NON C'E' PARITA' TRA OCCUPATO E OCCUPANTE
L'INTERVENTO DI LUISA MORGANTINI ALLA PLENARIA DEL PARLAMENTO EUROPEO IL 12 DICEMBRE 2001 PER RENDERE LA PACE POSSIBILE IN PALESTINA


gennaio 2002, intervento di Luisa Morgantini


Signora Presidente,
sempre di più vorrei guardarci e guardarvi in silenzio.
Sono stanca, stanca di questi dibattiti reiterati, dove si va avanti solo con la morte.
Un silenzio, però, che sappia ascoltare le voci sotterranee degli uccisi che chiedono pace e giustizia, come dicevano questa mattina Izzat e Nurit; un silenzio che dica alle coscienze di tutte e tutti che in Palestina e Israele vi potrà essere pace solo se il popolo palestinese potrà esercitare il diritto a vivere in un proprio Stato, in coesistenza con lo Stato di Israele, nella reciproca sicurezza. Un silenzio per dare la forza e l'onestà di agire per l'affermazione dei diritti umani.
Noi dobbiamo rendere la pace possibile, non solo con aiuti economici.
Lo vediamo ogni giorno. Ciò che noi costruiamo e i nostri cittadini pagano viene distrutto dai bombardamenti, dai bulldozer israeliani: dall'aereoporto al porto; persino il laboratorio antiterrorismo è stato distrutto l'altro ieri.
Condivido le preoccupazioni del Commissario Patten e della signora Ministro, ma non ci potrà essere sviluppo economico se non ci sarà libertà dall'occupazione militare israeliana. L'Europa si muova con decisione in questa direzione. Si decida, anche unilateralmente, una presenza internazionale a protezione della popolazione civile. Non c'è parità fra occupato e occupante. Noi dobbiamo essere equilibrati ma non salomonici. La pace ha bisogno di azioni precise: questo per noi, per gli israeliani e per i palestinesi.