MARCIA MONDIALE DELLE DONNE PER L'ANNO 2000 IN MESSICO: "PANE E ROSE"
MANUALE DELLA PROMOTRICE - RECENSIONE


aprile 2000, a cura di Iemanjà

 

Sul sito del coordinamento nazionale messicano della Marcia è disponibile, in lingua spagnola, un manuale di 14 pagine. Il documento, accurato nella grafica quanto nei contenuti, è un prezioso strumento di lavoro rivolto a tutte le donne disponibili a impegnarsi in qualche misura nella Marcia.
Chiaro, semplice, diretto, parla alle donne "di base" invitandole a realizzare subito azioni concrete. Il segreto della sua pedagogia è tutto qui: mai chiedere a una persona di partecipare se non hai un'attività specifica da proporle.
Questa regola è la chiave del manuale: proposte immediate, da quelle semplicissime da realizzare da sole impegnando 15 minuti alla settimana, a quelle via via più complesse e collettive. Utilizzando con le altre donne lo stesso metodo che applica a se stessa, ogni promotrice allarga la cerchia e moltiplica le forze.
Il manuale esprime con un linguaggio popolare ricco di metafore, contenuti rigorosi: propone una procedura per pianificare correttamente un'azione culturale, sociale e politica, secondo la tradizione latinoamericana di educazione popolare.
In poche righe il documento chiarisce cos'è la Marcia Mondiale, quali siano i suoi obiettivi e quali le sue azioni in Messico. Queste ultime, apprendiamo, sono precisamente quattro: la Consultazione Nazionale sui Diritti delle Donne (c.f.r. lo scorso numero di Iemanja') che è culminata il 5 marzo con la raccolta di tutti i dati, e che ora è entrata nella fase di analisi e diffusione dei risultati allo scopo di approfondire il dibattito a livello di massa, e allo scopo di fare pressione politica; l'organizzazione di molteplici Commissioni Coordinatrici della Marcia; la realizzazione di una concentrazione nazionale e di concentrazioni regionali; l'elaborazione di indagini locali sulla situazione di povertà e violenza che le donne vivono.
"Perché dobbiamo partecipare?" chiede l'opuscolo. "Una donna zitta non sarà mai presa in considerazione E i suoi diritti continueranno a essere buone intenzioni su un pezzo di carta. Noi donne siamo la metà della popolazione del nostro Paese, e malgrado ciò non abbiamo la metà del potere, ne' della ricchezza, ne' del lavoro. Nelle Leggi e nei Regolamenti sono stati stabiliti i nostri diritti, però in gran parte essi continuano a restare aspirazioni, aneliti, desideri. Come li faremo diventare realtà? Solo attraverso l'organizzazione, la nostra organizzazione."
Vengono quindi precisati gli obiettivi delle attività proposte dal coordinamento e si mostra come ogni passo prepari il successivo verso mete sempre più ambiziose, coinvolgendo un sempre maggior numero di donne.
La consegna "Fai quello che puoi fare" viene accompagnata da otto raccomandazioni che qui sintetizziamo:
1) Pianifica. Ogni azione, anche la più semplice, richiede preparazione e organizzazione.
2) Comincia con la cosa più semplice e costruisci su questa base.
3) Più siamo meglio è. Il messaggio che ogni azione realizzata, anche minima, invia alle altre è "noi donne siamo capaci".
4) Chiedi aiuto. Non fare tu tutto il lavoro ma dì alle altre come possono aiutarti.
5) Ottieni consulenze. Cerca chi può fornirti esperienza e conoscenze e domanda spiegazioni.
6) Misura le tue forze. Analizza difficoltà, ostacoli, insuccessi per impedire che i tuoi sforzi vengano sabotati.
7) Sii creativa.
8) Divertiti. Fa' in modo che le attività e le riunioni siano piacevoli.

