"PUNTO G",
DONNE, GLOBALIZZAZIONE, RETI E MOVIMENTI: CONTROCONFERENZA A BARCELLONA.
IL
RESOCONTO DI UNA PORTAVOCE ITALIANA DELLA MARCIA DELLE DONNE
luglio 2001, di Francesca Pesce del coordinamento
italiano della Marcia Mondiale
Venerdi', sabato e domenica 22-24 giugno si e' svolta a Barcellona una controconferenza organizzata da mesi in occasione della prevista conferenza (poi annullata per timore di disordini) della Banca Mondiale. Da mesi 300 organizzazione spagnole, soprattutto catalane stavano organizzando questo evento. Le donne catalane della Marcia Mondiale delle Donne ci hanno
invitato a partecipare e ad intervenire sia per riferire del nostro convegno "Punto G", sia in rappresentanza della Marcia Mondiale in generale, sia, infine, per invitare tutte e tutti a Genova il prossimo luglio, quindi a nome del Genoa Social Forum.
Sono andata io a nome della Marcia e sono rientrata ieri pomeriggio da Barcellona.
La controconferenza e' stata un successo incredibile, superiore alle aspettative di tutti, visto che si temeva che una volta annullata la conferenza della Banca Mondiale, mancasse la spinta necessaria alla partecipazione diretta.
Alle ore 18.00 di venerdi' siamo andate nella Piazza dove si sarebbe svolta in plenaria la controconferenza, iniziando con una conferenza stampa con tutti gli ospiti stranieri (10-12, praticamente il movimento antiglobalizzazione di tutto il mondo). Li' ho dovuto solo presentarmi
rapidamente, ma nessun giornalista mi ha fatto domande. Si sono concentrati soprattutto su Susan George, sulla Colombia e su uno di Via Campesina. Poi alle ore 19.00 e' iniziata la controconferenza, alla presenza di 3.000-4.000 persone che occupavano questa grande piazza. (Immaginate Piazza Navona, piena di persone sedute sulle sedie e per terra). Dopo le relazioni di Susan George e di un bravissimo catalano (ora non mi ricordo il nome), e' stato il turno di presentazione di tutte le realta' aderenti.
Io ho parlato per 30 secondi, perche' abbiamo deciso che era meglio che la Marcia Mondiale delle Donne fosse presentata da una catalana. Io ho portato i saluti del Coordinamento italiano ed europeo della Marcia e del Genoa Social Forum.
Poi ci si e' dati appuntamento al giorno successivo per i gruppi tematici. Sabato sono andata al gruppo "Genere e globalizzazione" che e' durato dalle11.30 alle 13.30, circa, con una notevole capacita' di dialogo (presenti circa 200 donne e 3-4 uomini). Tenete conto che la maggior parte dei gruppi di lavoro avevano iniziato ad incontrarsi in ranghi un po' piu' ridotti da piu' di un mese, per delineare i temi da dibattere. E' iniziato con una relazione di Angels Martinez, una economista catalana del gruppo di Cristina Carrasco. Poi e' toccato a me parlare del "Punto G". Dopo di che e' iniziato il dibattito. Ma e' andato bene. E' piaciuta molto la nostra Lettera d'Intenti.
Poi, nel pomeriggio, alle 18.00, di nuovo nella piazza per la plenaria. Per circa un'ora sono state lette le conclusioni dei diversi gruppi di lavoro. Poi toccava di nuovo parlare sul palco. Prima ha parlato Cristophe Aguitton sugli obiettivi, gli appuntamenti, le difficolta', etc. del movimento
antiglobalizzazione. Io dovevo parlare di Genova. Ho fatto un intervento breve (10 minuti) e ho deciso - vista la lunghezza dell'intervento di Cristophe ed il livello del mio spagnolo - di non impostare l'intervento sullo spiegare tutto cio' che avverra' nello specifico a Genova, quanto
sullo spiegare che ogni tappa di questo movimento e' fondamentale e che non ci si puo' limitare a tenersi il ricordo di un fine settimana riuscito bene.
Naturalmente sono partita dall'esperienza della Marcia Mondiale delle Donne...
Credo sia andato bene, anche se e' stato piu' un intervento di appello alla partecipazione, che non uno di contenuti politici.
Poi e' stato letto il documento finale della controconferenza, molto bello, forte e concreto.
Domenica mattina io sono partita, ma alle 11.00 c'era la manifestazione che solo la sera prima era stata autorizzata. Ho visto al TG italiano che la polizia ha attaccato, ma dai numeri ufficiali credo sia stata un successo.
Ieri sera, infine, era previsto un tribunale popolare contro la Banca Mondiale.
In sintesi, la Marcia ha avuto una notevole visibilita' e si e' registrata una notevole presenza del movimento delle donne, anche giovani.
E' stato strano parlare a nome del GSF, ma era inevitabile visto che ero l'unica italiana presente. Mi e' piaciuto che per una serie di casualita' - in realta' grazie al fatto che la Marcia e' una vera rete, che funziona - io ero li' a presentare il GSF. Cioe' che il GSF era rappresentato da una donna
della Marcia.
Credo che verranno in molti a Genova dalla Catalogna. E verranno molte donne. Senza dubbio il movimento antiglobalizzazione sta crescendo a visto d'occhio, sia in termini numerici che in termini di contenuti. A Barcellona, i contenuti sono stati particolarmente rilevanti e partecipati. (Vi invito a consultare il sito www.rosadefoc.org per il programma completo e le conclusioni)
Per chiudere:
- dal punto di vista del movimento antiglobalizzazione, Barcellona e' stato un vero successo.
- dal punto di vista della Marcia, abbiamo avuto una notevole visibilita';
- dal punto di vista mio personale, e' stata una esperienza indimenticabile.