SCHEDA-AZIONE RELATIVA ALLA TOBIN TAX
UNO STRUMENTO DI FORMAZIONE E DI AZIONE ELABORATO DAL COORDINAMENTO INTERNAZIONALE DELLA MARCIA MONDIALE DELLE DONNE SUL TEMA DELLA POVERTA'


gennaio 2001, dal sito internazionale della Marcia. Traduzione a cura di Iemanja'.

 

vai all'allegato sul segreto bancario con la mappa dei Paradisi Fiscali

 

1) TESTO DELLA RIVENDICAZIONE

L'applicazione urgente di misure quali la Tobin tax; le entrate provenienti da questa imposta saranno trasferite a un fondo speciale:
- dedicato allo sviluppo sociale
- amministrato democraticamente da tutta la comunità internazionale
- a partire da criteri di rispetto dei diritti umani fondamentali e della democrazia
- con una rappresentanza paritaria di donne e uomini
- alla quale le donne (che rappresentano il 70% dei 1.300 milioni di persone che vivono in condizioni di estrema povertà) avranno accesso prioritario

2) SINTESI DELLA SITUAZIONE

2.1 Informazioni sintetiche sulla Tobin tax, alcuni elementi del contesto

Nel 1972 James Tobin propose di applicare una imposta di tasso ridotto sulle transazioni di cambio di divisa in modo da scoraggiare la circolazione finanziaria meramente speculativa. Detto tasso potrebbe essere dello 0,1%, 0,5%, o dell'1%. Non è mai stato applicato.
Il principio dell'imposta Tobin è semplice. Facciamo un calcolo concreto per spiegare brevemente il meccanismo:

Cambio 100 USA dollari contro 600 franchi francesi.
In seguito cambio questi 600 franchi in altra moneta per ottenere più di 100 USA dollari.
Mille transazioni speculative come la mia vengono effettuate una dietro l'altra.
Se ad ogni transazione applichiamo l'imposta di, per esempio, lo 0,1% come proposto da Tobin, si ricavano USA dollari 100 di imposte a conclusione delle transazioni.

Il volume delle transazioni speculative monetarie ha sperimentato una crescita fenomenale da quasi trenta anni:
nel 1970, le transazioni speculative monetarie erano dell'ordine di 18 mila milioni di USA dollari al giorno;
nel 1985, sono aumentate fino a circa 150 mila milioni di USA dollari al giorno;
nel 2000, saranno tra 1.500 e 1.800 mila milioni di dollari USA al giorno. L'applicazione dell'imposta Tobin con un tasso dello 0,1%, per esempio, potrebbe generare un'entrata giornaliera tra 1,5 e 1,8 mila milioni di dollari USA.

L'idea dell'imposta Tobin è sorta nel contesto degli anni '70. L'obiettivo iniziale dell'imposta era quello di scoraggiare la speculazione che induce una importante fluttuazione dei tassi di cambio di divise, genera instabilità monetaria e, per questo, deteriora le economie nazionali.
Altri elementi vengono oggi a rafforzare la necessità di mantenere la proposta dell'imposta Tobin:
1) La quantità di entrate che potrebbero essere finanziate per finanziare lo sviluppo sociale e ambientale in un contesto nel quale diminuiscono sostanzialmente le somme di denaro che gli Stati destinano a questo tipo di sviluppo;
2) La crescita smisurata delle transazioni di cambio di divisa, come mostrano le cifre sopra menzionate.

2.2 Occasioni in cui è stata proposta o discussa la possibilità di applicare la Tobin tax
- nel corso degli anni '90, nell'ambito della preparazione del Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sociale di Copenaghen, nel 1995, il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (PNUD) ha cominciato a promuovere l'idea dell'imposta Tobin. La reazione sfavorevole da parte dei rappresentanti degli Stati Uniti di fronte a questa proposta è stata sufficiente a far sì che le Nazioni Unite rinunciassero a prendere in considerazione l'applicazione dell'imposta Tobin.
- Durante la riunione dei G7 nel 1995, Halifax (Nuova Scozia, Canada) l'idea di applicare imposte ai mercati di cambio di divise fu discussa senza arrivare a nessuna decisione concreta.
- I membri della APEC (Cooperazione Economica dell'Asia e del Pacifico) hanno già scambiato idee sulla detta proposta, però non si è ottenuta neanche una volta una mozione di appoggio.
- I Parlamenti del Canada, della Confederazione Elvetica, Germania Federale, Francia, Unione Europea hanno già presentato mozioni e hanno discusso la possibilità di applicare l'imposta Tobin. Malgrado ciò, tutti questi scambi di idee non hanno mai portato a una misura concreta.
- La Commissione Economica per l'America Latina e i Caraibi (CEALC) in un documento pubblicato recentemente circa la prevenzione delle crisi finanziarie, si mostra favorevole a un'imposta sulle transazioni speculative, ma senza menzionare, nonostante ciò, il nome di Tobin.

