CONTRO GLI ATTACCHI
INTEGRALISTI DEL VATICANO, DEL GOVERNO E DELLA DESTRA A GAY E
LESBICHE PER L'AUTODETERMINAZIONE SESSUALE
LA MARCIA
MONDIALE DELLE DONNE ADERISCE AL GAY PRIDE
giugno
2000
Pubblichiamo la versione aggiornata del volantino con cui la Marcia Mondiale delle donne aderisce al Gay Pride. Le ultime posizioni espresse dal Vaticano con la richiesta di depenalizzazione della violenza domestica, in occasione della Conferenza ONU Pechino+5 svoltasi a New York, ci hanno indotto a precisare i contenuti del volantino.
TUTTE ALLA MANIFESTAZIONE DELL'8 LUGLIO A ROMA Il coordinamento italiano della Marcia mondiale delle donne ha scelto fin dalle sue prime riunioni di considerare il World Gay and Lesbian Pride come una delle principali scadenze del suo percorso.
Dopo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Amato appare ancora più chiara la posta in gioco dell'8 luglio non solo per le lesbiche e i gay, ma anche per tutte e tutti coloro che non vogliono rinunciare alla laicità dello Stato.
A 130 anni dalla Breccia di Porta Pia il ruolo delle formazioni politiche cattoliche trasforma Roma nella capitale di un altro Stato, che può imporre alle strade della città la propria angusta concezione della libertà e dei diritti. E il capo del governo della nazione di cui Roma dovrebbe essere la capitale si rammarica perché "purtroppo" la Costituzione non può essere del tutto ignorata.
La situazione manifesta una sua speciale gravità e necessita di interventi consapevoli e radicali da parte delle donne: è di questi giorni la notizia che la santa alleanza fra il fondamentalismo cattolico e musulmano si è fatta portavoce alla conferenza ONU Pechino + 5 della richiesta della non penalizzazione della violenza domestica contro le donne, impedendo di prendere esplicitamente posizione per l'autodeterminazione sessuale femminile.
In questa situazione in cui persino i postfascisti tentano di imporre nuovi e impliciti Patti Lateranensi, non è difficile capire che cosa le donne abbiano da temere.PARTECIPEREMO ALLA GIORNATA DELL'8 LUGLIO
CONTRO I RIPETUTI TENTATIVI DI CANCELLARE LA LEGGE 194, LA PRETESA REGRESSIVA DI RICONOSCERE STATUTO GIURIDICO ALL'EMBRIONE, L'IMPOSIZIONE DI UN'ETICA INTEGRALISTA CATTOLICA ATTRAVERSO LA LEGGE SULLE TECNICHE DI RIPRODUZIONE ASSISTITA, L'OPPOSIZIONE TENACE AI DIRITTI DELLE LESBICHE E DEI GAY, LE LEGGI REGIONALI CHE DISCRIMINANO SINGOLE E SINGOLI E COPPIE DI FATTO.Nel testo italiano di adesione alla Marcia Mondiale a cui partecipano ormai 4200 organizzazioni di 150 paesi ribadiamo che l'autodeterminazione delle donne sul proprio corpo è un diritto irrinunciabile e che la parola delle donne deve essere la prima e l'ultima; ci impegnamo perché l'aborto resti legale e assistito e perché la legge sulle TRA (tecniche di riproduzione) non detti regole discriminatorie.
Ci pronunciamo contro l'obbligo all'eterosessualità, perché l'orientamento sessuale venga riconosciuto come fondamentale libertà della persona, per lo stato di rifugiati per le donne vittime di discriminazione sessista e per le lesbiche e i gay perseguitati.CON QUESTA VOLONTA' ADERIAMO ALLA MANIFESTAZIONE MONDIALE DELL'ORGOGLIO OMOSESSUALE E CHIAMIAMO TUTTE LE DONNE, I GRUPPI E I COLLETTIVI A SCENDERE IN PIAZZA CON NOI PER MOSTRARE LA NOSTRA DETERMINAZIONE.
Coordinamento italiano Marcia Mondiale