MARCIA MONDIALE DELLE DONNE E FORUM SOCIALE EUROPEO
UN BREVE RESOCONTO DEGLI ULTIMI INCONTRI, APPUNTAMENTI E PROSPETTIVE


giugno 2002, di Nadia De Mond

Una serie di riunioni internazionali a vari livelli, della Marcia mondiale delle donne e del gruppo di lavoro che prepara il programma del Forum Sociale Europeo, si sono svolte a Roma tra il 1° e il 10 di giugno.

1. Per il coordinamento europeo del 1-2/6 rimando al resoconto di Nelly, che Rosa sta traducendo, facendo solo qualche considerazione sintetica.
Il giro di informazioni per Paese (30 delegate di 10 Paesi e/o territori presenti) ha dimostrato che la MMD continua a vivere in vari Paesi d'Europa con percorsi differenziati: in alcuni posti (Belgio, Spagna, Portogallo) dove la MMD aveva mobilitato molte (organizzazioni di) donne, il coordinamento nazionale si è allentato o sciolto ma continuano ad esistere gruppi che usano il simbolo delle Marcia e/o la sua piattaforma per le loro attività, coordinandosi di volta in volta su vari temi.; in altri si sta costruendo solamente adesso o conosce un nuovo slancio (Olanda, Grecia, Svizzera)
Nei Paesi mediterranei, più coinvolti nell'ondata di movimento anti-globalizzazione, c'è una spinta delle organizzazioni femministe in direzione di questo movimento con il desiderio di parteciparvi a pieno titolo, co-determinandone parole e pratiche; La MMD appare uno strumento utile per costruire tale presenza in sede nazionale e europea.

Si potrebbe dire che "lo spirito" e la voglia di agire insieme della MMD è rimasto, anche se gli strumenti di lavoro e di coordinamento che ci siamo dati a livello europeo non hanno sempre funzionato. Una visione realistica delle nostre forze ci suggerisce di istituire solamente quei gruppi di lavoro che trovano punti di riferimento precisi in uno o più Paesi, disposti ad assumere un certo carico di lavoro per far circolare le informazioni (possibilmente tradotte), coordinare le proposte, assicurarne un minimo di visibilità. Da questo punto di vista sembrano bene avviati i gruppi di lavoro europei che si occuperanno di: violenze, globalizzazione, immigrazione, rete lesbica, osservatorio sulle direttive dell'UE.

Molte aspettano la riproposizione di una iniziativa unificante di grande dimensione e visibilità transnazionale intorno alla quale rilanciare la Marcia, costruendo iniziative a partire dalle realtà locali, per convergere verso un evento centrale in Europa. In tale senso va inteso il percorso verso il "Forum europeo sui diritti fondamentali delle donne" (nome da perfezionare) + Manifestazione del 2004.
Il 2004 è l'anno dell'approvazione di una specie di Carta Costituzionale da parte dell'UE che dovrebbe affiancare l'unificazione economica e finanziaria con la realizzazione di un'Europa politica e sociale. I Forum sociali prevedono di lavorare su una Carta dei diritti fondamentali di cittadinanza.
La MMD si collocherebbe in questo contesto politico per affermare con forza la mancanza o il deficit di diritti e di libertà delle donne ­ a partire da quelle più nel cuore dei processi di globalizzazione ­ migranti, giovani precarie, lavoratrici in esubero, autosfruttate, ecc. I diritti fondamentali come l'integrità fisica e l'autodeterminazione, per nominarne solo alcuni, vanno garantiti in tutti gli angoli d'Europa a tutte coloro che vi risiedono.
In questo senso rimane alto il desiderio di far convergere la forza dei movimenti di donne in alcuni Paesi Europei, come il Portogallo o l'Irlanda, dove ancora non è stata vinta la battaglia sull'aborto.

Per realizzare un evento internazionale ­ Forum + manifestazione ­ di questa portata dobbiamo dotarci degli strumenti finanziari ed organizzativi appropriati: un coordinamento che dia più continuità all'azione, un progetto di finanziamento da presentare a varie istituzioni, un'articolazione di iniziative a livello locale con scambio di esperienze internazionali,..

2. Il Comité de suivi della Marcia mondiale che si è riunito anch'esso a Roma con una rappresentante per continente ha affrontato lo stesso tipo di questioni, con livelli di complessità evidentemente maggiori.
Sul piano mondiale continuano ad essere collegati, per lo meno in termini di scambio d'informazioni, un centinaio di Paesi o territori nei 5 continenti. Non tutti mantengono però un'attività in quanto MMD.
La segreteria mondiale della MMD risiede ancora in Quebec, dove 3 donne della FFQ sono distaccate per lavorare per il suivi della Marcia: la redazione e la distribuzione dell'opuscolo di bilancio, formato "Step by step", che verrà mandato a tutti i gruppi che avevano dato la loro adesione alla Marcia mondiale; l'aggiornamento del sito web; la preparazione del prossimo incontro mondiale in India nel dicembre 2002; il sostegno ai gruppi di lavoro; la ricerca di fondi .
Viene fatto un breve bilancio degli assi e dei gruppi di lavoro della Marcia, con uno sforzo particolare per elaborare meglio una proposta di funzionamento della "rete di allarme" che dovrebbe far convergere le energie su situazioni particolarmente difficili. Un testo di discussione a questo proposito (quale emergenza? che tipo di priorità? quali modalità di attivazione della rete?) verrà redatto da Michèle e distribuito nei coordinamenti nazionali.
Viene proposto una più chiara divisione di compiti tra il gdl sulla povertà e quello sulla globalizzazione nel senso che il primo dovrebbe concentrarsi di più sull'aspetto analitico e propositivo in termini di una visione femminista alternativa dell'economia mentre il secondo dovrebbe preparare i nostri interventi nelle sedi del movimento no-global (attingendo anche ai lavori del primo).
La MMD ha fatto un bilancio positivo del suo intervento a Porto Alegre ­ e nei vari forum regionali - e ritiene interessante la partecipazione all'interno del Consiglio internazionale del FSM, pur con molte perplessità sulle sue modalità di funzionamento. L'alleanza con il movimento no-global è feconda ma rischia di assorbire molte delle nostre energie.
Seguendo l'asse "intervento femminista nelle conferenze (parallele) dell'ONU" ha lavorato per la Conferenza di Monterrey e sarà presente a Rio + 10 a Johannesburg.