Complessivamente, potremmo sperare che i vari organismi delle Nazioni Unite si mostreranno favorevoli all'applicazione di questa misura fiscale, in gran parte motivati dalle entrate che si aggiungerebbero alle finanze statali.

2.3 Argomenti a favore dell'applicazione urgente dell'imposta Tobin

- il denaro che si libera attraverso l'imposta ci permetterebbe di frenare l'estrema povertà a brevissimo termine in tutto il pianeta.
- L'applicazione urgente dell'imposta Tobin favorirebbe l'intervento attivo dei governi dal momento che darebbe loro maggiore autonomia di gestione nel mercato monetario interno.
- Con questo, faremmo arrivare agli operatori economici un importante avvertimento politico: l'interesse generale deve prevalere sugli interessi particolari, e le necessità dello sviluppo sulle speculazioni internazionali.
- A breve termine, i flussi speculativi sarebbero penalizzati e certamente diminuirebbero come conseguenza del fatto di vedere minati i propri effetti destabilizzanti.
- A lungo termine, gli scambi dell'economia reale - cioè gli scambi di merci e servizi - risulterebbero favoriti per il fatto che non si applicherebbero loro imposte.

Fattibilità politica

1. Non è necessario che tutti i paesi del mondo si impegnino ad applicare nello stesso momento l'imposta sulle transazioni di cambio di divise perché essa sia fattibile. Al contrario, sono i paesi del G8 e gli altri paesi industrializzati, le cui monete sono forti, quelli che per primi dovrebbero applicarla. Concretamente, la globalizzazione degli scambi economici si realizza da parte dei 18 paesi più ricchi, i quali determinano le regole del gioco per gli altri.
2. Sicuramente l'imposta sarà attaccata da certi operatori finanziari. E' tipico di qualsiasi sistema di imposte fare i conti con l'evasione fiscale. D'altra parte, d'accordo con gli autori dell'articolo al quale noi ci siamo riferite, pensiamo che si debba impostare un dibattito politico e democratico che si nutra di un'analisi economica profonda in modo che possiamo riflettere circa le misure adeguate da adottare. Inoltre è necessario intavolare simultaneamente un'azione contro i paradisi fiscali e il segreto bancario. Questa misura di risanamento pubblico si può realizzare per mezzo, ad esempio, di un'imposta sui capitali in entrata e in uscita dei paradisi fiscali (Alla fine di questa scheda, si trovano alcune informazioni e dati in relazione all'eliminazione dei paradisi fiscali e del segreto bancario)
3. L'applicazione dell'imposta Tobin è una misura fiscale importante e la sua applicazione internazionale si fa ogni volta più fattibile. Numerose reti, iniziative e campagne si sono mobilitate a suo favore, così come a favore di altre misure fiscali internazionali complementari. Queste reti, iniziative e campagne lavorano anche con una prospettiva a lungo termine, nell'elaborazione di cambiamenti economici e finanziari strutturali che, tra le altre cose, mirano a rendere impossibile la speculazione.
4. Il movimento a favore dell'imposta Tobin apre una breccia nella tendenza molto diffusa fatalista secondo la quale non avremmo opzioni: la globalizzazione economica attuale sarebbe una realtà ineluttabile alla quale tutti noi dovremmo adattarci. Il grande movimento mondiale a favore dell'imposta Tobin dà un'opportunità concreta ai differenti settori della società che credono che la globalizzazione economica attuale si possa evitare. Questo movimento costituisce un luogo di scambio e riflessione circa le trasformazioni strutturali globali. E' necessario uscire dal circolo ristretto e non democratico degli esperti, finanzieri e banchieri che decidono il destino delle riforme che riguardano gli abitanti di tutto il mondo.

