DONNE DI JENIN
CAMPAGNA
DI RACCOLTA FONDI PER LE DONNE DEI CAMPO PROFUGHI LE STUDENTESSE
UNIVERSITARIE E L'IMPRENDITORIA FEMMINILE
dicembre 2002, Da Donne
in Nero, Palestinian Women's Union, Palestinian Medical Relief
Committees, Women's Studies Center
"A Jenin (Palestina) non ci sono i resti delle case, ma polvere, tutto è stato distrutto dopo essere stato abbattuto, camminiamo su vestiti ammucchiati, resti di pavimenti, frammenti di tazzine, giocattoli: calpestiamo i ricordi e la vita stessa. Donne si aggirano lente tra le macerie, riconoscono i loro oggetti, si siedono, parlano tra loro, piangono: hanno perso tutto ma non vanno via. Costruiscono tende con coperte lacere, stendono a terra un materasso e lì dormono."
Da Elvira, Teresa, Maria Teresa
Campo profughi di Jenin, maggio 2002"Grazie per il vostro aiuto, è vero non ho più niente, ma non è solo l'acqua di cui ho bisogno, puoi fare qualcosa per restituirmi mio padre? Puoi darmi un po' di giustizia? Giustizia, ne abbiamo tanto bisogno e diritto"
Najwa,13 anni a Luisa,Campo profughi di Jenin, aprile 2002
Il 3 aprile 2002 l'esercito israeliano è entrato nel campo profughi di Jenin per compiere la sua missione di rastrellamento dei sospetti terroristi isolando così l'intera area con carri armati, bulldozer e aerei da guerra. L'Human Rights Watch denuncia le seguenti violazioni dei diritti umani: 140 case di-strutte e altre 200 rese inabitabili; 52 morti di cui 22 civili; civili usati come scudi umani, 8 giorni di totale chiusura del campo all'accesso di medici, ambulanze e della Croce Rossa Internazionale. Moltissime donne del campo sono rimaste senza casa e senza fonte di reddito e devono far fronte ai bisogni immediati delle loro famiglie. Tutto questo quando già da due anni la città è sotto occupazione militare e di conseguenza vive una situazione di gravissima crisi economica che impedisce alle ragazze di continuare i loro studi e toglie alle donne qualsiasi risorsa da investire in progetti per il futuro.
Le Donne in Nero sono una rete internazionale di donne che ripudiano ogni forma di guerra, di terrorismo, di fondamentalismi e di violazione dei diritti umani e civili, ricercano pratiche non violente per la risoluzione dei conflitti, promuovono la diplomazia dal basso e la partecipazione attiva della donne ai tavoli delle trattative tra le parti, dove la loro presenza ed esperienza è necessaria e preziosa. A muoverle è la relazione diretta con le donne dei luoghi difficili, Palestinesi, Israeliane, dei Balcani, Afghane, Kurde,Turche, Algerine, con tutte coloro che lavorano per l'affermazione di una politica internazionale delle donne libere da guerre, violenze e povertà per tutte e tutti.
Questa campagna nasce dalla rete di relazioni già esistente tra le Donne in Nero italiane e le donne palestinesi. Le radici di questo progetto risalgono al 1988 quando con un gruppo di donne ci recammo a Gerusalemme per costruire relazioni con donne palestinesi e israeliane, per superare il conflitto e l'occupazione militare israeliana, nel riconoscimento reciproco del diritto alla sovranità, alla libertà, per due popoli e due stati.
In questi anni molti sono stati i progetti e le iniziative che abbiamo fatto in comune. in quest'ultima Intifadah a partire dal dicembre 2000, con "Io donna vado in Palestina" molte donne, in Nero e non solo, sono state testimoni delle violazioni dei diritti, cercando con la loro presenza di essere un argine alla violenza e alle umiliazioni subite dai palestinesi e intessere relazioni con le forze pacifiste israeliane e il movimento sociale palestinese.Il Women's Studies Center è una ong palestinese di donne fondata nel 1989 per garantire uguali diritti e pari opportunità in campo economico, sociale e politico alle donne. Il Women's Studies Center coordina un comitato di donne per il sostegno a studentesse universitarie palestinesi costrette ad abbandonare l 'università a causa dell''occupazione militare israeliana che ha fatto crescere i costi degli studi superiori.
La Women's Union è un'organizzazione politica di donne palestinesi. Nate alla fine degli anni '70, il loro obiettivo è la cre-scita politica delle donne per il loro pieno coinvolgimento nella vita pubblica e nella lotta di resistenza nazionale. Sviluppano programmi specifici per favorire l'ingresso delle donne nel mondo del lavoro e per far loro conoscere i loro diritti. Nel campo profughi di Jenin si sono mobilitate in aiuto delle donne che hanno perso assolutamente tutto sul piano materiale ma soprattutto sono state private di qualsiasi sogno per il loro futuro e per quello delle loro famiglie.I Palestinian Medical Relief Committees (PMRC) sono dei comitati locali di assistenza socio-sanitaria che organizzano più di 3000 volontari in tutti i territori palestinesi. Operano accanto alle strutture istituzionali dell'ANP per far fronte all'attuale situazione di emergenza. La loro filosofia si incentra sul-l'idea di società civile, quale soggetto ricco di valori ed energie da mobilitare e valorizzare per garantire la crescita democratica del paese. Nell'area di Jenin, malgrado le difficoltà economiche e di movimento indotte dall'occupazione militare, esistono 13 gruppi di donne già attivi, dotati di una propria progettualità e di un minimo di capacità finanziaria.
DAI UNA MANO ANCHE TU
alle donne palestinesi che non vogliono essere un'altra volta profughe, che vogliono giustizia e ricostruire ciò che è stato distrutto dall'esercito israeliano che continua a occupare illegalmente la loro terra: aiutiamole a progettare un futuro di convivenza e di pace per sé e per i loro figli.NON AVERE TIMORI, SERVIRÀ
· con 100 euro si garantisce ad un nucleo familiare del campo profughi di Jenin (5 persone) il cibo necessario per un mese
· con 250 euro si garantisce ad una studentessa di Jenin un semestre di iscrizione in una università palestinese
· con 750 euro si garantisce alle donne di un villaggio di Jenin un anno di affitto dei locali necessari per attuare i loro progettiPUOI VERSARE:
· bonifico bancario su c/c n. 106500
intestato a Donne in Nero,
ABI 5018, CAB 12100,
presso Banca Popolare Etica Padova
· versamento sul c/c postale n. 12182317,
intestato a Donne in Nero - Banca Etica,
indicando nella causale "c/c n. 106500"Puoi scegliere a chi dare il tuo aiuto
specificando una causale tra le seguenti:
· "Donne di Jenin/Donne del Campo"
· "Donne di Jenin/Studentesse"
· "Donne di Jenin/Donne dei Villaggi"Campagna Donne di Jenin - Palestina
Donne in Nero
Via IV Novembre, 149 - 00197 ROMA
tel. (+39) 06 69950217
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