DALL'INIZIO DELL'INTIFADA
LE NOTIZIE AGGIORNATE A MARZO 2001 CHE LA STAMPA NON PUBBLICA


maggio 2001, dalle Donne in Nero

 

Le campagne di vaccinazione perle/i bambine/i palestinesi sono completamente paralizzate perché i 90 blocchi realizzati dall'esercito israeliano in Cisgiordania impediscono materialmente l'accesso ai servizi sanitari.
Sono 65.000 le persone che attualmente non possono uscire da Ramallah e 160.000 che non possono rientrare.
Il 70% della popolazione palestinese è impossibilitata a raggiungere gli ospedali e a causa dell'occupazione militare israeliana, 1 milione di
persone vive con meno di 2 dollari al giorno.
Sono state colpite dai razzi 773 case, di cui 180 completamente distrutte.
11.000 chilometri quadrati di terreni sono stati disboscati e distrutti, 25.000 alberi di olivo e di frutta sradicati.
Il 7 Marzo in piena notte l'esercito israeliano ha distrutto una parte dell'unica strada che collega l'Università di Birzeit con Ramallah,
scavando trincee e distruggendo l'unica strada di collegamento tra Ramallah, il villaggio di Birzeit e altri 33 villaggi
In questi ultimi mesi 44 giornalisti sono stati colpiti da armi da fuoco.
395 palestinesi sono morti - 14.000 feriti. Il 46 % dei morti non sono stati uccisi durante scontri e manifestazioni.

Tutto ciò avviene nel pieno disprezzo di tutte le regole di comportamento verso la popolazione civile, in contravvenzione alle leggi internazionali e in particolare alla IV Convenzione di Ginevra.

Queste e mille altre notizie ce le ha fornite la Reuters

I servizi quotidianamente realizzati dai mass media non sono più tollerabili. Contribuiscono fortemente a che nulla venga messo in atto perché i più elementari diritti umani del Popolo Palestinese vengano rispettati, non aiutano a capire quali le condizioni indispensabili per la realizzazione di una pace giusta tra Palestinesi ed Israeliani.

E ancora precisiamo:

Insediamento di coloni, non vuol dire fattoria e campi coltivati ma insediamento abitativo ad alta densità, mediamente duemila persone, costruito su terreno palestinese per cittadini israeliani ebrei.
Check point, non vuol dire controllo documenti ma posto di blocco militare israeliano su territorio palestinese dove per far capire che non si passa si spara.
Lancio di pietre vuol dire tirare sassi.
Bombardare vuol dire lanciare bombe.
Compiere atti di terrorismo vuol dire seminare terrore e distruzione e noi lo condanniamo.
Punire collettivamente un'intera popolazione civile vuol dire seminare terrore, distruzione e disperazione e noi lo condanniamo ma ancora di più quando tutto ciò viene fatto da un governo con la pretesa della legalità in violazione del principio di giustizia sul quale ogni Stato, non in regime dittatoriale , deve fondarsi.