Le difficoltà ad applicare l'imposta sono più di ordine politico che economico

La povertà, l'insicurezza economica e le disuguaglianze sociali peggiorano malgrado lo sviluppo senza precedenti delle capacità di produzione di ricchezza. L'aumento continuo delle entrate di capitale avviene a detrimento delle entrate dei lavoratori, e in relazione con la generalizzazione della precarietà, la globalizzazione della povertà e la sua femminilizzazione. La zona di influenza della sfera finanziaria si estende a detrimento della zona di influenza dei diritti umani e, specialmente, dei diritti delle donne.
I propositi dei protagonisti del Forum Mondiale di Davos sono stati perfettamente chiari. "In sostanza essi hanno detto che, per molto preoccupati che fossero a causa dell'estensione progressiva della deflazione e la recessione mondiale e per le possibilità di una crisi della borsa, se non per l'impossibilità di evitarla, non avrebbero la minima intenzione di tornare indietro rispetto alla liberalizzazione finanziaria e commerciale" L'ex Segretario del Tesoro degli Stati Uniti, Robert Rubin, è stato molto chiaro. Ha chiamato i governi a far fronte alla contestazione popolare, a non cedere e a resistere di fronte a qualunque tentativo di incriminare i traguardi della liberalizzazione e della globalizzazione finanziaria.
Paradossalmente, l'imposta Tobin costituisce una forma di accettazione del diritto di speculare, un poco alla maniera dei permessi di contaminazione; nonostante ciò può risultare efficace in modo immediato per mitigare gli urgenti e gravi problemi di povertà, violenza e deterioramento ambientale, prodotto della globalizzazione economica il cui processo si è accelerato selvaggiamente a partire dagli anni '70. (In 30 anni, 4.5 mila milioni di persone, la maggioranza della popolazione, ha visto che il proprio livello di vita è sceso bruscamente)

Verso una redistribuzione delle entrate ottenute

L'imposta si dovrà applicare internazionalmente e in modo concertato. Per essere efficace la sua applicazione deve essere accompagnata da misure dirette all'eliminazione dell'evasione fiscale.
D'altra parte sarà necessario creare un'istanza internazionale legittima per amministrare bene i fondi generati dall'imposta. Per il momento quest'istanza non esiste.
Ci mobilitiamo e marciamo per esigere la creazione di questa istanza i cui criteri di composizione, funzionamento e amministrazione sono enunciati nel testo della nostra Rivendicazione, cioè: "amministrata democraticamente da tutta la comunità internazionale; a partire da criteri di rispetto dei diritti umani fondamentali e della democrazia; con una rappresentanza paritaria di donne e uomini; al quale le donne (che rappresentano il 70% dei 1300 milioni di persone che vivono in condizioni di estrema povertà) avranno accesso prioritario".
Questa Rivendicazione procede ugualmente alla pari con la nostra Rivendicazione n° 5:
"Una organizzazione politica mondiale, non monolitica, dotata di autorità sull'economia, con una rappresentatività egualitaria e democratica tra tutti i paesi della Terra (per assicurare parità tra paesi poveri e paesi ricchi) e con una rappresentatività paritaria tra donne e uomini."
La questione dell'imposta, della sua applicazione e della distribuzione delle entrate che se ne ricaveranno, suscita già un ampio dibattito tra tutti i movimenti di cittadini e cittadine di tutto il mondo.
L'applicazione dell'imposta Tobin passerà per l'applicazione di proposizioni concrete provenienti da differenti settori popolari della società, per una grande mobilitazione e una forte pressione mondiale. Intendiamo prendere parte a questo processo, così come inscrivervi la nostra prospettiva femminista, molto attente specialmente a che la distribuzione delle risorse ottenute dall'imposta tenga in considerazione le priorità stabilite dalla Marcia Mondiale delle Donne.

3) ALCUNI DATI

- 1.800 mila milioni di dollari USA sono venduti e comprati ogni giorno nei mercati di cambio di divise alla ricerca di un guadagno istantaneo;
- un tasso dello 0,1% (10 centesimi per 100 dollari USA) per ogni transazione farebbe ricavare 547,5 mila milioni di dollari USA all'anno;
- un tasso dello 0,05% (5 centesimi per 100 dollari USA) per ogni transazione farebbe ricavare 273,75 mila milioni di dollari USA all'anno;
- 5% degli scambi economici mondiali sono relazionati con l'inversione vincolata al commercio di beni e servizi;
- 95% di questi scambi sono risultato delle attività degli speculatori;
- secondo il PNUD, 40 mila milioni di dollari USA aggiunti alle somme che già vengono destinate all'aiuto allo sviluppo, basterebbero a eliminare la povertà in tutto il pianeta in pochi anni;
- nel 1998 le Nazioni Unite e la Banca Mondiale hanno stimato in 225 mila milioni di dollari USA all'anno la somma necessaria per eliminare l'estrema povertà e per effettuare una protezione ambientale adeguata.

