L'HOSPITALET CON LE DONNE DELL'AFGHANISTAN
UN COMUNE DELLA CATALOGNA HA APPROVATO UNA MOZIONE DI SOLIDARIETA' ALLE DONNE AFGHANE CHE CONTIENE UN'ANALISI DI POLITICA INTERNAZIONALE RICCA DI INFORMAZIONI ED EFFICACE


Giugno 2001, traduzione a cura di Iemanjà

 

L'Afghanistan da più di venti anni è in guerra. Dopo l'invasione sovietica del 1979 e la loro cacciata dal paese è seguita una guerra civile tra diverse fazioni fondamentaliste afghane. Oggi, la fazione radicale sunnita dei talebani controlla il 95% dell'Afghanistan e l'Alleanza del Nord, anch'essa fondamentalista, domina il restante 5% del territorio.
Ora il regime dei talebani pretende di essere riconosciuto dalle Nazioni Unite e con questa finalità ha intrapreso contatti diplomatici con diversi paesi occidentali.
I talebani sono studenti della religione che frequentano le scuole coraniche del Pakistan finanziate dall'Arabia Saudita e dagli Stati Uniti con l'obiettivo di disporre di una fazione islamica efficace e facilmente manovrabile che permetta a questi paesi il controllo dell'Afghanistan dopo la ritirata sovietica.
Attualmente solo il Pakistan, l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi riconoscono internazionalmente e danno supporto economico e militare al regime dei talebani. La loro fonte principale di entrate è la vendita di droga. L'Afghanistan è il principale produttore d'oppio del mondo, secondo le Nazioni Unite. Inoltre, il paese possiede una grande importanza geostrategica perché attraverso il suo territorio dovrebbe passare l'oleodotto che renderà possibile lo sfruttamento delle riserve di gas e petrolio delle ex repubbliche sovietiche e il suo trasporto fino al porto pakistano di Gwadar.
La fazione rivale dell'Alleanza del Nord, guidata da Burhamidan Rabanni, legittimo presidente dell'Afghanistan, e rappresentante alle Nazioni Unite, conta sul supporto militare ed economico di Iran, India e Russia.
La popolazione civile afghana delegittima allo stesso modo i talebani e l'Allenza del Nord per le loro reiterate violazioni dei diritti umani durante la guerra civile. Con l'alternativa, hanno proposto la costituzione di una Grande Assemblea, organo consultivo tradizionale afghano, con la rappresentanza di tutte le forze democratiche afghane che esistono attualmente in clandestinità e che non hanno partecipato alla guerra civile.
La precedente democrazia, in Afghanistan, era regolata dalla costituzione dell'anno 1964 che stabiliva un sistema legale laico e l'uguaglianza tra uomini e donne. Questa costituzione fu promulgata dal re Zahir Shah e ratificata da una Grande Assemblea.
All'interno dell'Afghanistan vivono 22 milioni di persone, un milione e mezzo di afghani vivono rifugiati in Pakistan, due milioni in Iran e un numero non determinato in paesi occidentali.

