LA CARTA MONDIALE DELLE DONNE PER L'UMANITA': UN ALTRO MODO PER METTERSI IN MARCIA
DOCUMENTO ESPLICATIVO: PERCHE' QUESTA CARTA, DA DOVE VIENE E QUALE DIFFERENZA INDICA


dicembre 2004, dalla Marcia Mondiale delle Donne

1. Da dove viene la Carta mondiale delle donne per l'umanità?

La Carta mondiale delle donne per l'umanità è un'iniziativa della Marcia mondiale delle donne. Vuole però anche raggiungere altri gruppi che non fanno parte della Marcia ma che difendono gli stessi valori e che agiscono per trasformare il mondo in cui viviamo.

La Carta descrive il mondo che le donne della Marcia mondiale vogliono costruire. Si inscrive nell'insieme delle azioni condotte dalle tante donne che storicamente hanno resistito alle oppressioni, alle ineguaglianze, allo sfruttamento, alle discriminazioni.

Con questa carta le donne della Marcia mondiale continuano le azioni cominciate nel 1998 per l'eliminazione della povertà e della violenza verso le donne. Le condizioni per raggiungere questi obiettivi sono enunciate nelle 17 rivendicazioni adottate dalla Marcia (riviste nel 2001). Sono state adottate in 163 Paesi e territori a livello mondiale da 5600 gruppi che aderiscono alla Marcia mondiale delle donne.

2. Specificità della Carta

Parecchi testi internazionali garantiscono i diritti della persona e particolarmente i diritti delle donne: Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione verso le donne, Convenzione sulla protezione della maternità, Convenzione sui diritti politici della donna, Convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, Protocollo della Carta africana dei diritti dell'uomo e dei popoli relativo ai diritti delle donne, Convenzione Belem do Parà per prevenire, sanzionare e sradicare la violenza contro la donna, Dichiarazione di Pechino e la sua piattaforma di azione, e altro.

Tuttavia questi testi non mettono in discussione le basi dei sistemi di sfruttamento e di oppressione. Non denunciano né il capitalismo né il patriarcato. Non assicurano la costruzione di un nuovo progetto di società che permetta la sopravvivenza dell'umanità e del pianeta sul piano ecologico, economico, politico, sociale, culturale.

Da ciò nasce la necessità di dotarsi di una Carta che attacchi radicalmente le cause di questa oppressione, di questo sfruttamento, di questa violenza, di questa distruzione.

3. Le donne denunciano

Le donne non sono pari agli uomini nell'accesso alle ricchezze, alla terra, ai mezzi di produzione, ai beni, all'educazione, alla formazione professionale, alla salute, all'abitazione, al cibo, all'occupazione, alle tecnologie, ai salari, alla sicurezza, al rispetto dei diritti, all'assistenza sociale, all'informazione, al riconoscimento della dignità, alla scelta del partner Molte ragazze e molte donne vengono maritate o risposate precocemente e contro la propria volontà. Molte non hanno il diritto a viaggiare liberamente, a disporre di carte d'identità, di gestire la propria salute riproduttiva, di formulare un'opinione, di agire in giudizio, di ereditare, di partecipare alla vita pubblica e politica. Esse vivono la violenza, subiscono le mutilazioni genitali, sono vittime di "crimini d'onore", di stupri, di attacchi con l'acido, vengono bruciate semplicemente perché sono donne e non hanno spesso alcun strumento contro tali violenze.

La logica capitalista e patriarcale è fondata principalmente sull'esistenza di una manodopera femminile, malleabile, sottopagata, che lavora spesso in condizioni simili alla schiavitù. Si fonda anche sulla certezza che le donne svolgono gratuitamente il necessario lavoro di riproduzione sociale, come la responsabilità di educare i figli, le cure ai familiari, l'agricoltura di sussistenza, la gestione della casa, la preparazione dei pasti, la pulizia dei vestiti.

Da parecchie generazioni le donne denunciano il patriarcato che assegna loro un ruolo inferiore nella società, che assicura il dominio su di loro, la loro esclusione e marginalizzazione, che le conduce al rango di oggetto, negando la qualità di persona umana.

Le donne denunciano anche il capitalismo che opprime la maggioranza delle donne e degli uomini nel mondo, così come il razzismo che genera disuguaglianze intollerabili. La globalizzazione dell'economia e dei mercati accentua queste disuguaglianze. L'umanità non soffre di mancanza di risorse o di insufficienza nella produzione di ricchezze ma di un grave problema di accesso per tutti, di gestione responsabile e di distribuzione egualitaria delle risorse e delle ricchezze. Mentre un pugno di affaristi sono sempre più ricchi, il numero delle persone povere che non ha accesso ai beni e ai servizi essenziali e all'esercizio dei diritti umani non cessa di aumentare.