4) LE AZIONI CHE SUGGERIAMO

Ai Coordinamenti Nazionali di tutti i paesi partecipanti della Marcia Mondiale delle Donne.

a) La partecipazione alle reti e alle istanze internazionali o regionali che sono alla ricerca di alternative socio-economiche come l'imposta Tobin
La partecipazione dei coordinamenti nazionali dei paesi membri dei G8 e dei G20 avrà un'importanza particolare dato che la maggioranza delle transazioni speculative si realizzano in questi paesi e che le proposizioni ufficiali o emanate dalle organizzazioni non governative sono già in discussione. (Lista dei paesi del G8: Germania, Canada, Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Italia, Giappone e Russia. Lista dei componenti del G20: il G8 più Sudafrica, Arabia Saudita, Argentina, Australia, Cina, Corea del Sud, India, Messico, Turchia, il FMI e la BM)
La presenza di membri della Marcia Mondiale delle Donne in questi luoghi di dibattito può arrivare ad essere essenziale per fare avanzare la problematica femminista e più in particolare per il tema della femminilizzazione della povertà.

Le tre successive azioni qui presentate sono state proposte da differenti gruppi che aderiscono all'ATTAC (Associazione per una tassazione di transazioni finanziarie per l'aiuto ai cittadini). Sono state proposte come tappe da realizzare in vista di una convocazione di una conferenza mondiale sul denaro e i mercati finanziari. I coordinamenti nazionali potrebbero iscriversi nei dibattiti con le altre reti alleate che lavorano per l'applicazione dell'imposta Tobin.

b) Che ogni Parlamento organizzi assemblee pubbliche circa gli effetti della mondializzazione sulla popolazione in generale e sulle donne in particolare, così come sull'ambiente, facendo in modo, per mezzo di un finanziamento e di una diffusione adeguata, di avere un'ampia partecipazione di tutti i movimenti sociali. I coordinamenti Nazionali e i gruppi partecipanti della Marcia Mondiale delle Donne parteciperanno attivamente e massicciamente a queste assemblee i cui risultati dovranno essere pubblicati. I risultati delle assemblee pubbliche potranno essere presentati nelle diverse istanze e forum internazionali (innanzi tutto gli organismi delle Nazioni Unite, il G8, il G20, il G77, la Banca Mondiale, il FMI, l'Organizzazione Mondiale del Commercio, l'Organizzazione di Cooperazione e Sviluppo Economico, il Banco di Regolamenti Internazionali, le banche centrali, eccetera.) I risultati delle assemblee ci offrirebbero e renderebbero pubblico il quadro reale della povertà, della violenza e del deterioramento ambientale nel contesto della globalizzazione economica.
c) Che ogni Parlamento commissioni uno studio sulla fattibilità e la possibilità di applicazione di un tipo di Tobin tax nel proprio paese. Questo studio sarà realizzato da una commissione indipendente composta in modo paritario da specialisti governativi e da quelli che sono designati da tutti i movimenti sociali; nella commissione potranno impegnarsi i diversi gruppi membri dei Coordinamenti Nazionali della Marcia Mondiale delle Donne.
d) Che i rappresentanti dei Coordinamenti Nazionali all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite pongano in quella sede all'ordine del giorno la questione del controllo dei capitali a partire dal risultato degli studi realizzati in ogni paese e convochino una Conferenza Mondiale sul Denaro e i Mercati Finanziari. (Non dimentichiamo che a lungo termine esigiamo la creazione di un Consiglio Mondiale per la Sicurezza Economica e Finanziaria, incaricato di ridefinire le regole di un nuovo sistema finanziario mondiale centrato sulla distribuzione giusta ed equa delle risorse del pianeta e basato sul miglioramento del benessere fondato sulla giustizia sociale per la popolazione mondiale e soprattutto per le donne che sono più della metà)

Lista dei gruppi e delle reti che stanno lavorando sulle alternative economiche quali la Tobin tax:

1- ATTAC
http://attac.org
2- Halifax Initiatives
http://www.sierraclub.ca/national/halifax/issues/tobin
3- 50 Years is enough network
http://www.a16.org
4- El Banco Mundial en la mira de las mujeres
Alcadeco@infosel.net.mx
5- Acción global de los pueblos contra el libre comercio y la OMC
http://www.agp.org
6- El Grito dos excluidos (Brasil)
7- Oxfam
8- Focus on the global South- Bangkok
http://focusweb.org
9- Jubilée 2000
http://www.oneworld.org/jubilee2000
10- charter 99. A charter for Global Democracy adressed to the UN millenium Assembly
http://www.charter99.org