INTERVENTO INTERNAZIONALE IN PALESTINA: SUBITO!
L'APPELLO DELL'ORGANIZZAZIONE ISRAELIANA GUSH SHALOM-BLOCCO PER LA PACE


Agosto 2001, Traduzione di Anna Cotone

 

Il bombardamento di oggi a Nablus in cui sono stati uccisi otto palestinesi, due dei quali bambini, è l'ultimo e il peggiore di una serie di recenti provocazioni da parte del governo guerrafondaio che detiene il potere nel nostro paese. L'impiego di elicotteri di attacco per bombardare un palazzo di sette piani nel cuore della principale città palestinese e l'uccisione di civili innocenti potrebbe non essere una sorpresa, la leadership civile e militare che ha volutamente ordinato gli attacchi ha commesso un'atto di terrorismo di stato, un atto di terrorismo che si distingue dagli altri tipi di terrorismo solo per l'enorme potenza di fuoco a disposizione delle Forze Aeree Israeliane.

Il governo di Israele dichiara che il bombardamento di Nablus è stata un'azione di prevenzione e deterrenza degli attacchi terroristici contro Israele. Nei fatti, è vero il contrario. Il bombardamento di Nablus ha già sollevato furiose reazioni e richiamato alla vendetta dal lato dei palestinesi e ha ampiamente aumentato il pericolo di attacchi suicidi nei centri abitati israeliani. Quelli che hanno ordinato la provocazione di oggi dovevano sapere che questo sarebbe stato il risultato e certamente era nelle loro intenzioni: provocare una reazione per portare ad uno scontro sanguinoso ed impedire tutti gli sforzi per mettere in pratica il Rapporto della Commissione Mitchell e la ripresa dei negoziati di pace.

Oggi Gush Shalom, il blocco pacifista israeliano, ha inviato un messaggio alle ambasciate, presenti a Tel Aviv, dei Cinque Membri Permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU e alla Delegazione dell'Unione Europea in Israele, facendo appello per l'invio immediato di una forza internazionale nei Territori Occupati.
"Un intervento determinato e continuato della Comunità Internazionale è l'unica strada per fermare la pericolosa escalation che minaccia di mettere a fuoco tutta la regione, con un grave coinvolgimento di altre aree del mondo. Siamo cittadini dello Stato di Israele, uno Stato che si fregia di avere un regime democratico, e non possiamo fare a meno di notare che dopo l'ultimo anno il processo democratico in Israele è paralizzato sulle questioni cardine in cui guerra e pace, vita e morte sono coinvolte.
Il sistema politico e i mass media, che dovrebbero sollecitare un cambiamento di rotta, si muovono invece lungo una linea di demagogia guerrafondaia. Siamo sicuri che prima o poi l'opinione pubblica israeliana si risveglierà dal suo stupore, ma prima che ciò avvenga potremmo essere testimoni di un terribile bagno di sangue e un danno irreversibile per entrambe le popolazioni. Sentiamo per questo il dovere di fare appello alla comunità internazionale affinchè intervenga prima che sia troppo tardi". (31-7-2001)

Per informazioni e-mail: info@gush-shalom.org
http://www.gush-shalom.org
Info in Italia e-mail:lmorgantini@europarl.eu.int
Tel. 06 69 95 0217
Fax 06 69 95 0200

Trad. dall'inglese di Anna Cotone