AFGHANISTAN: LA RESISTENZA
FEMMINILE
luglio 2001, traduzione di
Fatima Di Marco
Un documentario filmato sul movimento talebano in Afganistan ha mostrato una spaventosa testimonianza di un'esecuzione di massa e ci ha fornito una analisi acuta ed immediata dell'oppressione esercitata nei confronti delle donne afgane.
Paludata sotto il velo afgano, la giornalista Saira Shah ha usato una telecamera nascosta per filmare la vita delle donne afgane sotto il regime talebano.
<Ho dovuto indossare il burqua che assomiglia ad una grande tovaglia da tavola, che copre completamente tutto> ha rivelato Saira Shah alla BBC. La troupe di Channel Four ha operato in segreto a causa delle restrizioni sui loro passaporti, riferendo che era loro stato concesso di filmare solo oggetti inanimati. Sono stati aiutati da un gruppo di donne clandestine appartenenti all'associazione rivoluzionaria (RAWA), che in segreto dirigono ospedali e scuole per ragazze.
<dal momento in cui ho attraversato il confine, ho avvertito il peso delle restrizioni sulle donne> ha rivelato Ms Shah che è per metà afgana.
Il velo era così spesso che era difficile respirare, e la piccola rete ad uncinetto per gli occhi rendeva difficile attraversare la strada.Se avesse inciampato e mostrato il viso o le caviglie, avrebbe rischiato l'arresto. La donna seduta vicino a lei in automobile si sentì male e vomitò perché soffriva di mal d'auto ebbene non le fu permesso nemmeno di togliersi il velo dalla testa!
<Mi resi subito conto di non essere più una semplice testimone obiettiva; io ero qualcuno che in realtà era partecipe di tutto ciò essendo io stessa sottoposta alle medesime restrizioni>
Lei (la giornalista) disse.Resistenza Femminile
Travestita, Ms Shah è stata in grado di partecipare alla vita delle donne e a riferire le orrende condizioni in cui vivono. <la prima cosa che si nota quando si arriva a Kabul sono delle figure spettrali nei loro burqua blu simili a sudari, che mendicano nelle strade.> <Nella sola Kabul > ella ha detto <ci sono 40000 vedove di guerra>.
Poiché i talebani proibiscono alle donne di lavorare, queste sono costrette a chiedere l'elemosina per mantenere se stesse e le proprie famiglie.
Ma il film "dietro il velo" documenta anche la resistenza di alcune donne.
Le donne del gruppo di opposizione Rawa rischiano la loro vita per dirigere segretamente scuole ed ospedali per ragazze, dando a quest'ultime possibilità d'istruzione che altrimenti sarebbero loro negate. Alcune donne mettono su saloni di bellezza segreti, all'interno delle loro case.Laccarsi le unghie è un crimine in Afganistan.
<si può costringere una donna a portare il velo ma questo è il nostro modo di dimostrare che non hanno annientato il nostro spirito> ha detto una donna in un salone di bellezza.Esecuzioni.
La troupe ha acquistato un cortometraggio filmato segretamente durante un esecuzione pubblica in uno stadio, finanziato dall'occidente
Il cortometraggio mostra una donna velata trascinata al centro del campo e costretta ad inginocchiarsi in direzione dei pali della porta. E' colpita a morte tra gli applausi degli spettatori.
La troupe si è poi avventurata nell'estremità nord-occidentale del paese che è ancora nelle mani dell'opposizione. All'inizio dell'anno i talebani hanno preso il controllo, per breve tempo, di 4 villaggi. I sopravvissuti hanno riferito di dozzine di civili arrestati e in seguito giustiziati.
Il cortometraggio ottenuto da un fotografo di matrimoni del luogo, mostra gli abitanti mentre seppelliscono i loro morti. Tre ragazze siedono infagottate nei loro veli colorati, all'esterno di una casa e raccontano come hanno visto la loro madre colpita a morte.
Il loro padre ha riferito che non hanno smesso di piangere per settimane.