I TALEBANI DEVONO
ESSERE ROVESCIATI DALL'INSURREZIONE DELLA NAZIONE AFGHANA
DICHIARAZIONE
DEL RAWA DEL 11 OTTOBRE 2001
ottobre 2001, da Rawa Traduzione
di Gabriella Stanchina
Ancora una volta, a causa del tradimento degli esponenti fondamentalisti, il nostro popolo è stato preso negli artigli del mostro di una vasta guerra e distruzione. L'America, formando una coalizione internazionale contro Osama e i suoi collaboratori talebani e in rappresaglia per gli attacchi terroristici dell'11 settembre, ha lanciato una vasta aggressione contro il nostro paese. Nonostante l'assicurazione degli USA che solo le basi militari e terroriste dei Taleban e di Al Qieda sarebbero state colpite e che ogni azione sarebbe stata accuratamente definita nei suoi bersagli e proporzionata, ciò di cui siamo state testimoni negli ultimi 7 giorni non lascia dubbi che questa invasione verserà il sangue di numerose donne, uomini, bambini, giovani e vecchi del nostro paese. Se fino a ieri gli USA e i loro alleati, senza prestare attenzione al destino della democrazia in Afghanistan, supportavano la politica di incoraggiamento dei Jehadi, di Osama, dei Talebani, oggi stanno affilando il pugnale dell'"Alleanza del Nord". E a causa di questa politica hanno precipitato il nostro popolo in una preoccupazione e ansietà terribile per paura di dover nuovamente sperimentare gli eventi orribili degli anni dell'"emirato" Jehadi. Gli afghani, tenendo a mente i tremendi disastri a cui hanno assistito nelle mani degli avvoltoi Jehadi e Talebani, restavano appesi alla speranza di un ritorno del loro ex-re. Comunque, se egli torna in scena contando sull'"Alleanza del Nord" e i cosiddetti Talebani "moderati", non solo comprometterà la sua reputazione tra il popolo, ma metterà in pericolo la stabilità e il successo di qualsiasi coalizione formi.
Nell'epoca del dominio medioevale dei Talebani, nessun afghano o musulmano onorato e ragionevole sarà ingannato dal gesto "nazionalistico" dei Talebani che invitano il popolo afghano e addirittura l'intero mondo musulmano a una "Jihad" contro l'America. Ogni persona, gruppo o governo che supporta i Talebani, non importa sotto quale pretesto, è nemico del popolo afghano, che dunque odia le azioni "anti-Osama" e "antiterroristiche" degli assassini dell'"Alleanza del Nord". Il nostro popolo non solo non ha dimenticato i 5 anni dopo il collasso del regime fantoccio di Najib i più orribili anni di terrorismo e corruzione ma ugualmente non dimentica il tempo in cui i Jehadi erano essi stessi i servi a buon mercato di Abdullah Ezam e di Osama bin Laden. Ora i gruppi dell''"Alleanza del Nord" stanno imboscati come lupi affamati, in attesa di poter, cavalcando le armi degli USA, assaltare e sciamare dentro Kabul e in proporzione alla profondità e ampiezza delle loro "conquiste", con i vandalismi collaterali già commessi negli anni precedenti, guadagnare terreno per mercanteggiare la loro posizione nel secondo emirato che si va preparando, e come conseguenza spogliare ancora il popolo di ogni aspirazione a veder istituito un governo stabile e democratico accettabile da tutti. La continuazione degli attacchi USA e la crescita del numero di vittime civili innocenti non solo fornisce un alibi ai talebani, ma causerà l'aumento di potere delle forze fondamentaliste nella regione e in tutto il mondo. Il nostro popolo ha due opzioni: o lo sradicamento della piaga dei Talebani e di Al Qieda - nella cui coltivazione e crescita il nostro popolo non ha avuto parte alcuna e l'istituzione di un governo basato su valori democratici, o lasciare l'Afghanistan nelle mani di queste forze che hanno come maggiori componenti della loro natura la dipendenza dall'esterno, il saccheggio, il crimine e il tradimento della nazione. I nostri compatrioti, perciò, devono insorgere per demolire i Talebani e i loro Osama cosicché il mondo comprenda che gli afghani stanchi, feriti, in lutto e depredati non solo a parole, ma anche nella pratica, non hanno nessuna connessione con i criminali e non considerano una manciata di terroristi, arabi o no, degli "ospiti onorabili". Solo un'insurrezione generale può prevenire il ripetersi e la ricorrenza della catastrofe che ha già colpito la nostra terra e con o addirittura senza la presenza dei contingenti di pace dell'ONU questa rivolta può preparare la via per l'istituzione di un governo ad interim e la preparazione di elezioni. Noi crediamo che senzainterferenze straniere, specie di tipo fondamentalista, tutti i gruppi etnici di tutte le religioni, senza riguardo peri diabolici disegni dei fondamentalisti, daranno prova della loro solidarietà per il raggiungimento dei più sacri interessi nazionali, per amore di un Afghanistan orgoglioso e libero. L'Associazione rivoluzionaria delle Donne Afghane (RAWA) chiede a tutte le forze anti-fondamentaliste , amanti della pace e della democrazia, e propugnatrici dei diritti delle donne e anche all'ex-re dell'Afghanistan, prima che sia troppo tardi, giochino il loro ruolo nell'organizzazione di un'insurrezione di massa e ugualmente contrasti i piani dei nemici interni ed esterni dell'Afghanistan. I popoli amanti della pace e della giustizia del mondo saranno dalla parte del popolo afghano.Questa dichiarazione è stata distribuita a largo raggio dentro l'Afghanistan nelle lingue Pushtue Persiano