Seguono alcune massime molto sagge, del tipo: il potere dell'azione scatena la trasformazione; agisci, valuta e agisci nuovamente; sviluppa la solidarietà e l'iniziativa; preparati per il meglio e per il peggio; la flessibilità è la chiave del risultato; questa lotta non termina che quando abbiamo vinto.
Ma la parte più stimolante del manuale sono le indicazioni operative, proposte come un programma di esercizi ginnici graduali per allenare chi è da troppo in panchina.
Chi può offrire solo 15 minuti alla settimana viene invitato a seguire il seguente programma:
- Fa' la lista dei tuoi familiari, amici e conoscenti che potrebbero essere interessati a venire informati a proposito della Marcia.
- Ricorda tre notizie buone e tre cattive che hai letto o ascoltato da radio e televisione e che abbiano come tema le donne. Pensa perché hanno attirato la tua attenzione.
- Scrivi una lettera nella quale ti congratuli con il giornale, l'emittente radiofonica o la TV che ha mostrato un aspetto positivo della donna.
- Scrivi una lettera nella quale protesti per una barzelletta sessista, per la presentazione di un'immagine denigratoria delle donne o per un invito ad agire violentemente contro le donne.
- Invia la lettera che hai scritto la settimana precedente.
- Fa' una lista delle attività relative alla causa delle donne alle quali ti interesserebbe partecipare.
- Costruisci dieci bamboline viola (simbolo della campagna mondiale contro la violenza verso le donne) e pensa a chi le regaleresti.
- Fa' un cartellone per invitare a partecipare a qualche iniziativa già programmata da altre compagne.
- Scopri quante organizzazioni di donne esistono nel tuo Stato, per informarle a proposito della Marcia.
- Accerta se nel tuo Stato esiste una Commissione della Donna o una Commissione di Equità e Genere nel tuo Congresso Locale e come puoi metterti in contatto con essa.
- Accerta se all'Università del tuo Stato esiste un programma di studi di genere o un'insegnante esperta nel tema.
- La settimana seguente mettiti in contatto con lei per vederla e ottenere una bibliografia minima.

Da lì il programma si fa più impegnativo: trenta minuti alla settimana. I compiti sono inizialmente semplici, come attaccare cinque manifesti nel proprio quartiere chiedendo a un'amica di accompagnarti, o riunirsi con tre amiche a bere un caffè e discutere di quali attività promuovere, o visitare una biblioteca e visionare la sezione dedicata alla donna, segnalando all'incaricato la sua mancanza nel caso in cui non esistesse una sezione specifica.
Il livello "da un'ora alla settimana" (per lo più indagini e lettere di pressione) ed ancora di più quello "da quindici minuti al giorno", prevede impegni che favoriscono l'autoformazione della promotrice attraverso piccole iniziative di ricerca, e l'allenano a prendere contatti e a motivare altre donne.
Seguono le "proposte comunitarie" che puntano a suscitare gruppi. A questo punto la promotrice deve ottenere dal coordinamento nazionale un numero di registro e mantenere contatti stabili col coordinamento stesso.
Le attività andranno autofinanziate, e quindi vengono forniti suggerimenti per ottenere fondi.
Le ultime pagine del manuale sono tutte dedicate allo svolgimento della Consultazione Nazionale sui diritti delle Donne, e visto l'esito straordinario e sorprendente di adesione di massa a questa iniziativa, esse hanno raggiunto il loro obiettivo. Osserviamo qui solo l'insistenza sul realizzare attività divertenti e creative, e l'attenzione a elementi che creano senso di appartenenza, come l'uso di un distintivo speciale o il vestirsi tutte di uno stesso colore in determinate occasioni pubbliche, o indossare un'apposita maglietta della Marcia, e così via.
Tra le proposte in agenda, segnaliamo quella di una Giornata Nazionale di Affissione di Manifesti, con testi relativi ai diritti delle donne e alla realizzazione della Consultazione Nazionale sui Diritti delle Donne. I cartelloni potranno essere quindi diversi nei contenuti, forse anche scritti a mano con i pochi mezzi disponibili, ma andranno affissi contemporaneamente per mostrare un'azione coordinata a livello nazionale, in modo che il giorno seguente appaiano cartelloni in tutta la repubblica.
Si invitano le promotrici anche a realizzare spettacoli teatrali coinvolgendo piccole compagnie e a produrre video della durata di massimo 8 o 12 minuti documentando le attività della Marcia, da proiettare poi in luoghi pubblici.
Si suggerisce inoltre di promuovere concorsi a premi per testi biografici o testimonianze di donne, cercando l'appoggio di un Istituto di Cultura locale, e di utilizzare la cerimonia di premiazione per diffondere i contenuti della Marcia.
Infine si lancia l'idea di bandire un premio per il "Misogino dell'anno" e consegnarlo pubblicamente a chi l'abbia meritato, ad esempio un funzionario pubblico colpevole di molestie sessuali, un aggressore di donne, un padrone che discrimina, un funzionario che non porti a termine i propri doveri.
L'ultimo compito della promotrice è diffondere l'informazione e dare la massima eco alle iniziative realizzate, attraverso l'accesso ai mezzi di comunicazione di massa, locali e nazionali. Anche in questo caso vengono fornite indicazioni operative: dal preparare liste di giornali e giornalisti, radio e TV locali da tenere sempre aggiornati, al convertirsi in "fonte" accreditata per i temi delle donne, all'organizzare reti di persone che scrivano lettere alle differenti redazioni e agli organi di Governo responsabili, e così via fino a utilizzare spazi pagati, magari contrattando il prezzo sotto forma di baratto: uno spazio ceduto dall'editore in cambio di un corso di autostima per le impiegate e gli impiegati della ditta!