TUTTE A GENOVA
L'INVITO ALL'EVENTO ANTIGLOBALIZZAZIONE DEL 15 E 16 GIUGNO SARA' DIFFUSO A PARTIRE DALL'8 MARZO IN OCCASIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA


febbraio 2001, dalla redazione di Marea

 

Tutte a Genova il 15 e 16 giugno 2001
per un convegno e una manifestazione per una società di donne e uomini equa, sostenibile, solidale,
pacifica e democratica

Dall'assise del 1995 del forum di Huairou per la Conferenza Mondiale delle donne fino alla recente mobilitazione della Marcia Mondiale delle donne contro la guerra la violenza e la povertà, il vasto e variegato movimento delle donne internazionale ha espresso i suoi contenuti antagonisti alla globalizzazione neoliberista che ora si pongono all'attenzione dell'agenda dei grandi del mondo che si riuniranno a Genova nel luglio 2001.

La Marcia Mondiale è una azione di cittadinanza delle donne.
Come donne in primo luogo ci sentiamo chiamate a scelte chiare e radicali che implicano il ripudio della competizione e degli squilibri economico-sociali, dello sfruttamento incontrollato delle risorse ambientali, delle politiche neoimperiali, neocoloniali e neopatriarcali, ( ben evidenti nella realtà delle donne in Afganistan e Sudan), della guerra come strumento per risolvere le controversie tra le nazioni
Da decenni molte eminenti studiose, prima tra tutte Vandana Shiva, analizzano l'economia promossa da Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale smascherando la trappola degli aggiustamenti strutturali con occhi di donna, rileggendo ogni scelta dei governi che, abbracciando la politica della sacralità del mercato, delle privatizzazioni e delle speculazioni finanziarie mettono in primo luogo a repentaglio la vita e la libertà di milioni di donne nel pianeta, sia quelle che vivono nei paesi d'origine, sia quelle costrette a migrare per trovare migliori condizioni spesso disattese.

Anche nel nostro paese viviamo sulla pelle quelli che i G8 chiamano "gli effetti indesiderabili" dell'economia liberista globalizzata, in particolare stiamo assistendo allo smantellamento di quel poco di stato sociale che avevamo ottenuto, in favore di politiche che facendo appello al volontariato e alla famiglia rimettono in discussione la libertà stessa delle donne.
E' per questo che ci pare fondamentale, anche considerando i ripetuti e pericolosissimi attacchi delle gerarchie vaticane all'autodeterminazione delle donne, all'aborto, alla libertà di scelta in materia di sessualità e famiglia che nel 2001 il movimento delle donne si dia appuntamenti importanti a partire dall'8 marzo.
Proponiamo che questa data diventi una tappa importante di un percorso di impegno politico verso l'appuntamento del 15 e 16 giugno a Genova per un convegno e una manifestazione che dica parole di donne per rendere visibile l'invisibile in questo mondo incredibilmente cieco, inamovibile e tollerante verso la violenza e la povertà

Per adesioni e comunicazioni Marea www.marea.it
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