE ELABORATO DAL COORDINAMENTO INTERNAZIONALE DELLA MARCIA MONDIALE DELLE DONNE SUL TEMA DELLA POVERTA'


febbraio 2001, dal sito internazionale della Marcia. Traduzione di Maria G. Di Rienzo

 


1. Testo della richiesta
"Il termine dei programmi di aggiustamento strutturale"
2. Sommario del contesto odierno:
La Banca Mondiale, ed in special modo il Fondo Monetario Internazionale, sono le istituzioni responsabili per la progettazione, il sostegno e l'applicazione di programmi di aggiustamento strutturale (SAPs) in circa 100 paesi del Sud e dell'Est Europeo.
Tali programmi hanno visto la luce alla fine degli anni '80. Il loro scopo era la riorganizzazione dell'economia in funzione dell'agenda neoliberista ortodossa ed il controllo del debito estero nei paesi del Sud europeo e, più recentemente, dell'Est.
L'aggiustamento strutturale delle economie di tali paesi in funzione del pensiero neoliberista e delle sue dinamiche doveva renderli capaci di liberare le risorse di cui avevano bisogno per ripagare il loro debito estero, dando particolare priorità alle esportazioni. Questi programmi hanno avuto conseguenze drammatiche, specialmente per la vita delle donne. (Vedasi il progetto d'azione sulla Richiesta P-1 e gli standard relativi ai diritti dei/delle lavoratori/lavoratrici)

2.1 Le misure che creano un programma d'aggiustamento strutturale
- ristrutturazione dell'intera economia di un paese verso l'esportazione;
- aumento dei tassi d'interesse;
- tagli nei programmi pubblici (educazione, salute, cura, programmi nutrizionali);
- diminuzione dei servizi statali (massicci licenziamenti);
- rimozione degli ostacoli al commercio internazionale;
- deregolamentazione dei prezzi di beni e servizi;
- privatizzazione di attività produttive statali;
- svalutazione della moneta.

2.2 Gli effetti reali dei SAPs dopo vent'anni di implementazione

- disoccupazione di massa nel settore pubblico come risultato di licenziamenti su larga scala;
- aumento dei lavori temporanei, specialmente nel settore dell'occupazione femminile, e rapida ascesa di nuovi tipi di lavori sottopagati per le donne (particolarmente nelle zone di "libero commercio");
- indebolimento dei sindacati e graduale erosione dei diritti dei lavoratori;
- riduzione dell'accesso a servizi pubblici gratuiti, di pari passo con il decadimento del ruolo sociale dello Stato; tagli di bilancio per i programmi sociali e privatizzazioni di servizi pubblici;
- minor disponibilità dei cibi basilari;
- deterioramento dell'ambiente;
- incremento dei prezzi, in special modo per i beni essenziali e per i servizi;
- deterioramento della salute nella maggior parte della popolazione, ma in particolar modo per donne e bambini; riapparizione di malattie precedentemente tenute sotto controllo come la tubercolosi ed il colera.