UNA BUONA LEGGE PER
GLI ASILI-NIDO
COORDINAMENTO
SOSTENITORE DELLA PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE "L'ASILO-NIDO:
UN DIRITTO DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI"
settembre
2000
L'esigenza che l'asilo-nido esca dalle attuali dimensioni che soddisfano meno del 6% del numero dei bambini da 0 a 3 anni è molto sentita da genitori e nonni, anche se in prossimità del terzo anno l'attenzione di questi si sposta sui nuovi problemi che il loro piccolo dovrà affrontare e la questione non risolta del Nido viene messa da parte. Così il problema si ripropone daccapo ai nuovi genitori.
E' importante dunque che molti si sentano coinvolti nel problema del Nido, anche se oggi non sono direttamente interessati e non lo si lasci agli addetti ai lavori ai quali non basta esperienza, professionalità e cultura per opporsi ai diktat che dall'alto arrivano in fatto di servizi sociali.
Alcuni prospettano, come condizione per espandere il servizio, un abbassamento degli attuali standards di qualità e quindi dei costi: meno personale, meno qualificato e precario, strutture non progettate allo scopo (in zone magari non idonee), più bambini nello stesso spazio.
In alcune situazioni, come a Milano, si è realizzato il peggioramento senza però nessuna espansione del servizio, infatti nel 2000/2001 non ci sarà posto per ben 2500 bambini.
Pensare poi di risolvere il problema affidando i Nidi a privati sovvenzionati (dallo Stato o dalla Regione o dal Comune) e controllati dalle istituzioni pubbliche è utopia. Quanti controlli servirebbero? Un controllo serio (altrimenti è inutile) deve essere svolto da personale molto qualificato ed, ammesso lo si trovi, esso ha un costo. Così la collettività pagherebbe due volte: prima per sovvenzionare il privato e poi per controllarlo! Molto meglio dunque darsi da fare per espandere i Nidi comunali.
Un asilo-nido accessibile e qualificato è una scelta importante per il Paese.
Un esempio: la provincia di Treviso, dove la maggior parte delle donne lavora fuori casa, offre a 21.363 famiglie che lo chiedono solo 877 posti negli asili-nido.
Dobbiamo allora pretendere che il Parlamento voti una legge che preveda:
° Finanziamenti certi nel tempo e con obiettivi di espansione ben definiti
° Il passaggio del Nido dal Ministero della Sanità al Ministero della Pubblica Istruzione, unico garante di un progetto educativo e scientifico esteso a tutto il territorio nazionale
° Il mantenimento della gestione del Nido ai Comuni
° La formazione delle educatrici a livello universitario
Per informazioni telefonare a Cristina 02.66011343