UNA SCUOLA PER RAWA
SOLIDARIETA' ALLE DONNE DELL'AFGHANISTAN


novembre 2001, da Iemanjà

 

Abbiamo chiesto all'Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afghane di inviarci un loro progetto: desideriamo sostenere le attività di un gruppo che dal 1977 lotta strenuamente per i diritti umani delle donne, per la giustizia sociale e la democrazia, contro l'integralismo e i regimi totalitari che si sono susseguiti in questi anni. Rawa afferma che nessuna democrazia, nessun futuro dignitoso è possibile con una maggioranza della popolazione condannata all'analfabetismo, alla segregazione,all'annullamento della persona, come accade oggi alle donne afghane. Nessuna forza politica, per quanto illuminata, può supplire all'autodeterminazione delle donne e di tutte le persone che devono essere messe in grado di leggere e scrivere, pensare, comunicare con il resto del mondo, lavorare in modo qualificato e dignitoso. Nelle sue scuole clandestine in Afghanistan, a rischio della propria vita, o nei campi profughi in condizioni disperate, Rawa costruisce ogni giorno attraverso le sue scuole un presente di riscatto e un futuro possibile. Non di solo pane si vive sotto le bombe.

PROGETTO D'INFORMATIZZAZIONE DEGLI ORFANOTROFI DI RAWA

Questo progetto va a beneficio di bambine e bambini rimasti orfani e ospitati negli orfanotrofi allestiti da Rawa nei campi profughi del Punjab, in Pakistan. In classi miste, Rawa cerca di dare alle sue studentesse/studenti un insegnamento qualificato, che li metta al passo con il mondo, permetta loro di comunicare, apra nuove possibilità di lavoro. Oggi questo significa anche saper utilizzare un computer.
Rawa ci ha chiesto di finanziare l'allestimento di una sala computer: con 6 computer, due stampanti e poche altre attrezzature, 48 studenti al giorno, in turni di due ore, potrebbero frequentare un corso per apprendere l'uso dei principali programmi, e servirsi di CD interattivi per integrare lo studio delle diverse discipline.
I finanziamenti copriranno esclusivamente le spese per l'acquisto delle attrezzature e del softwear, mentre le insegnanti dei corsi saranno le stesse attiviste di Rawa che prestano la loro attività gratuitamente. I corsi avranno la durata di un anno, al termine del quale il progetto si può considerare concluso e sarà sottoposto a verifica. Un nuovo corso potrà ripartire immediatamente, se le condizioni finanziarie lo consentiranno.

Rawa si impegna a monitorare l'impatto del progetto sui suoi studenti e a presentare un resoconto ai donatori, insieme ai relativi giustificativi di spesa. Dalla stessa Rawa verrà istituito un comitato finanziario ad hoc per il monitoraggio e la valutazione del progetto.

In Italia, l'associazione Iemanjà, che sarà referente per il progetto, si impegna a pubblicare periodicamente sul proprio sito (http://www.ecn.org/reds/donne.html) le informazioni dettagliate relative alla gestione finanziaria dei fondi, allo stato di avanzamento del progetto e alla valutazione del suo impatto nella realtà dei beneficiari, in modo tale che ogni donatore sappia sempre in ogni momento dove sono finiti i fondi da esso raccolti.
Un conto corrente specifico raccoglierà i fondi che saranno destinati a Rawa e alla diffusione della campagna in Italia (gadgets, materiale informativo, ecc.).

Dettagli del progetto inviatoci da RAWA. Traduzione di Giovanna Gagliardo

COSA è RAWA
L'Associazione Rivoluzionaria delle Donne dell'Afghanistan è stata fondata a Kabul, in Afghanistan, nel 1977. E' un'organizzazione politico-sociale indipendente di donne, e si definisce femminista. I principali obiettivi di RAWA sono: combattere contro i fondamentalisti (talebani, ma anche le forze della cosiddetta Alleanza del Nord) e per la libertà, la democrazia, la giustizia sociale, i diritti delle donne e lo stabilmento di un governo basato su valori laici e democratici; liberare le donne dal maschilismo; lanciare progetti educativi, culturali e sanitari all'interno e all'esterno del Paese per donne e bambini. Le attività di Rawa di conseguenza si svolgono in ambito educativo, sanitario e culturale a livello di base, privilegiando il contatto diretto con le donne e i bambini, ma anche a livello della difesa dei diritti umani fondamentali attraverso la stretta collaborazione con le organizzazioni per i diritti umani, a cui Rawa fornisce documenti, testimonianze e informazioni dettagliate svolgendo una coraggiosa opera di denuncia delle gravissime violazioni ai danni soprattutto delle donne. Le sue riprese con telecamere nascoste, le sue foto, le sue registrazioni, i suoi scritti, sono stati spesso quasi l'unica voce di dissenso organizzato in grado di raggiungere ogni angolo del mondo, soprattutto grazie all'uso di internet (www.rawa.org).

COSA è IEMANJA'
Iemanjà è un gruppo di donne che prende nome da una divinità femminile afro-brasiliana, dea dell'acqua e del mare. E' un gruppo femminista e internazionalista, che vuole contribuire alla costruzione di un movimento di donne indipendente, in Italia e nel mondo, a partire dall'impegno locale con le donne di base. Attraverso il sito internet (http://www.ecn.org/reds/donne.html) offre uno spazio di comunicazione e di incontro alle donne, per far circolare esperienze, informazioni e strumenti, e favorire il collegamento in rete di singole e gruppi. Ospita in un'apposita pagina documenti e iniziative della Marcia Mondiale delle Donne contro le violenze, la povertà e la guerra. Promuove campagne di solidarietà e iniziative di mobilitazione. Oltre a seguire con continuità le "donne d'Afghanistan", pubblica materiali sulle donne kurde, palestinesi, e di ogni luogo del mondo in cui ci sia resistenza femminile e costruzione di alternative di pace. Collabora con gruppi, movimenti, coordinamenti e reti in Italia e all'estero alla ricerca di un percorso comune.

COSA PUOI FARE TU
Prendi contatto con il gruppo che organizza la campagna (iemanja2000@yahoo.it altrimenti tel.3395382810) per darci una mano direttamente, fai "adottare" la campagna dal tuo gruppo, o associati con altre persone per organizzare iniziative di raccolte fondi nelle scuole, nei quartieri, ecc. Puoi chiederci materiali che facilitino la campagna (video, musica, magliette, opuscoli, ecc.).