UNA NUOVA MARCIA
MONDIALE DELLE DONNE NEL 2005
A VIGO
IN SPAGNA DIECIMILA DELEGATE RILANCIANO LA SFIDA DI UN PERCORSO
PLANETARIO DI LOTTA DELLE DONNE
giugno
2004, dal quotidiano Le Courrier, traduzione a cura di
Lidia Cirillo
Riunite lo scorso week-end in Spagna, 10 000 delegate hanno deciso di ripetere, nel 2005, la marcia mondiale delle donne, cinque anni dopo la prima. Con lo stesso scopo: lottare contro la violenza e la povertà che toccano soprattutto le persone di sesso femminile. Le delegate hanno redatto una carta che chiede un cambiamento radicale della società patriarcale e capitalistica attuale.
Cinque anni dopo la marcia mondiale, che aveva riunito nel 2000 migliaia di donne originarie di più di 160 paesi per lottare contro la violenza e la povertà, che toccano particolarmente le donne, una NUOVA MARCIA MONDIALE avrà luogo dall'8 marzo al 17 ottobre.
Prima di questa data, rispondendo all'appello " Per un' Europa di tutte,differenti sì, disuguali no" e desiderando rilanciare le lotte della prima marcia mondiale, circa 10 000 delegate (30 000 per la manifestazione di domenica) si sono incontrate lo scoso week-end a Vigo in Spagna, per la mobilitazione europea delle donne. L'incontro è servito come base di riflessione per la marcia del 2005.
Con una forte presenza della Chiesa cattolica, in prossimità del nord conservatore del Portogallo, la città di Vigo in Galizia non è stata scelta per caso. La delocalizzazione fuori dai grandi centri urbani, nelle rebgioni periferichge raramente toccate dai grandi avvenimenti, doveva permettere alle donne di uscire dall'ombra e affermare le loro rivendicazioni all'interno di una struttura di accoglienza (au sein d'una structure porteuse...non so se la traduzione è esatta). A partire dalle contadine, essendo l' ECOLOGIA uno dei tre principali temi dibattuti a Vigo "L'uno per cento delle contadine in Europa sono proprietarie della loro terra. Esse non hanno statuto sociale al di fuori di quello del loro marito. D'altra parte questi ultimi sono spesso assenti, e le donne devono occuparsi di tutto... senza diritti" Constata Marina Decarro, delegata di Ginevra a Vigo. E aggiunge che in Galizia, per esempio, le agricoltrici non hanno nemmeno diritto di voto nelle strutture rappresentative. Infine per molte l'entrata nell'UE è una vera catastrofe. Sottomesse a norme di igiene europee molto strette, devono fare una croce sulla piccola produzione e la vendita diretta che permetteva loro in passato di godere di una piccola fonte di reddito proprio.
Il ruolo della donna nella RELIGIONE, le ISTITUZIONI e la COSTITUZIONE EUROPEA sono state largamente dibattute nella riunione che è terminata con una manifestazione di circa 30 000 persone.
"Si sprigionava una grande energia dal corteo, non c'era alcun camion con la musica, solo le donne che cantavano" dice M.me Decarro per cui l'incontro europeo lascia sperare il meglio per il seguito.
E il seguito si concretizzerà nella seconda marcia delle donne nel 2005. In questa occasione è stata redatta una Carta mondiale delle donne per l'umanità, che chiede un cambiamento radicale della società patriarcale e capitalista attuale.
Questo testo vuole avere un ruolo organizzatore (fédérateur), perché dopo lo slancio del 2000 il movimento ha avuto difficoltà a mantenersi. L'incontro europeo e la marcia servono a rilanciare il movimento "E' difficle tenere un coordinamento mondiale, questo genere di incontri ci danno l'energia per andare avanti", commenta Mme Decarro. Per la delegata di Neuchatel una manifestazione come quella di Vigo serve soprattutto al consolidamento della RETE DELLA MARCIA MONDIALE. "Grazie al gran numero di GIOVANI DONNE presenti, il femminismo rinnova la sua immagine. ()
I dettagli sono ancora da definire ma la Marcia dovrebbe partire dal BRASILE l' 8 marzo per toccare in seguito tutti i continenti con delle soste in 50 paesi; la marcia terminerà in AFRICA il 17 ottobre.
In quel giorno in OGNI FUSO ORARIO le donne si mobiliteranno a MEZZOGIORNO per un'ora per le 24 ore di solidarietà femminista mondiale.