DEPORTAZIONE DEI RIFUGIATI AFGHANI
CONDANNA DA PARTE DELLA COMMISSIONE PER I DIRITTI UMANI DEL PAKISTAN


settembre 2001, da RAWA

 

Dawn, 20 maggio 2001
RELAZIONE UFFICIO STAMPA

 

PESHAWAR, 19 maggio. Nel condannare la deportazione dei rifugiati afgani da parte del governo, l'ex presidente della Commissione per Diritti Umani del Pakistan (HRCP), Asma Jehangir ha detto sabato che la commissione sta studiando delle soluzioni in previsione di uno status legale per i rifugiati.

"Insieme alla comunità internazionale, l'ISI (il servizio segreto, n.d.r.) e il governo pakistano sono egualmente responsabili per le situazione del popolo afgano", ha detto Asma Jehangir durante una conferenza stampa congiunta con il presidente dell'HRCP Afrasiab Khattak e il direttore I.A. Rehman, presso il Peshawar Press Club.

Afrasiab Khattak ha detto che il team di osservazione ha fatto visita al campo profughi di Jalozai e alla prigione centrale di Peshawar. "Al campo profughi di Jalozai abbiamo visto le immagini di come gli esseri umani stiano vivendo in condizioni disumane" ha detto.

Gli ospiti del campo, ha affermato, stavano morendo per il caldo ardente e per la fame, e non erano disponibili medicinali né un'assistenza sanitaria adeguati.

Si duole del fatto che quando gli afgani erano impegnati nella "guerra santa" la comunità internazionale li ha supportati ed ora che ha raggiunto i suoi obiettivi la comunità internazionale li ha scaricati. "La tragedia afgana ora è una tragedia dimenticata" ha affermato Khattak.

Il team della commissione HRCP ha affermato che la deportazione degli afgani è un atto disumano, illegale e anticostituzionale. Si chiedono come delle persone possano essere buttate su un pullman e rispedite oltre il confine senza dei mandati dai tribunali.

Hanno detto: "Queste persone dimorano qui da tempo e le leggi del paese sono ugualmente applicabili anche a loro", aggiungendo "avete preparato per loro delle politiche difettose e adesso per voi sono un peso".

I fautori di queste politiche, ha detto Asma, hanno commesso crimini contro l'umanità.

I.A. Rehman ha ricordato che non esiste in Pakistan una legge sui rifugiati.

Questi rifugiati, hanno detto, non sono venuti qui per divertirsi. Hanno detto: "la maggior parte dei rifugiati denunciano che le loro donne sono state portate via dalla Alleanza del Nord e i ragazzi rapiti dai Talebani, e per salvare il resto delle ragazze e dei ragazzi hanno dovuto migrare in Pakistan".

CONDIZIONI DELLA PRIGIONE: lo staff di supporto della HRCP ha detto che la situazione nella prigione era buia come in tutte le altre prigioni del paese, in più la prigione centrale di Peshawar è molto sovraffollata. Afrasiab ha detto che un largo numero di donne e bambini sono stati imprigionati in base agli articoli 107 e 109 del Codice di Procedura Penale che fanno riferimento alla quiete pubblica. Per tali reati le persone non possono essere trattenute in carcere per un largo periodo, eppure i bambini e le donne sono ancora dietro le sbarre.

Ha detto che nonostante i magistrati giudici ed esecutori conducano delle visite alla prigione

A causa dell'oppressivo Atto di Controllo delle Sostanze Stupefacenti, ha detto, un largo numero di donne e bambini usi al consumo di stupefacenti stanno appassendo in prigione. "In base alla legge citata, non c'è distinzione tra spacciatori di droga e consumatori di droga e per la stessa ragione i trafficanti girano liberamente mentre i consumatori devono affrontare la pena di morte".

SITUAZIONE POLITICA: Asma Jehangir ha detto che la commissione ha anche condannato il bando delle attività politiche e condannerà anche il bando dell'Alleanza per il Ripristino della Democrazia.

Ha aggiunto che questi divieti danno vita a diversi gruppi mafiosi. "Ci stiamo dirigendo verso un disastro molto maggiore dal momento che da un lato c'è un divieto delle attività politiche e dall'altro la violenza settaria è in aumento", ha affermato.

60 afgani consegnati alle autorità di Kabul
The News Internaional, 29 marzo 2001

PESHAWAR: L'amministrazione politica delle aree tribali ha consegnato 60 rifugiati afgani alle autorità talebane sul confine di Torkham, per soggiorno illegale in Pakistan (dato raccolto mercoledì da fonte ufficiale).
La polizia di frontiera, ha riferito la fonte, ha arrestato 35 afgani per soggiorno illegale e le forze di Khasadar ne hanno arrestati altri con la stessa motivazione. La fonte ha riferito che la polizia ha consegnato le 35 persone alle autorità politiche che a loro volta le hanno consegnate alle autorità afgane sul confine, insieme a25 afgani arrestati dalle forze di Khasadar.

HRCP: I rifugiati afgani non hanno protezione legale
The News International, 31 marzo 2001

ISLAMABAD: In seguito alla deportazione di altri 130 Afgani nel loro paese questa settimana, il direttore del HRCP (Human Rights Commission of Pakistan ­ Commissione per i Diritti Umani del Pakistan), Afrasiyab Khattak, ha richiamato l'attenzione sulla questione dei rifugiati afgani.
Ha criticato il governo e l'UNHCR (Alto Commissariato dell'ONU per i Rifugiati) per quello che definisce la loro apatia nell'occuparsi del problema. "Il Pakistan non ha alcuna legge interna che riguarda i rifugiati, non è firmatario della Convenzione di Ginevra del 1951 o del Protocollo di Ginevra del 1967 che riguardano i rifugiati", ha spiegato Khattak al Integrated Regional Information Network.
Allora come possono essere deportati? La deportazione (espulsione) è una pena che può essere comminata solo da un tribunale, ma la polizia sta arbitrariamente deportando queste persone senza alcun processo legale, ha detto Khattak e ha aggiunto: "L'UNHCR dovrebbe proteggere le persone dalle espulsioni forzate, e queste stesse espulsioni sono contro la legge del Pakistan".
"L'attore politico che principalmente nega la protezione legale agli Afgani è il governo Pakistano, mentre anche l'ONU è particolarmente passivo a questo proposito", ha commentato.
In più, non c'è mai stato in Afganistan un governo capace di occuparsi dei suoi cittadini all'estero.