E' per tutte queste ragioni che le donne della Marcia mondiale attraverso la Carta mondiale delle donne per l'umanità denunciano:

Le imprese multinazionali, i grandi proprietari terrieri, le banche, le società finanziarie, il cui solo obiettivo è l'arricchimento. Speculando, cercando continuamente l'aumento della produzione e del consumo, essi conducono alla distruzione delle organizzazioni locali, delle piccole imprese e delle piccole organizzazioni commerciali e agricole. Impongono condizioni di lavoro insopportabili, si beffano dei diritti sociali e sindacali, sfruttano adulti e bambini, e le donne sono sovrarappresentate in queste categorie. La loro politica porta alla rottura dell'equilibrio tra esseri umani e la terra e all'esaurimento delle ricchezze naturali, alla crisi dell'energia e alla devastazione dell'ambiente.

L'imposizione dei Programmi di aggiustamento strutturale e di misure per il taglio dei servizi pubblici da parte degli organismi finanziari internazionali (Banca mondiale, Fondo monetario internazionale) ai Paesi poveri, che aggrava il loro debito e si traduce in un impoverimento delle popolazioni di questi Paesi.

L'impoverimento dei Paesi che porta all'insorgenza di mafie che sfruttano gli esseri umani, li fanno lavorare in condizioni inumane, che arrivano fino alla schiavitù, alla prostituzione e al traffico sessuale. Milioni di donne e di ragazze sono così imbrigliate in reti dove vige la violenza.

Le guerre e i conflitti armati che giovano alle industrie di armi, che decimano le popolazioni civili, le impoveriscono e le feriscono e che generano odio e terrorismo. Le donne e i bambini ne sono le prime vittime: violenze sessuali, stupri, aborti forzati, sterilizzazioni forzate, inquadramento forzoso negli eserciti o nelle fazioni armate, spostamenti forzosi, ecc. Le conseguenze per la loro salute fisica e psichica sono drammatiche (HIV, Aids, malattie sessualmente trasmesse, traumi duraturi).

Tutte le forme di violenza verso le donne. Le violenze sono fisiche e psicologiche e sono presenti dappertutto nel mondo: nella coppia, nella famiglia, a scuola, sul lavoro, nei luoghi pubblici, ecc. Esse comportano ferite profonde, mutilazioni, morte.

Gli uomini che non vogliono rinunciare ai propri privilegi e esercitano controllo e potere sulle donne nelle sfere private e pubbliche.

Tutti gli integralismi religiosi che impediscono alle donne di essere libere e di avere la gestione completa del proprio corpo e della sessualità e di decidere della propria vita. Uno sviluppo pericoloso dell'intolleranza verso le diversità culturali, sessuali, religiose, d'opinione.

I governi e i parlamenti degli Stati quando abdicano alle loro responsabilità verso le cittadine e i cittadini e quando prendono la forma di regimi autoritari e di dittature.

La corruzione scandalosa eretta a sistema in cui le ricchezze nascoste nei paradisi fiscali e il segreto bancario costituiscono un furto legalizzato.

L'incapacità delle Nazioni Unite di stabilire relazioni paritarie e pacifiche tra i Paesi e tra le popolazioni e di promuovere un giusto sviluppo. Sono carenti di risorse finanziarie e politiche. Il funzionamento del Consiglio di sicurezza, dove cinque Paesi detengono il diritto di veto, è nefasto per un buon funzionamento e permette il varo di decisioni ingiuste.

4. Precisiamo

Con la Carta mondiale delle donne per l'umanità le donne descrivono un mondo basato sull'uguaglianza, la libertà, la solidarietà, la giustizia e la pace. Per costruire questo mondo, devono realizzarsi una serie di condizioni. Alcune sono indicate nella Carta mondiale delle donne per l'umanità ma non sono esaustive.

D'altra parte le nozioni di democrazia e di Stato sono importanti da precisare se si vuole instaurare uno Stato fondato sulla democrazia. La democrazia dev'essere al servizio di tutti/e coloro che vivono su quel territorio. In questo Stato le cittadine e i cittadini dispongono di una reale uguaglianza politica, partecipano alle scelte collettive e hanno una vera capacità di controllo sulle scelte collettive.

Questo Stato di diritto rappresenta gli interessi di tutte e tutti. Ha la responsabilità di assicurarsi che ogni membro della società ha l'accesso vero, uguale e gratuito a servizi quali l'educazione, la salute, l'abitazione dignitosa, cibo sano e nutriente. Prende misure particolari per migliorare la situazione delle persone più emarginate e discriminate e verso i più poveri. Vigila sulla sicurezza collettiva e garantisce la coesione sociale, l'uguaglianza e la solidarietà.

