RAWA
SITO FEMMINISTA
DELLE DONNE AFGHANE: PRESENTAZIONE
dicembre 2000, Iemanjà
Un sito ben costruito, parzialmente tradotto in numerose lingue, tra cui persino l'italiano: le compagne afgane ci hanno sorpreso per la loro straordinaria capacità di comunicare, a dispetto di tutti gli ostacoli e i rischi che devono quotidianamente affrontare.
RAWA, l'Associazione Rivoluzionaria delle Donne dell'Afganistan, opera dal 1977. La sua fondatrice Meena è stata assassinata dieci anni dopo, a causa del suo impegno per uno Stato laico, democratico e indipendente, in cui fossero rispettati i diritti umani delle donne.
Dal '79 infatti RAWA è stata coinvolta, a partire dall'impegno per i diritti delle donne e la democrazia, anche nella resistenza all'occupazione sovietica e ai fondamentalisti: una scelta politica che articolava lotta nazionale e di genere, e si traduceva nel coinvolgere le donne in attività nei campi dell'istruzione, della cultura, della sanità, e direttamente in ambito politico, organizzando manifestazioni e pubblicando giornali.
Scorrendo le pagine del sito, l'Afganistan ci appare più vicino, la lotta delle donne emerge e ci raggiunge, si intreccia ai nostri percorsi. Lo strumento del sito, infatti, viene proposto come veicolo per allacciare rapporti e trovare collaborazione.
Una apposita pagina suggerisce alcune attività di solidarietà con le donne afgane che è possibile realizzare nei diversi paesi del mondo: proteste, marce, dimostrazioni, riunioni, incontri, seminari, iniziative nelle scuole, presso associazioni e comunità, articoli sui mezzi di comunicazione, in modo da far conoscere all'opinione pubblica la situazione e fare pressione sulle autorità. Ma anche raccogliere fondi, medicinali, materiali e attrezzature per i progetti che RAWA organizza in Afganistan e nei campi profughi in Pakistan.
Le donne di RAWA ci chiedono di inviare loro e-mail, invitarle, fare noi delle proposte. Certamente da uno scambio potrebbero nascere nuovi percorsi e anche il femminismo nostrano ne trarrebbe solo vantaggi.