MARCIA MONDIALE DELLE DONNE CONTRO LA VIOLENZA E LA POVERTÀ
INCONTRO DEL COORDINAMENTO NAZIONALE A MILANO


febbraio 2000, comunicato di Iemanjà


Il 20 febbraio si è svolto a Milano l'incontro del coordinamento italiano della Marcia Mondiale delle Donne del 2000 promossa dalla Federazione di Donne del Quebec. Il Coordinamento italiano si è costituito solo nel gennaio scorso e può contare inizialmente sull'adesione di una trentina di organizzazioni. Il 7 marzo a Roma la marcia verrà lanciata con una conferenza stampa, mentre in occasione delle mobilitazioni dell'8 marzo i temi della marcia verranno portati ovunque le diverse organizzazioni riusciranno ad essere presenti. Il coordinamento ha preso accordi per assicurare una rappresentanza italiana ai momenti europei e mondiali della marcia, che avranno le loro tappe principali il giorno 8 marzo a Ginevra, il 14 ottobre a Bruxelles e il 15 ottobre a New York.
È stato elaborato un testo italiano di presentazione della campagna che declina i contenuti presenti nelle piattaforme mondiale ed europea, a partire dalle esperienze, dalle sensibilità e dai problemi più sentiti da parte dei gruppi coinvolti nel nostro Paese. In particolare, sono stati enunciati contenuti relativi all'opposizione alla guerra, all'affermazione del diritto all'autodeterminazione della donna nelle scelte sessuali e procreative, e all'autonomia economica. Il testo italiano non vuole essere una piattaforma rivendicativa quanto piuttosto un tentativo di ricucire un discorso comune superando la frammentarietà che caratterizza il femminismo italiano. La sfida principale non è però quella di riprendere a comunicare tra le donne impegnate in diverse organizzazioni: ben più importante - e difficile - è riuscire a parlare con la massa delle donne non organizzate, soprattutto con le giovani. L'assenza di questo settore cruciale è una mancanza che rischia di compromettere questo progetto di rimobilitazione dopo decenni di stasi, ed è un problema aperto. Assenti ancora le associazioni delle immigrate, rappresentate per il momento solo da una adesione, il gruppo "Nosotras" di Firenze, e questo malgrado alcuni dei punti focali della marcia riguardino i diritti delle immigrate.
Sarà quindi necessario un grosso lavoro di ricerca attiva di contatti con le donne che vivono ogni giorno sulla loro pelle le questioni vitali che la marcia vuole porre all'ordine del giorno, e fare in modo che questa sia per molte un'occasione di venire allo scoperto.
Ci auguriamo che il lavoro organizzativo del Coordinamento metta in moto dinamiche che vadano al di là del circuito tradizionale del femminismo e della sinistra