Si intende preparare con cura e partecipazione il prossimo incontro della MMD a Delhi, puntando sulla partecipazione di una 50na di Paesi (max 3 delegate per Paese) con particolare attenzione ai Paesi asiatici e africani. Si tratterà di un incontro di 5 giorni nel quale verranno discussi i seguenti punti:
- collocamento della MMD nel contesto politico mondiale (congiuntura, movimenti sociali di opposizione, movimento delle donne)
- lancio di una nuova campagna mondiale che culmini nell'anno 2005 del tipo "l'assemblea costituente mondiale delle donne" che converge su uno dei Paesi del Sud, marciando attraverso i continenti oppure "occupiamo (simbolicamente) il Palazzo di Vetro e insediamo l'ONU delle donne" ,.
- funzionamento dei gruppi di lavoro internazionali
- strutturazione, organizzazione e finanziamento del movimento a livello mondiale
- approfondimento delle tematiche legate alla piattaforma ­ compreso il dibattito rimasto in sospeso sui diritti delle lesbiche.

A partire da quell'incontro verrà fatto un tentativo di riallargamento della Marcia a livello mondiale, con vecchi e nuovi contatti, intorno alla proposta del 2005, che va costruita a partire dalle realtà di base.
Due parole brevi sulla nostra partecipazione al Forum Sociale Europeo che si terrà dal 7 al 10 novembre a Firenze. Pur non essendo arrivate ad una proposta univoca riguardo al nostro intervento in quella sede durante la riunione di coordinamento europeo della MMD, il parere prevalente sembrava quello di richiedere (e di assumere) l'organizzazione di una delle 15 grandi conferenze (2500 posti) del mattino nel FSE .
Inoltre vogliamo proporre relatrici esperte in tutti (o quasi) i tavoli sui temi della globalizzazione, della guerra e dei diritti.
Per quanto riguarda la "nostra" conferenza, il titolo proposto è: "Un conflitto necessario: uomini e donne per un futuro comune". Abbiamo la responsabilità di proporre una articolazione di questo tema, in collegamento con tutti gli altri soggetti europei (principalmente reti femministe) che vogliono lavorare su questo tema.
E' chiaro che il titolo allude alla trasversalità del conflitto di genere a tutte le sfere della vita: economica, politica, sociale, personale, simbolica. Non si tratta quindi di una conferenza specifica sulle violenze (com'era a Porto Alegre) ma ci dà invece l'occasione di articolare la nostra analisi del patriarcato e del suo intreccio con i vertiginosi cambiamenti che il mondo in via di globalizzazione liberista sta vivendo. Inoltre il conflitto di genere viene assunto come costitutivo di un nuovo possibile ordine mondiale. Mi sembra una bella sfida. Riusciremo a tenere dentro tutti i temi che ci stanno a cuore? Dalle violenze all'immigrazione, dalle disuguaglianze nel mondo del lavoro ad una visione di intreccio tra produzione e riproduzione con le sue ricadute in termini di organizzazione dei servizi collettivi? Dalla guerra per il controllo del corpo delle donne e della procreazione all'imposizione dell'eterosessualità come modello. Dal deficit democratico di rappresentanza nelle istituzioni politiche al ruolo delle donne nei nuovi movimenti sociali?

La strutturazione del programma del FSE è veramente un work in progress e la prossima tappa sarà la riunione di lavoro a Thessaloniki a metà luglio. Prima dovremo fornire una bozza di programma per la nostra conferenza, da discutere con il gdl-globalizzazione della Marcia a livello europeo e da immettere poi nella rete europea del FSE, con proposta di nomi di relatrici (e relatori?) italiani e internazionali.

Inoltre abbiamo la possibilità di organizzare un Seminario pomeridiano autogestito (300-500 posti) e tutti i workshop che vogliamo.

Last but not least, i Forum sociali italiani stanno organizzando una assemblea generale a Genova un anno dopo il G8 dove si cercherà di riflettere sull'attuale situazione di stallo, e di rilanciare il movimento sui grandi temi che ci hanno unito. Chi di noi ha tempo e testa per pensare eventualmente alla presenza del movimento delle donne in quell'occasione?

Avremo occasione di parlare di tutto ciò alla prossima riunione.