L'UNIONE GENERALE DELLE DONNE PALESTINESI
TSTORIA, OBIETTIVI, ATTIVITA', RELAZIONI INTERNAZIONALI, RUOLO ALL'INTERNO DELL'AUTORITA' NAZIONALE PALESTINESE, STRATEGIE NAZIONALI


settembre 2003, dalla GUPW. Traduzione a cura di Fedora e Monica

 

L'Unione Generale delle Donne Palestinesi (GUPW) è stata fondata nel 1965 ed è considerata l'organizzazione ufficiale rappresentativa delle donne palestinesi nel mondo. E' anche il punto di riferimento di tutte le organizzazioni di donne in Palestina e delle Palestinesi esiliate.
Fin dalla nascita, l'obiettivo principale della GUPW, è stato quello di mobilitare le donne all'interno delle comunità palestinesi per permettere loro di partecipare ai vari processi sociali, economici e politici.
La GUPW considera lo sviluppo di tali processi come parte integrante nel raggiungimento del benessere sociale attraverso le attività di sostegno ai singoli e alle famiglie palestinesi che hanno avuto delle perdite. La GUPW ha un consiglio d'amministrazione formato da nove donne che organizzano e amministrano tutte le attività.

Obiettivi della GUPW
1. Fare dell'educazione sociale e politica lo strumento per continuare
la lotta di liberazione delle donne
2. Cooperazione tra uomini e donne in tutti gli aspetti della vita
3. Alfabetizzazione delle donne analfabete
4. Rendere le donne membri effettivi della loro società attraverso il lavoro
5. Fornire alle donne una fonte di introiti per sostenere le loro famiglie
6. Ridurre il tasso di disoccupazione a Gaza
7. Proteggere e promuovere il folklore e le tradizioni palestinesi

Attività della GUPW
1. Conferenze e workshop sull'educazione
2. Divulgazione di informazioni su problematiche di tipo medico,
sociale, ambientale e sulla cura dei bambini
3. Corsi professionali per donne (cucito, ricamo, lavori a maglia, ecc)
4. Corsi aperti di alfabetizzazione
5. Mostre di artigianato tradizionale palestinese

La GUPW si impegna su tre livelli:

Livello nazionale:

*formando dei gruppi nelle comunità palestinesi, sia nei territori della Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, che nei territori in cui la popolazione palestinese è presente in seguito all'esilio;
*incentivando la conoscenza delle tradizioni palestinesi in tutto il mondo attraverso mostre di oggetti di artigianato, ricamo, abbigliamento;
*creando la "Casa della Tenacia dei Bambini", in cui sono ospitati gli orfani dei resistenti;
*organizzando centri professionali e centri educativi nei campi profughi dei territori occupati e nelle comunità esiliate più povere ed oppresse; ha inoltre organizzando corsi d'alfabetizzazione e istituito asili nido e scuole materne concentrandosi sull'educazione prescolastica;
*coordinandosi con altre unioni popolari palestinesi in modo da consolidare l'unità del popolo palestinese;

A livello di collaborazione con gli altri Paesi Arabi:

*ha presieduto uno dei congressi dell'Unione Generale delle Donne Arabe per consolidare il rapporto delle donne palestinesi con quello delle altre donne arabe;
*è stata la promotrice, organizzatrice e direttrice della "peace Mission Ship" (Nave della Pace), che nel 1990 ha viaggiato per 42 giorni con a bordo 200 donne di tutto il mondo per consegnare latte, cibo e medicine ai bambini iracheni;

A livello internazionale:

*stabilendo relazioni con Unioni ed Organizzazioni di donne di tutto il mondo;
*partecipando attivamente a tutte le conferenze di donne (sia quelle internazionali che quelle organizzate dalle Nazioni Unite), durante le quali venivano prese importanti decisioni per sostenere e assistere le donne palestinesi e i loro legittimi diritti così come deciso dalle risoluzioni ONU.

GUPW ALL'INTERNO DELL'AUTORITA' NAZIONALE PALESTINESE

In uno scenario politico in continua evoluzione, anche il ruolo della GUPW si sta modificando. Inizialmente l'Unione all'interno dell'Anp doveva avere un ruolo soprattutto di rappresentanza politica. In seguito le donne hanno non solo acquisito maggior importanza a livello politico , ma sono riuscite a creare sul territorio una vera e propria rete di gruppi di donne. Questa rete copre tutte le città, i villaggi, i campi profughi della West Bank e della Striscia di Gaza.
La GUPW ha preparato il Rapporto Nazionale sulla Situazione delle Donne Palestinesi per la Conferenza di Beijing, riportando tutti gli sviluppi più significativi sul piano politico e sociale. Ha inoltre collaborato alla stesura del Piano d'Azione valido fino al 2005 per le donne arabe. Dopo la Conferenza di Beijing, la GUPW ha elaborato la Strategia Nazionale, collaborando con il Comitato Ministeriale per il piano di sviluppo della situazione delle donne palestinesi. Ha anche delineato i punti fondamentali del piano della OGN.
Dopo gli Accordi di Oslo e il ritorno della maggior parte dei membri della GUPW in Palestina, il ruolo della GUPW si è evoluto. L'unione è diventata il punto di riferimento di tutte le ONG formate da donne palestinesi sia nei territori e nella Striscia, sia all'estero. Ma ora ha affrontato la sfida e ha cominciato a stabilire le sue sedi a Gaza e a Ramallah e a costruire altri punti in ogni distretto per poter così raggiungere tutte le donne palestinesi, ovunque esse siano.

I PUNTI PRINCIPALI DELLE STRATEGIE NAZIONALI DELLA GUPW

La GUPW ha stabilito le sue priorità e strategie per migliorare la situazione delle donne in Palestina e all'estero.
Ecco alcune delle strategie principali:
- affrontare il problema dell'occupazione e cercare di raggiungere l'indipendenza nazionale;
- assicurare il ritorno della popolazione palestinese nella propria terra, il diritto all'autodeterminazione e la nascita dello stato palestinese, in base alle risoluzioni dell'Onu;
- facilitare la partecipazione delle donne ai processi decisionali;
- consolidare i diritti economici e l'indipendenza delle donne, incluse le giuste opportunità e condizioni di lavoro;
- partecipare alla revisione della legislazione per proteggere i diritti delle donne e per emendare la legislazione attuale in accordo con la Convenzione sull'Eliminazione di tutti i tipi di discriminazione contro le donne (CEDAW);
- assicurare il rispetto dei diritti umani delle donne e i diritti ai bambini e la protezione delle donne palestinesi contro l'aggressione dell'occupazione e la rimozione delle cause di violenza sociale contro di loro;
- incrementare le possibilità d'accesso delle donne ai programmi di salvaguardia della salute e la garanzia di uguali opportunità all'educazione;
- porre fine alla discriminazione delle bambine.