PROPOSTA DI MOZIONE IN SOLIDARIETA' CON LE DONNE AFGHANE

Dato che i talebani hanno imposto un regime di terrore all'Afghanistan che nega qualsivoglia diritto alle donne, e la fazione radicale dell'Alleanza del Nord ha violato ripetutamen,te i diritti umani durante gli anni di guerra civile.
Dato che l'Afghanistan vive in una guerra cronica dal 1979 e le Nazioni Unite non hanno decretato mai un embargo di armi conto il paese.
Dato che il Pakistan e l'Arabia Saudita offrono supporto economico e militare al regime dei talebani. Dato che l'Iran offre supporto all'Alleanza del Nord. E dato che lo Stato spagnolo esporta armi a questi tre paesi, secondo i dati della Cattedra Unesco per la Pace e i Diritti Umani dell'Università Autonoma di Barcellona.
Dato che lo Stato spagnolo mantiene rapporti commerciali con il Pakistan, che è il principale trasformatore dell'oppio afghano in eroina.
Dato che la Francia ha intrapreso relazioni con i talebani per riconoscere internazionalmente il loro regime e ottenere in questa maniera il beneplacito per la costruzione di un oleodotto che attraversi l'Afghanistan e sfrutti le riserve di gas e petrolio delle ex repubbliche sovietiche.
Dato che il re afghano Zahir Shah, destituito nel 1973, ha tentato di convocare, senza alcun esito, una Grande Assemblea con la rappresentanza di tutti i partiti democratici afghani.
Dato che il Parlamento europeo ha approvato il 5 ottobre 2000 una risoluzione di condanna del regime dei talebani che chiede al governo pakistano di mettere fine alle sue ingerenze in Afghanistan.
Dato che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato il 15 ottobre 1999 la risoluzione 1267/99 che proibisce i voli internazionali della compagnia aerea afghana Ariana, e congela i fondi e le risorse finanziarie dei talebani. E dato che queste sanzioni sono una risposta al rifiuto dei talebani di consegnare agli Stati Uniti il terrorista saudita Usama Bin Laden, al quale offrono asilo, e non alla loro costante violazione dei diritti umani.
Dato che dalla fine della guerra dell'Afghanistan con l'Unione Sovietica l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR) ha ridotto i propri aiuti ai rifugiati afghani da cento milioni di dollari annui a solo dodici.
Dato che il governo spagnolo non si è pronunciato ufficialmente sul conflitto dell'Afghanistan né sulla situazione della popolazione civile di questo paese.
Per tutto ciò si sottomette al Consiglio Municipale di L'Hospitalet la seguente proposta di mozione:
1. Condannare, per la loro violazione dei diritti umani, tutte le forze fondamentaliste che lottano in Afghanistan, tanto i talebani come i partiti radicali della fazione rivale dell'Alleanza del Nord.
2. Esprimere il principio che al di sopra degli interessi economici e strategici che interessano differenti paesi della zona è prioritario preservare il rispetto dei diritti umani di tutta la popolazione afghana.
3. Esprimere alle Nazioni Unite la posizione del Consiglio Municipale di L'Hospitalet a favore di un embargo d'armi nei confronti dell'Afghanistan, del disarmo delle due fazioni che lottano in Afghanistan, del comminare sanzioni verso i paesi che intervengono nel conflitto afghano e forniscono supporto a qualsivoglia delle fazioni rivali della guerra, e infine a favore della convocazione di una Grande Assemblea-parlamento consultivo che sia formata dai partiti democratici afghani che esistono nella clandestinità e che non hanno partecipato al conflitto.
4. Chiedere alle Nazioni Unite un aumento del finanziamento dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati destinato ad aiutare i rifugiati afghani in Pakistan e in Iran.
5. Chiedere al governo spagnolo che proibisca l'esportazione di armi spagnole al Pakistan, all'Arabia Saudita e all'iran, e agli altri paesi che offrono sostegno a qualsiasi delle due fazioni rivali che si affrontano in Afghanistan, come gli Emirati Arabi Uniti, Russia, India e le ex repubbliche sovietiche del Turkmenistan, Uzbekistan e Tajikistana, e che faccia pressione sul governo del Pakistan perché smetta di sostenere i talebani.
6. Proporre al Consiglio municipale di Cooperazione dell'Hospitalet che studi la possibilità di offrire supporto alle organizzazioni democratiche dell'Afghanistan e, in concreto, all'organizzazione delle donne afghane RAWA sostenendo le loro attività di formazione indirizzate alla popolazione afghana che vive nei campi di rifugiati del Pakistan
7. Portare a conoscenza di questi accordi i cittadini e le cittadine dell'Hospitalet, i gruppi parlamentari del Parlamento di Catalogna, il "Govern de la Generalitat" della Catalogna, il governo spagnolo, il Parlamento europeo e le Nazioni Unite.

APPROVATO ALL'UNANIMITA' CON I VOTI DEI GRUPPI MUNICIPALI DEL PSC, PP, CIU, EUIA, IC E GRUPPO MISTO (UDC) IL GIORNO 2 MAGGIO 2001.