SPEZZATE LA COSPIRAZIONE DEL SILENZIO E DELL'AZIONE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.
Appello urgente degli intellettuali palestinesi. Sabato 30 marzo 2002.


Noi, firmatari, pensiamo che un'offensiva così estesa da parte di Israele in tutti i Territori Occupati sia imminente e che un tale attacco senza precendenti richieda dall'intera società civile una risposta senza precedenti.
Per questa ragione, noi chiediamo urgentemente all'intera società civile - incluse le organizzazioni per i diritti umani, i gruppi di solidarietà e tutte le persone - di intraprendere un'immediata azione diretta per fermare la guerra di Israele contro il popolo palestinese e anche l'occupazione militare che dura da 35 anni nella striscia di Gaza e nel West Bank, inclusa Gerusalemme est.
Oggi le forze di occupazione israeliane hanno invaso il quartier generale dell'AP e del Presidente Yasser Arafat a Ramallah. Questo fa parte di una campagna sistematica e prestabilita da tempo per minare, umiliare e distruggere la leadership politica dei Palestinesi.
Le truppe israeliane hanno anche preso il controllo totale di Ramallah e hanno imposto il coprifuoco totale.
Allo stesso tempo gli ufficiali israeliani hanno cominciato a preparare un attacco militare che comporta la mobilitazione di 10.000 riservisti dell'esercito, come preparazione per una guerra dichiarata in tutti i Territori Occupati che promette di essere estesa, prolungata e sanguinosa.
Nei primi giorni di questo mese, gli attacchi sempre più frequenti da parte degli Israeliani - incluse uccisioni intenzionali, sparatorie indiscriminate e bombardamenti aerei, un totale soffocamento economico e sociale e la distruzione in massa di case e di raccolti - sono culminati in invasioni estese nei campi di profughi palestinesi e nei villaggi in cui sono rimasti uccisi centinaia di civili.
Nelle dichiarazioni di oggi il Primo Ministro Israeliano Sharon si rivolge ad Arafat definendolo il "nemico" e parla della necessità di "estirpare il terrorismo palestinese ovunque esista". Tutto questo indica che tali attacchi sono stati decisi come ripresa delle ostilità, con una maggiore ferocia e portata e le loro conseguenze sono disastrose.
Da anni i gruppi di civili palestinesi hanno messo il mondo di fronte al fatto che Israele attaccava liberamente, come fosse uno stato al di sopra della legge e che tale atteggiamento avrebbe minate seriamente le opportunità per una pace giusta e duratura.
Dopo decine di anni di occupazione, apartheid e pulizia etnica e dopo 18 mesi di guerra aperta contro una popolazione di civili, noi facciamo appello alla comunità internazionale affinché questa non aspetti che si verifichino massacri come quelli di Sabra e Shatila del 1982; il momento di muoversi è arrivato.
Il sostegno al popolo palestinese dimostrato dai gruppi di solidarietà internazionale con numerose dichiarazioni, visite e azioni, è stato prezioso durante la crisi.
Ora è il momento che la società civile usi tutto il suo slancio e l'integrità etica che ha dimostrato per richiedere a piena forza un'azione immediata da parte dei governi in modo da porre fine all'occupazione che è stata la causa principale del conflitto.
I governi, compresi quelli che stanno partecipando ai lavori della Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, devono esercitare una pressione diretta e senza ambiguità per assicurare immediatamente che Israele rispetti la Quarta Convenzione di Ginevra e ritiri completamente le truppe dai Territori Occupati: questi sono passi necessari per il raggiungimento di una pace giusta e duratura.
Per porre fine a tutto questo, facciamo appello a tutti coloro che si oppongono all'occupazione, all'apartheid, alla pulizia etnica e ai crimini di guerra, a tutti coloro che sono impegnati per la giustizia e per la pace, a tutti coloro che vogliono dire la verità:
1. Alzate la voce per spezzare la cospirazione del silenzio tra i governi che permettono ad Israele, il quale gode del sostegno illimitato e incondizionato degli Stati Uniti, di commettere con impunità crimini di guerra e altre violazioni della legge internazionale sui diritti umani.
2. Dimostrate chiaramente, vigorosamente e pubblicamente di fronte ai governi e alle organizzazioni internazionali per richiedere una protezione immediata ed efficace per i civili palestinesi dei Territori Occupati, attraverso proteste, marce, campagne massmediali e altri mezzi pacifici.
3. Chiedete ai governi di interrompere gli aiuti militari ad Israele, di sospendere i legami economici, di sostenere la persecuzione dei criminali di guerra e di fare un appello urgente agli altri stati perché si muovano nella stessa direzione.
4. Continuate e intensificate le vostre attività come parte di una campagna supportata e sistematica per porre fine all'occupazione, all'apartheid, alla pulizia etnica e ai crimini di guerra nei Territori Occupati e per sostenere i diritti e le aspirazioni legittime del popolo palestinese.
Ora è il momento per un'azione immediata e diretta, dal momento che il sistema di oppressione e di brutalità crescenti che abbiamo vissuto negli ultimi 18 mesi si muove inesorabilmente verso conseguenze disastrose, che possiamo appena immaginare.
In queste ore buie di sofferenza e di ferma resistenza, siamo sicuri che il peggio deve ancora arrivare, ma allo stesso tempo siamo certi che, con il sostegno dell'intera società civile in questo momento cruciale, la giustizia e la pace prevarranno.


Firmato da:
Dr. Heydar Abdel-Shafi
Dr. Hanan Ashrawi
Dr. Mustafa Barghouti
Dr. Azmi Bishara
Rana Nashashibi
Dr. Eyad Sarraj
Khader Shkirat
Raji Sourani