L'ONU DEI POPOLI
E LA MARCIA PERUGIA-ASSISI
IL
PROGRAMMA, LE MOTIVAZIONI E LE PROPOSTE PER UNA "GLOBALIZZAZIONE
DAL BASSO"
settembre 2001
La globalizzazione dal basso
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Il ruolo della società civile mondiale e dell'EuropaMarcia per la pace
Perugia-AssisiCibo, acqua e lavoro
per tuttiDomenica 14 ottobre 2001
Partenza ore 9.00 - Perugia, Giardini del Frontone
Conclusione ore 16.00 - Assisi, Rocca Maggiore
Per adesioni e informazioni
Tavola della Pace, via della Viola 1 (06100) Perugia tel. 075/5736890 - fax 075/5721234
www.tavoladellapace.it - email: mpace@krenet.it
Introduzione
"Un altro mondo è possibile. Costruiamolo insieme". Con questo slogan, il 26 settembre 1999, decine di migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo (dopo aver partecipato alla 3a Assemblea dell'Onu dei Popoli) hanno camminato insieme da Perugia ad Assisi chiedendo all'Italia, ai governi e a tutte le istituzioni internazionali di "cambiare le priorità della politica e dell'uso delle risorse rimettendo al centro le persone, i popoli e il rispetto dei loro diritti fondamentali".
Al centro di quella Marcia c'era la proposta di costruire una grande alleanza mondiale di cittadini, organizzazioni della società civile, comunità ed Enti Locali impegnati a "sostituire la cultura della competizione selvaggia con quella della cooperazione, la cultura della guerra con la cultura della pace, l'esclusione con l'accoglienza, l'individualismo con la solidarietà, la separazione con la condivisione, l'arricchimento con la ridistribuzione, la sicurezza nazionale armata con la sicurezza comune".
Oggi quello slogan e quell'obiettivo appaiono sempre più concreti e urgenti. La necessità di "agire insieme, con audacia, operando oltre le frontiere e le diversità come un fronte unico, con una strategia globale e una consapevolezza comune" è condivisa da una rete sempre più fitta di organizzazioni della società civile attive e di istituzioni locali in tutto il mondo.
La Tavola della pace e il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace intendono dare un ulteriore contributo a questo processo organizzando la 4a Assemblea dell'Onu dei Popoli e una nuova edizione della Marcia per la Pace Perugia-Assisi che si svolgeranno dall'8 al 14 ottobre 2001.
La globalizzazione dal basso
1. Numerosi problemi globali (ambientali, sociali e politici) attendono da tempo attenzione politica, assunzione di responsabilità, decisioni concrete, investimenti economici da parte dell'intera comunità internazionale.
2. Nel corso dell'ultimo decennio abbiamo assistito ad una forte crescita di consapevolezza, tra l'opinione pubblica e le organizzazioni della società civile, della gravità, complessità, globalità e interdipendenza dei problemi irrisolti. Per la prima volta esiste, in tutto il mondo, una grande quantità di persone preoccupata per il futuro del pianeta e dell'umanità.
3. Le soluzioni esistono e le risorse per la prima volta nella storia- non mancano. Abbiamo buoni programmi di ciò che dovrebbe essere fatto ma:
consistenti poteri economici e finanziari si oppongono alla loro applicazione;
le Nazioni Unite continuano ad essere private delle risorse, dei poteri e degli strumenti per agire con efficacia;
i governi nazionali, molto spesso, agiscono sulla scena internazionale per accrescere la propria influenza e per promuovere i propri interessi "nazionali o di parte" piuttosto che preoccuparsi di risolvere i problemi globali. Su questa base, i problemi internazionali vengono affrontati quando proprio diventa indispensabile- con la cosiddetta "diplomazia del cerotto".4. I problemi irrisolti tendono così ad aggravarsi e ad estendersi:
provocando enormi danni e sofferenze;
riducendo le possibilità e gli strumenti di intervento;
suscitando nuovi conflitti, tensioni, scontri a livello localistico, etnico, culturale, religioso.5. Ogni analisi realistica della situazione internazionale, delle tendenze politiche in atto, dei poteri e soggetti che si stanno confrontando è caratterizzata da forti elementi di preoccupazione e allarme.
