IRAN, DONNE E DIRITTI UMANI
DALL'ELEZIONE DEL NUOVO PRESIDENTE UN'ESCALATION DI QUOTIDIANA FOLLIA: RASSEGNA STAMPA


Settembre 2005, a cura di Maria G. Di Rienzo

 

Il nuovo Ministro della Giustizia chiede più severità verso le donne. Fonte: Iran Focus, 20 agosto 2005.
L'uomo della "linea dura" contro le donne è il nuovo Ministro della Giustizia designato dal Presidente Mahmoud Ahmadinejad. Il Ministro Jamal Karimi-Rad ha infatti dichiarato alla stampa sabato scorso che le donne "impropriamente velate" saranno trattate come se non indossassero per nulla il velo. "Non c,è differenza", ha sostenuto il Ministro, "Quando è chiaro dall'apparenza di una donna che ella sta violando la legge, il crimine è ovvio e le forze dell'ordine prendono misure legali contro di lei. Crimini come l'essere velate impropriamente o altri atti proibiti, se accadono sotto gli occhi di tutori dell,ordine sono violazioni evidenti che vanno trattate secondo la legge." Karimi-Rad ha anche chiarito senz'ombra di dubbio che il gruppo paramilitare Bassij e le squadre di "polizia privata" come il gruppo Ansar-e Hizbollah vanno considerati a tutti gli effetti come "tutori dell,ordine". Dall'elezione del nuovo Presidente iraniano, in giugno, la repressione contro le donne è nettamente peggiorata: l'ondata di arresti viene motivata con la lotta al "vizio sociale" e l'accusa alle donne di "non rispetto delle virtù islamiche" e di indossare "vesti repulsive ed immorali". Il bersaglio privilegiato dei gruppi paramilitari e delle polizie private sono le giovani donne. La lotta al "vizio sociale" preannuncia anche la chiusura di tutti i "negozi e luoghi pubblici ove vengano ignorati i valori islamici".


Apartheid di genere. Fonte: Agenzia IRNA, 3 settembre 2005
Il supremo leader religioso iraniano, Ali Khamenei, ha spiegato perché le donne del suo paese non possono avere diritto ad un,attività politica e sociale. "Gli uomini sono fatti per le arene economiche e finanziarie, le donne, invece, hanno preoccupazioni. Devono mettere al mondo i bambini ed allattarli. Inoltre, sono troppo deboli fisicamente, psicologicamente ed emotivamente. Non c'è un campo economico o finanziario in cui possano entrare. Le restrizioni per le donne sono dovute al fatto che esse non possono tollerare alcuna interazione sociale. Gli uomini non hanno queste limitazioni. E, perciò che vanno conferiti privilegi agli uomini in tali campi, perché gli uomini sono forti."


A che ora fare l'amore. Fonte: Aftab State News Agency, 3 settembre 2005
Ad un congresso di alti funzionari della sanità pubblica e medici, un Ministro del gabinetto del Presidente Ahmadinejad ha sostenuto che l'accoppiamento fra coniugi dovrebbe avvenire in determinate ore della giornata per minimizzare la possibilità di concepire bambini con disabilità. Il Ministro è convinto che questo sia in accordo con la "sharia" (legge islamica). Nel suo discorso ha suggerito di dare priorità alla prevenzione delle malattie osservando i versetti del Corano: se ciò fosse fatto, ha aggiunto, gli handicap sarebbero di certo prevenuti. Vi erano anche alcune donne fra i partecipanti all'incontro, ma pare che il disagio fosse generalizzato. Il Ministro ha un diploma liceale in matematica, ed una laurea in ingegneria.


