LA GLOBALIZZAZIONE
RAFFORZA UN SISTEMA SESSISTA
DI
RITORNO DAL FORUM SOCIALE MONDIALE DI PORTO ALEGRE, ALLE PRESE
CON IL MASCHILISMO NOSTRANO
marzo
2001, di Nadia De Mond
Sono appena tornata dal Brasile dove ho partecipato - tra le altre cose - al Forum sociale mondiale e dando un'occhiata a Carta, con la convocazione dei Cantieri sociali a Pescara, riesco a contare 42 relatori tra cui 40 uomini.
Povera vecchia sinistra italiana, penso. Meno male che a livello mondiale tira un'aria totalmente differente.
A Porto Alegre non solo hanno partecipato una maggioranza di donne ma esse erano presenti come soggetto politico a tutti tavoli e le tematiche femministe hanno largamente attraversato le elaborazioni di questo momento di confronto
internazionale tra i vari movimenti sociali che si adoperano per trasformare questo mondo. In particolare il coordinamento della Marcia mondiale delle donne contro le violenze e la povertà ha collaborato alla stesura del documento finale dell'assemblea dei movimenti sociali della cui presidenza faceva parte - sappiamo quanto contano anche i simboli e la visibilità dei corpi!
Questo documento infatti parla di donne e uomini, impegnate/i nella lotta per i diritti dei popoli...e dice:"La globalizzazione rafforza un sistema sessista, escludente e patriarcale, incrementa la femminilizzazione della povertà e acuisce la violenza, di cui le principali vittime sono donne e bambini/e. L'UGUAGLIANZA TRA UOMINI E DONNE E' UNA
DIMENSIONE CENTRALE DELLA NOSTRA LOTTA . Senza questa uguaglianza, nessun altro mondo sarà possibile."Con amara sorpresa leggo sul Manifesto, tre giorni dopo, la convocazione dell'assemblea post-Porto Alegre a Milano: circa 10 relatori di varie aree antiglobalizzazione - più o meno presenti in Brasile - con totale assenza del movimento delle donne.
Cosa hanno appreso questi compagni a Porto Alegre? Di cosa parlano quando si riempiono la bocca del rinnovamento della sinistra e della pluralità dei soggetti della trasformazione se non vedono neanche la prima delle relazioni di potere, anteriore a quella di classe e trasversale ai sistemi di produzione, che è quella fondata sul genere?
Comunque questo "increscioso incidente" non fa che rafforzare la nostra determinazione nella costruzione di un movimento AUTONOMO di donne contro la globalizzazione, costruendo i nostri momenti di incontro e di mobilitazione, così come abbiamo fatto da Roma a Bruxelles - 40.000 donne in piazza - nel 2000. E così faremo a Genova in occasione del G8 potendo contare sull'appoggio di una rete capillare di 6000 organismi operanti in 161 Paesi.
La nostra Marcia continua e alcuni, tra gli spiriti più illuminati, stanno aprendo gli occhi e scoprendo l'interesse strategico di un'alleanza con noi.
Altri arriveranno.....oppure finiranno con i tanti avanzi che questo millennio ha da spazzare via.