RIPRENDIAMOCI L'8
MARZO: OCCUPIAMO DI NUOVO LO SPAZIO DELLA POLITICA
SULL'INCONTRO
NAZIONALE DEL 21 GENNAIO
febbraio
2001, di Rosa Calderazzi per il gruppo di coordinamento
La preparazione della giornata dell'8 marzo è stata infatti una delle discussioni centrali dell'incontro del 21 gennaio a Firenze del Coordinamento italiano della Marcia delle donne. Ma andiamo con ordine.
Nadia De Mond e altre donne presenti nella delegazione del Coordinamento europeo hanno relazionato sull'incontro di Parigi e sulle decisioni prese lì. E' da salutare anzitutto il fatto che tale coordinamento intende proseguire nelle sue attività e ha già messo in cantiere alcune scadenze comuni. Precisamente: l'adesione alla manifestazione mista del 21 marzo (giornata internazionale di lotta al razzismo); adesione alla giornata del 24 maggio contro il militarismo; costituzione di un gruppo di raccolta di informazioni e riflessioni sulla prostituzione coatta; invio di gruppi di donne in Palestina in appoggio all'impegno delle palestinesi e delle pacifiste israeliane. Infine, partecipazione alla iniziativa contro la globalizzazione capitalista e la riunione dei G8, che vede l'impegno soprattutto del coordinamento italiano e della rivista Marea. La prossima riunione del coordinamento europeo si svolgerà in autunno a Barcellona. Insomma, molte iniziative in cantiere e la volontà di proseguire nel cammino comune cominciato con la Marcia.I lavori della mattina sono continuati sul tema dell'8 marzo. Ricordiamo che già abbiamo lanciato in rete un appello per un 8 marzo da sviluppare nelle varie città contro il nesso integralismo cattolico-destre-razzismo e contro la pericolosa involuzione autoritaria che vede le donne - insieme agli immigrati/e e agli/alle omosessuali - primi oggetti di attacchi misogini e razzisti (dagli interventi sulla famiglia alle TRA, dagli interventi di Storace alle dichiarazioni sugli omosessuali e gli islamici) da parte delle destre a cui le sinistre non stanno opponendo alcun serio baluardo. E' volontà di tutte riappropriarci della scena politica per rendere visibile la nostra opposizione e la nostra forza: non vogliamo ritornare al Medio Evo, vogliamo difendere i diritti e le libertà conquistati con dure lotte. Abbiamo quindi deciso di mobilitarci in tutte le città (ci piacerebbe una manifestazione nazionale ma temiamo difficile la realizzazione in così poco tempo) e di dotarci di un manifesto comune. Tutti gli altri materiali (volantini, mostre, ecc) sono lasciati alla fantasia dei collettivi.
Nel pomeriggio (il tempo è sempre tiranno!) Monica Lanfranco della rivista Marea ha raccontato a tutte come stanno continuando i lavori per la preparazione del controvertice femminista del 15-16 giugno a Genova contro la globalizzazione capitalistica e i suoi effetti nefasti sulle donne. L'elaborazione è cominciata e si è aperta una lista di discussione in rete telematica (v. sito di Marea) a cui si sono già iscritte molte donne. La critica delle donne all'economia liberista vuole poi concretizzarsi in una piattaforma, da consegnare al governo italiano, che renda visibile il percorso di riflessione e di rivendicazioni partito dall'incontro di Pechino del 1995: la Marcia mondiale e le tappe successive si inscrivono su questa strada. Diversi gruppi di lavoro sono stati istituiti: dalla stampa e propaganda alla parte creativa, ecc. a cui tutte le donne possono iscriversi, così come tutti i gruppi e collettivi di donne possono dare l'adesione al controconvegno femminista. Monica Lanfranco ha ricordato come le istituzioni vogliono blindare Genova in quel periodo per evitare qualsiasi azione di dissenso dei cittadini ma è nostra intenzione far sentire la nostra voce.
Per mettere meglio a punto l'iniziativa il prossimo incontro del Coordinamento italiano della Marcia si svolgerà a Genova il 18 marzo: discuteremo del 15-16 giugno e anche del razzismo, tema sollevato da Mercedes, dell'associazione Nosotras di Firenze.
Arrivederci quindi all'8 marzo, numerose e visibili!
Per informazioni: marciamondiale@ora-donne.org
Coordinamento italiano della Marcia delle donne contro la violenza e la povertà