SI CONCLUDE UNA TAPPA DELLA MARCIA
MONDIALE
UN'INIZIATIVA INTERNAZIONALE
IN BURKINA FASO, E UN APPUNTAMENTO CINEMATOGRAFICO A BRINDISI E IN ALTRE CITTA'
ITALIANE
Otttobre 2005, dalla Marcia Mondiale
e dall'associazione Io Donna di Brindisi
17 ottobre, solidarietà con le donne del Burkina Faso.
Con la decisione di concludere la staffetta della Carta Mondiale delle Donne per l'Umanità in Burkina Faso il 17 Ottobre 2005, abbiamo voluto esprimere la nostra solidarietà con le donne d'Africa. Per tradurre la nostra solidarietà in un gesto concreto, intendiamo consegnare ad una giovane burkinese una borsa di studio per studiare giornalismo. Noi vogliamo sottolineare così il ruolo che la stampa potrà svolgere nel processo di emancipazione delle donne se più numerose, giovani donne diventeranno attrici e produttrici di notizie.
La Marcia in Burkina è particolarmente sensibile allo spazio troppo modesto che le donne hanno sui <media> in Africa, ai ruoli nei quali tendono ad essere confinate (aperture di servizi per la maternità, progetti di sostegno per le madri) ed agli stereotipi veicolati dalla stampa.
Nel 2004, essa ha pubblicato uno studio sugli stereotipi riguardanti le donne in Burchina (Bollettino di Settembre 2004) ed ha organizzato un corso di formazione per far crescere le giornaliste in questa direzione. Anche nel mondo dei <media> elettronici la posizione delle donne è debole.
Soltanto una accresciuta presenza di giovani donne nei <media> farà sì che cresca la copertura informativa sulla vita delle donne africane, sulle loro difficoltà (violenza, esposizione alla pandemia da HIV/AIDS) e sui loro successi (come donne d'affari, artiste, politiche, ecc.)
La Borsa che intendiamo assegnare è di 5.000 euro (circa 6.000 dollari). Essa coprirebbe quattro anni di rette presso l'Università di Ouagadougou e le spese connesse: libri, stanza e vitto, spostamenti.Mobilitiamoci per le 24 ore di solidarietà femminista.
Il 17 di Ottobre, donne sotto tutti i fusi orari, scenderanno nelle strade a mezzogiorno per condurre in sequenza manifestazioni per un'ora. Questa sarà la maniera con la quale esse dimostreranno il loro sostegno al progetto di società illustrato nella Carta Globale delle Donne per l'Umanità.
Nelle Isole del Pacifico (Nuova Caledonia, Samoa ecc.), le donne dell'Asia daranno l'avvio alla staffetta, seguite dalle donne d'Africa, poi da quelle europee e così via.
Questo invito all'azione è rivolto a tutti i gruppi di donne che fanno parte della Marcia Mondiale delle Donne e a quelli che desiderano associarsi a noi.
Agiamo assieme il 17 Ottobre organizzando pubbliche manifestazioni.
La parola d'ordine è essere semplici, positive, in contatto le une con le altre, per dimostrare che, pur tra differenze e somiglianze, le donne sono unite. Gruppi di varie zone del mondo hanno iniziato a predisporre le loro attività. Qualcuno farà suonare campane e allarmi in città e villaggi per far sapere alla popolazione che le donne si stanno mobilitando in tutto il mondo per difendere con energia i principi della Carta. Altri gruppi organizzeranno veglie o azioni durante le quali le donne formeranno catene di solidarietà.Il 17 ottobre a Burkina Faso si conclude la staffetta della Marcia Mondiale delle Donne. E in Italia?
A Brindisi, così come in altre città d'Italia che hanno aderito al progetto (Roma, Milano, Firenze, Brescia, Livorno, Genova), l'Associazione Io Donna con l'Assessorato ai Servizi Sociali della Provincia di Brindisi, organizza una giornata di riflessione sulle tematiche inerenti la Carta dei Diritti.
Al Cinema Teatro Astra (Via Romolo, Brindisi), alle ore 18,00 proiezione del film "Ti do i miei occhi" di Iciar Bollain.
Una notte d'inverno, una donna, Pilar fugge di casa. Porta via con lei solo poche cose e suo figlio Juan. Antonio si mette subito a cercarla. Dice che Pilar è la sua luce ed oltre a questo, "le ha dato i suoi occhi". La regista spagnola Iciar Bollain riscrive un rigido insieme di regole famigliari che spesso si basano su nozioni completamente errate. Quando si parla "di casa" bisogna intendere inferno, quando si parla di "amore" bisogna intendere dolore, e laddove queste regole promettono protezione, in realtà intendono terrore.
Alle ore 20,30 proiezione in prima visione del film "Silenzio tra due pensieri" di Babac Payami.
In virtù di un principio che stabilisce che l'autore di un crimine non andrà all'inferno se vergine, la vita di una giovane donna condannata alla pena di morte viene momentaneamente risparmiata. La guida del villaggio decide di dare la donna in sposa al suo futuro carnefice, che ora deve confrontarsi con una moglie, prigioniera e futura vittima.
Film iraniano presentato alle Mostre del Cinema di Venezia e Toronto, sequestrato dalle autorità del proprio Paese, tratta temi di forte impatto come l'oppressione della donna ed i danni causati dalla religione. Il silenzio del titolo è per il regista, il momento in cui un individuo o un'intera società si risveglia da un incubo o da una convinzione cieca(?)il viaggio attraverso il dubbio e l'indecisione.
L'ingresso al cinema è gratuito.
Se sei disponibile ad aiutarci alla diffusione di questa iniziativa, puoi contattarci ai seguenti recapiti:
Associazione Io Donna : 0831 522034 associazioneiodonna@supereva.it
Lucia Buongiorno: 347 8612993 donna.lucia@tiscalinet.it
Rosa Bellanova: 329 6296999
Lia Caprera: 335 6225445
Oppure ti aspettiamo presso la nostra sede: Via Cappuccini, 8 - Brindisi Lunedì/Mercoledì/Venerdì 18.00/20.00