LIBERATE TALI FAHIMA
IL PROCESSO INIZIATO NEL 2005 CONTRO LA GIOVANE ISRAELIANA TERMINERà A SETTEMBRE. COSA POSSIAMO FARE NOI


Aprile 2006. Da www.freetalifahima.org

Il 9 agosto 2004 Tali Fahima è stata arrestata dalla polizia e dal servizio di sicurezza generale israeliano. Domenica 26 dicembre 2004 il tribunale di Tel Aviv ha imputato Tali Fahima di:
assistenza al nemico in tempo di guerra, passaggio di informazioni a vantaggio del nemico, contatti con un agente straniero, possesso illegale di arma, sostegno ad un’organizzazione terroristica, trasgressione ad un ordine formale.
Tali Fahima, un’israeliana di 30 anni originaria di Kiryat Gat (una città “in via di sviluppo” del nord del Negev, abitata prevalentemente da ebrei originari del Nord Africa) è stata arrestata mentre si recava al campo profughi di Jenin, il 9 agosto 2004. Trattenuta per 28 giorni dal servizio di sicurezza generale israeliano (GSS o “Shabak”), ha subito intensivi interrogatori quotidiani, umiliazioni, molestie sessuali. L hanno impedito di usare il gabinetto, le hanno bendato gli occhi, l’hanno tenuta ammanettata per lunghe ore, senza alcun giustificazione e utilizzando manette che le stringevano troppo i polsi. Durante gli interrogatori i funzionari del GSS hanno tentato di “fare di Tali una buona ebrea” (l’espressione è loro), di convincerla che l’occupazione non esiste.
Dal momento che gli interrogatori non hanno fornito alcuna prova impugnabile in sede giudiziaria, Tali è stata posta in detenzione amministrativa (una forma di detenzione senza formulazione di accuse o processo, autorizzata da un ordine amministrativo invece che da un decreto giudiziario) e tenuta in isolamento per la durata di quattro mesi. Un mese prima della fine della detenzione amministrativa è stata trasferita al GSS e sottoposta a nuovi interrogatori. Dopo tre settimane di interrogatori, Tali Fahima è stata messa agli arresti fino al processo.

IL PROCESSO A TALI FAHIMA E’ INIZIATO IL 17 LUGLIO 2005
CONTINUERA’ IL 18 SETTEMBRE 2006

I capi di imputazione, che se venissero provati porterebbero ad un verdetto pesante, si basano sul sospetto che Tali abbia “interpretato” per gli attivisti delle Brigate dei Martiri di Al Aqsa del campo profughi di Jenin un documento dell’esercito israeliano (IDF). Tale documento, lasciato sul terreno dalle IDF dopo un’incursione militare nel campo, conteneva i dettagli –fotografie e mappe- di un’operazione che aveva per oggetto l’arresto e/o l’assassinio di alcuni ricercati. Non c’è bisogno di essere degli esperti di questioni militari per capire questo documento e i ricercati non avevano bisogno di Tali per riconoscere il proprio volto sulle foto, o la propri casa su una cartina. Per di più, i militanti del campo di Jenin parlano e leggono l’ebraico mentre Tali non conosce l’arabo.
Tali Fahima è una cittadina cosciente e responsabile, che h osato sfidare la razzista politica di separazione imposta dal governo di Israele tanto ai palestinesi quanto agli israeliani. Con cuore e spirito aperti e un impegno senza tentennamenti, Tali ha stabilito dei contatti con Zakarya Zbeidi, membro del campo profughi di Jenin e militante delle Brigate dei Martiri di Al Aqsa.
A seguito di un tentativo di assassinio di Zbeidi da parte dell’esercito israeliano, Tali Fahima ha annunciato che si offriva di fargli da scudo umano in segno di protesta nei confronti della politica delle esecuzioni extragiudiziarie mirate praticata dal governo di Israele.
Nel maggio del 2004 Tali ha iniziato a lavorare ad un progetto culturale e educativo (un progetto di biblioteca e di formazioni micro-informatica) a favore dei bambini del campo, un progetto bruscamente interrotto dal suo arresto. Le attività di Tali a Jenin erano pacifiche, trasparenti e pubbliche. Sono stati gli stessi mezzi di informazione israeliani, di loro spontanea iniziativa, a documentarlo.
Tuttavia, da più di un anno, le autorità hanno privato della libertà Tali Fahima e l’hanno criminalizzata accusandola pretestuosamente di “mettere in pericolo la sicurezza dello stato” (c’è chi è arrivato a suggerire che Tali abbia contribuito a preparare operazioni armate e/o suicide). Se da un lato i capi di accusa di cui è imputata non spiegano l’isteria e l istigazioni di cui è stata fatta bersaglio, dall’altro le sue azioni continuano ad essere presentate come un tradimento. Perché?
Perché Tali Fahima ha espresso a voce alta e forte la sua opposizione all’occupazione e la sua solidarietà con il popolo palestinese sotto occupazione e con le migliaia di prigionieri politici in Israele e nei territori occupati. Tali è stata portata in tribunale per aver “violato” la politica di separazione imposta dal governo di Israele, che tra le altre cose proibisce ai cittadini israeliani dia andare in certe aree dei territori occupati, tra cui il campo profughi di Jenin. Ad essere violati non sono stati soltanto i diritti fondamentali di Tali Fahima (libertà di espressione e di movimento, libertà d’associazione), ma anche i nostri. Permettendo alle autorità israeliani di criminalizzare gli atti di Tali, permettiamo loro di criminalizzare la nostra opposizione all’occupazione.

LIBERATE TALI FAHIMA! LIBERATE TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI!

Che cosa potete fare:

SCRIVERE LETTERE DI PROTESTA
Le lettere di protesta e costernazione riguardanti la carcerazione e il trattamento subito da Tali Fahima possono essere inviate ai decision maker israeliani, alle ambasciate e ai consolati israeliani e ai vostri corpi diplomatici in Israele. Sul sito www.FreeTaliFahima.org troverete una lettera tipo e gli indirizzi elettronici e i numeri di fax a cui inviarla.

CONTRIBUIRE ALLA DIFESA LEGALE DI TALI
La difesa legale di Tali Fahima richiede mezzi considerevoli. Ogni contributo, anche il più modesto, è bene accetto. Gli assegni vanno inviati a: PO Box 1335, Kfar Saba 44113, Israel.
In alternativa, il denaro può essere inviato con bonifico bancario a: HaPoalim Bank, numero di conto 119442, succursale 679 (all’ordine di Mate Hakoalitzia”).

SCRIVERE A TALI
Tali ringraziatutte/i coloro che le hanno scritto e, anche se non risponde, le piacerebbe che continuaste a scriverle. Tali ha deciso di non scrivere dalla prigione, perché le sue lettere vengono lette dall’autorità carceraria, e a volte confiscate.
Il suo indirizzo postale è: Tali Fahima, Neve Tirza Prison, PO Box 297, Ramleh, 72100, Israel.