La frusta subito. Fonte: Iran Focus, 6 settembre 2005
Le donne che violino il codice d,abbigliamento islamico saranno immediatamente frustate, secondo l'annuncio dei giudici responsabili dei tribunali provinciali, rilasciato alla stampa martedì scorso. Nella città di Shahin-Shahr, il tribunale si è premurato di affiggere manifesti murali e annunci sulle vetrine dei negozi, per avvisare le donne che le violatrici del codice d'abbigliamento appariranno immediatamente in giudizio ("non dovranno fare la fila", è scritto letteralmente nel testo) e che la sentenza usuale prevista è di 100 frustate in pubblico. Il giudice chiederà sempre questa pena massima, recitano i manifesti. Le proibizioni comprendono: "Sciarpe che non coprano completamente la testa ed il collo; cappotti stretti o cappotti che non coprano le ginocchia; maniche che si arrestino prima del polso; pantaloni stretti o che non coprano il polpaccio; cosmetici."


La ragione del male. Fonte: Jomhouri Islami State-Run News Paper, 6 settembre 2005.
Il quotidiano più letto in Iran, di proprietà del Mullah Khamenei, ha pubblicato un articolo dal titolo "La ragione principale della corruzione sociale e di tutti i malanni". I soggetti dell'articolo sono donne e ragazze iraniane, la tesi di fondo che è necessaria una forte azione disciplinare per normare i loro atti. "Il principale problema della nostra società oggi," recita il testo, "sono le sporche e negligenti donne e ragazze che si fanno problemi dell'essere velate, recandoci costante sconcerto, e naturalmente anche le prostitute, che sono una fonte di problemi sulle strade. I misfatti che accadono, di donne assalite, non accadono alle donne giuste che sono velate in accordo con le leggi islamiche, e che mantengono comportamenti decenti e rispettabili. Le donne che non sono velate in modo appropriato, e che indossano vesti sgargianti stanno cercando di essere molestate e aggredite. Perciò sono queste donne e ragazze la vera causa di tali azioni, ed è da loro che bisogna cominciare."


Niente chaperon, niente ristorante. Fonte: Hambstegi Meli Website, 8 settembre 2005
Le nuove leggi concernenti la sicurezza dei luoghi pubblici stabiliscono che una donna debba avere un assistente maschio per poter dirigere un luogo di ristoro (ristorante, sala da tè, eccetera). Qualunque donna intraprenda il percorso per ottenere la licenza (non saranno fatte eccezioni), ha spiegato il presidente dell'associazione dei proprietari Mohammad Hossein Armin, oltre a produrre tutta la documentazione necessaria e a passare con successo le tappe dell'iter amministrativo, dovrà produrre un uomo che abbia la funzione di "dirigente" per l'esercizio pubblico di sua proprietà.


Manifestazione a New York. Fonte: Iran Focus, 15 settembre 2005
Migliaia di iraniani hanno manifestato il 14.9.2005 a New York per protestare contro la presenza del nuovo presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, all'ONU. La dimostrazione ha contato fra i 15.000 ed i 20.000 partecipanti. I dimostranti hanno spiegato che Ahmadinejad rappresenta un regime che da 26 anni viola sistematicamente i diritti umani delle donne, e che alla sua elezione è immediatamente seguito un "giro di vite" contro i curdi iraniani con arresti e 53 esecuzioni capitali per impiccagione (fra cui donne e minori). Le aderenti all'ong "Voices of women against fundamentalism in Iran" (Voci di donne contro il fondamentalismo in Iran) hanno detto al proposito: "Possiamo solo meravigliarci che l'ONU ospiti un simile individuo che non esitiamo a definire criminale, nel mentre sostiene gli ideali della Dichiarazione Universale dei diritti umani e della Convenzione sull,eliminazione di tutte le forme di discriminazione verso le donne. Circa 170 leader mondiali si sono incontrati, e ancora nessuna parola è stata detta sulla violenza continua contro le donne in Iran, e nessuno ha menzionato il record che Ahmadinejad ha raggiunto nell'assassinio di prigionieri politici." I diplomatici riuniti hanno scelto il silenzio, ma per contro la manifestazione è stata molto rumorosa. Fra gli slogan più usati dai partecipanti: "Ahamdinejad è un terrorista, abbasso il terrorismo" e "Siamo uniti contro il terrore dei Mullah".