In questo Stato le cittadine e i cittadini sono liberi e autonomi e devono essere responsabili dei propri atti verso la collettività. Vivere insieme implica il rispetto delle regole che una società si dà collettivamente quando queste regole difendono il benessere di tutte e tutti.

Perché un tale mondo esista, devono essere rispettate le seguenti condizioni:

*) a lavoro identico o equivalente le donne percepiscono una remunerazione uguale a quella percepita a dagli uomini e godono di diritti sociali equivalenti;

*) sono prese misure per sopprimere le disuguaglianze tra ragazze e ragazzi, tra donne e uomini;

*) i lavori domestici, l'educazione, la cura dei figli e di altri familiari sono ripartiti tra maschi e femmine. Le persone che se ne occupano beneficiano di diritti sociali;

*) i coniugi sono uguali nella coppia e nella famiglia, qualunque sia la forma di questa. Nessun modello di famiglia può avere più valore di un altro;

*) le donne dispongono di propri documenti d'identità;

*) le donne e gli uomini sono responsabili della contraccezione. Hanno accesso a un'informazione imparziale sui metodi contraccettivi, sulla protezione contro le malattie sessualmente trasmesse e a strutture sanitarie sicure, gratuite e di qualità;

*) le donne hanno il diritto di derogare dalle imposizioni sociali e culturali patriarcali che impongono un certo modello di comportamento, cioè essere belle, sottomesse, silenziose;

*) è instaurato uno Stato di diritto laico, democratico nel quadro di una democrazia realmente rappresentativa, partecipata, paritaria, non discriminante, pacifica, dove regnano il consenso, la libertà e il controllo del bene pubblico da parte della collettività;

*) la diversità biologica è conservata come bene comune. Sono riconosciute e valorizzate le conoscenze delle donne in questo campo, di ogni età, delle contadine, delle popolazioni autoctone;

*) misure che permettano a tutte e a tutti di conciliare le attività di lavoro retribuito e le attività familiari, sociali, politiche, culturali;

*) il lavoro si svolge nel rispetto del diritto di associazione, d'organizzazione e di sindacalizzazione;

*) sono prese misure per eliminare l'evasione fiscale, i paradisi fiscali, la frode;

*) ogni persona ha accesso all'assistenza sociale attraverso servizi pubblici per tutti;

*) quando non si rispettano i diritti, si fa di tutto per far luce sulla loro violazione e per assicurare effettivamente soddisfazione per i torti causati alle persone o alle comunità lese;

*) le persone che vìolano i diritti sono responsabili dei propri atti: non esiste impunità;

*) sono stabiliti mezzi efficaci di lotta contro la corruzione e contro le misure arbitrarie;

*) le persone che fuggono dalle violenze, particolarmente le donne che fuggono dalle violenze sessuali, beneficiano del diritto di asilo in un Paese sicuro;

*) i movimenti sociali si associano, si esprimono e agiscono con piena libertà senza timore di repressione;

*) sono emanate e applicate realmente leggi che vietano e condannano tutte le forme di violenza, particolarmente quelle contro le donne, sia che avvengano in spazi privati o pubblici, in tempo di pace o in tempo di guerra;

*) utte e tutti beneficiano di programmi di educazione e di formazione che promuovono una cultura di pace, di non violenza e di prevenzione dei conflitti e che delegittimano i comportamenti bellicisti, maschilisti, lo spirito di dominio, di sfruttamento e di competizione;

*) l'industria delle armi è smantellata e convertita in programmi sociali a favore della sanità, dell'occupazione, dell'istruzione. Si abbandona la ricerca militare per la ricerca civile;

*) in caso di segnali che annunciano una guerra o un conflitto armato, o se scoppiano guerre o conflitti armati, metodi pacifici sono utilizzati per risolverli. Le donne intervengono attivamente in questo processo, nella ricostruzione della società e nell'instaurazione di uno Stato garante della pace:

*) le donne rappresentate in misura paritaria in seno al sistema democratico mondiale che difende realmente gli interessi e i bisogni di tutte e tutti, che instauri la pace, sradichi la povertà e la violenza. Questo sistema funziona in maniera trasparente e le sue attività sono controllate dai membri della società.

La Carta non dice come questo nuovo mondo si farà. Disegna la nostra utopia. Da tempo si costruisce in ogni battaglia per cambiare questo mondo e in ogni angolo del mondo. La Carta è il nostro punto di riferimento. Sta a ognuna e a ognuno impadronirsene e utilizzarla.