CIRCA LA RIUNIONE
DEL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLA MARCIA MONDIALE
RIFLESSIONI
SULL'ORGANIZZAZIONE
febbraio 2001,
di Rosanna Meazza
Durante l'incontro del 21 gennaio a Firenze, essendo stata messa troppa carne al fuoco, come al solito, non ho avuto l'opportunità di riflettere adeguatamente sulle numerose proposte che sono state presentate.
Mi soffermerò solo su due considerazioni che già sono contenute nello scritto inviato a tutte per via e-mail prima del 21.1 da parte mia e di Gabriella della redazione di Iemanjà e che chiedevamo che fosse inserito nell'odg.Dal momento che il Coordinamento ha deciso di rinviare la discussione dello scritto a quando ci sarà uno spazio-tempo adeguato (e ancora non si sa) mi sembra utile far circolare alcuni pensieri affinché stimolino altre ad intervenire: così il confronto diventerà a mano a mano più ampio.
1. Riprendo una frase del documento: " dal momento che l'approfondimento dei contenuti politici e la capacità di iniziativa unitaria procedono per forza di cose a ritmo lento, ci sembra opportuno non affrettare e forzare il raggiungimento di una omogeneità tra le diverse componenti che si riconoscono nella Marcia".
Dello stesso avviso sono state quelle donne presenti al coordinamento che si sono espresse con le seguenti frasi:
ß le troppe scadenze ci potrebbero far rincorrere
ß queste riunioni sono molto sulle date e sulle iniziative, decidiamo le riunioni su
tematiche e non solo sulle scadenze
ß non voglio egemonia di nessuno: l'idea va costruita insieme la mia strada è
diversa dalla tua, dalla sua
ß noi dobbiamo avere poco spirito proprietario, ma lavorare più collettivamenteAltre, per far diventare il poco tempo a disposizione più fruttuoso, hanno giustamente suggerito:
ß si incominci a mettere in rete, a far girare le idee, le riflessioni, le proposte
ß è importante che le informazioni, i documenti debbano girare prima per essere
discussi nei propri gruppi e successivamente portare le riflessioni e le proposte nel Coord. Nazionale
ß sono importanti le comunicazioni dei "corpi", ma anche la mailing-list è molto
importante .Personalmente penso che se almeno lo schema delle comunicazioni che le quattro compagne hanno presentato sulla loro partecipazione al Coord. Europeo di Parigi, fossero state inviate per iscritto a tutte prima, nell'incontro del 21-1 si sarebbe avuto più spazio per un lavoro di confronto e di approfondimento.
Credo inoltre che non sia vero che "chi tace acconsente", poiché se non ci sono le condizioni adeguate, non si riesce ad esprimere un pensiero chiaro; personalmente mi sento molto confusa: una reagisce restando silenziosa, un'altra mostra la sua arrabbiatura alzando la voce, altre abbandonano.2. La questione soldi.
Durante l'incontro è stato detto che in cassa ci sono 700.000 lire.
E' stato richiesto un contributo ad ogni gruppo ma nessuna si è preso l'impegno a ritirare i soldi e la cosa è caduta nel nulla.
Nel documento mio e di Gabriella abbiamo scritto:
" la cassa, il rendiconto di entrate-uscite fondi disponibili deve essere presentato brevemente (meglio un appunto scritto) ad ogni assemblea, perché questa possa deliberare su eventuali spese"Qualcuna ha fatto notare la mancanza di donne straniere nel nostro coordinamento (a parte Mercedes e Laila). La risposta è stata che: "soprattutto per queste donne i costi di partecipazione sono molto alti, occorre destinare i fondi per facilitare la loro presenza".
Propongo che nel prossimo coordinamento tutte vengano informate dettagliatamente della situazione finanziaria e si stabilisca insieme un criterio per l'utilizzo e la raccolta dei fondi.
Approfitto per mandare i saluti a Laila Abi Ahmed e per augurarle una pronta guarigione.
Per concludere rinnovo l'invito a tutte le compagne a scambiare fin da ora i propri pensieri attraverso l'utilizzo della posta elettronica.
Un caro saluto, Rosanna