IN SENEGAL E BURKINA FASO UN INCONTRO
REALMENTE MONDIALE
RESOCONTO DELLA CONCLUSIONE
DELLA MARCIA A STAFFETTA E NUOVE MOBILITAZIONI
Novembre 2005, a cura di Nadia
De Mond
Sono a pena tornata dal Senegal e dal Burkina Faso dove la MMD ha concluso la marcia a staffetta del 2005. Come le altre volte che ho partecipato alle azioni internazionali, anche questa volta mi ha colpito il carattere massiccio delle presenze in piazza e il lavoro di base che supporta queste mobilitazioni. Potete trovare le immagini sul sito www.marchemondiale.org
A Ouagadougou erano previste due giornate di azioni.
Il 16 ottobre: la consegna da parte delle donne del Mali della Carta mondiale delle donne per l'umanità alle donne Burkinabé, insieme al famoso patchwork, perso e ritrovato più volte durante il suo viaggio intorno al mondo e che ormai è diventato una bellissima opera d'arte (tanto è vero che le autorità di frontiera in Sud Africa non lo volevano sdoganare perché ritenuto un oggetto
artistico-commerciale). Un intero pulman era venuto dal Mali per partecipare a questa iniziativa, fatta di discorsi di solidarietà , canti e balli in onore delle sofferenze e del riscatto delle donne africane.
Il pomeriggio è stato l'occasione per noi europee per conoscere meglio le associazioni burkinabé, che hanno presentato il loro lavoro intorno ai temi della violenza, matrimoni forzati e mutilazioni genitali; la povertà rurale e urbana delle donne; l'emarginazione di donne anziane e vedove sotto l'accusa di "stregoneria", ecc.
Il 17 ottobre: grande manifestazione per le vie di Ouagadougou, con più di 4.000 partecipanti, donne burkinabé venute da tutte le regioni del Paese e rappresentanti di vari strati sociali della capitale: dalle funzionarie del municipio e delle ONG ad un folto gruppo di netturbine; delegazioni numerose dai Paesi limitrofi, arrivate in pulman da Benin, Mali, Guinea e più piccole da altri Paesi africani: Mozambico, Sud Africa, Burundi,...e europee con in testa Francia (una quarantina di donne), Galizia e Paese Basco ma anche alcune delegate dall'America Latina e dal Asia per illustrare il carattere veramente mondiale di questa azione.
La manifestazione si è conclusa a mezzogiorno sotto il solo cuocente, in una piazza di Ouagadougou, che ormai sarà denominata Piazza delle Donne per la Pace, in presenza del sinadaco della capitale, del Presidente dell'Assemblea e della Ministra per la promozione della donna, ai quali la rappresentante della MMD in Burkina ha presentata la Carta e la richiesta di avere nelle
prossime elezione una presenza femminile del 30% (vi ricorda qualcosa?)
Oltre ad essere uno strumento simbolico che accompagna le rivendicazioni concrete della MMD nei vari Paesi del mondo, la Carta rimane anche un segno dell'impegno delle donne per un altro mondo possibile, intorno ai 5 valori che vi vengono declinati. In questo senso sono state scelte 5 rappresentanti di movimenti globali o donne individuali riconosciute universalmente, che mettono in pratica questi valori, alle quali è stata consegnata la Carta, chiedendole di continuare a farsi custodi dei 5 valori:
- per l'Uguaglianza Nawal El Sadaawi, scrittrice egiziana, infaticabile difensora dei diritti delle donne nel mondo arabo
- per la Libertà Aung San Suu Kyi della Birmania
- per la Solidarietà le donne della rete contadina globale Via Campesina
- per la Giustizia le Nonne delle Plaza di Mayo in Argentina
- per la Pace la rete internazionale delle Donne in Nero
La nostra azione non si ferma nel 2005. Il Comitato Internazionale si è riunito in seguito alla manifestazione di Ouagadougou, in Senegal per dare inizio ad una pianificazione strategica che vedrà la sua prossima tappa nel 5° incontro della Marcia mondiale delle donne in Perù, nel luglio 2006. Nel frattempo torniamo, ognuna nel suo Paese, a rafforzare la resistenza delle donne
contro il liberismo e il patriarcato in tutte le sue forme.