6. La 4a Assemblea dell'Onu dei Popoli intende affrontare questa situazione allarmante analizzando il ruolo di due soggetti oggi al centro di un crescente interesse internazionale: la società civile mondiale e l'Europa.
7. Cosa può fare la società civile mondiale per contrastare queste pericolose tendenze? In che modo la società civile mondiale può promuovere la globalizzazione dei diritti umani, della democrazia e della solidarietà? Quali sono le sue proposte e iniziative? Com'è possibile favorire la sua crescita? In che modo è possibile rafforzare la sua credibilità e la sua efficacia?
8. Un'attenzione particolare sarà dedicata al ruolo internazionale dell'Europa, alla vigilia dell'entrata in vigore dell'Euro prevista per il gennaio 2002. Quale sarà il contributo dell'Europa alla costruzione di un nuovo ordine internazionale democratico? Contribuirà al rafforzamento e alla democratizzazione delle Nazioni Unite? Sarà una forza a servizio della pace, del disarmo e della prevenzione dei conflitti? Quali saranno le sue relazioni con il sud del mondo? Quali le sue posizioni sul commercio globale o sulla finanza internazionale?
9. La 4a Assemblea dell'Onu dei Popoli cercherà di rispondere a queste domande mettendo a confronto esponenti della società civile e delle istituzioni locali, di parlamenti e istituzioni internazionali del nord e del sud del mondo, impegnati sui temi della pace, dello sviluppo, della giustizia sociale, della democrazia e, più in generale, dei diritti umani.
10. Definire un'agenda e una strategia comune per agire con più efficacia sulle istituzioni internazionali; costruire un Network e un Forum permanente della società civile mondiale per promuovere "la globalizzazione dal basso": sono queste alcune delle proposte concrete che saranno discusse dall'Assemblea di Perugia.
11. Dopo le grandi conferenze non-governative degli anni 90, la Conferenza dell'Appello dell'Aia per la pace (L'Aia 1999), la Conferenza della società civile mondiale (Montreal, 1999), il Forum del Millennio (New York, 2000), il Forum Sociale Mondiale (Porto Alegre, 2001), la 4a Assemblea dell'Onu dei Popoli, che si svolgerà in Italia e a Perugia dall'8 al 14 ottobre 2001, rappresenta una straordinaria occasione per rafforzare l'alleanza tra quanti nel mondo, fuori e dentro le istituzioni, nelle comunità locali come nelle organizzazioni internazionali sono impegnati contro la guerra, la povertà, l'ingiustizia e il crescente disordine internazionale, per la globalizzazione dei diritti umani e della democrazia.
Il ProgrammaGiovedì 11 ottobre 2001
Ore 10.00: Presentazione dell'Annuario della Società Civile GlobaleOre 15.00: Sessione d'apertura
Presentazione degli obiettivi, delle proposte e dei partecipanti
La globalizzazione dal basso
Il ruolo dell'Europa nel mondo del 21° secolo
La globalizzazione e il bene pubblico globale
La democrazia internazionaleVenerdì 12 ottobre 2001
Ore 11.00: Presentazione del Rapporto Social Watch 2001Ore 9.00-17.00: Sessioni parallele sui seguenti temi
Costruire la società civile globale: valori, proposte e azioni comuni
Il ruolo degli Enti Locali e delle Regioni nell'era della globalizzazione
La democrazia internazionale, la riforma dell'ONU e la "global governance"
Quale Europa per quale mondo: istituzioni e politiche europee
per lo sviluppo e la giustizia nel mondo
L'Europa, l'occidente e i conflitti del 21° secolo
La Finanza per lo sviluppo umanoOre 17.30-19.30: Gruppi di lavoro tematici
(Il diritto all'acqua, Il diritto d'accesso ai farmaci, ecc.)Sabato 13 ottobre 2001
Ore 9.00-13.00: Sessione Plenaria
Oltre l'Euro: l'Europa e il suo ruolo nel mondo
(Confronto tra l'Unione Europea e la società civile del sud del mondo)Ore 15.00-19.00: Sessione Plenaria
Costruire la società civile globale: valori, proposte e azioni comuniDomenica 14 ottobre 2001
Marcia per la pace Perugia-Assisi "Cibo, acqua e lavoro per tutti"
Partenza ore 9.00 - Perugia, Giardini del Frontone
Conclusione ore 16.00 - Assisi, Rocca Maggiore