Organizzando una grande forza popolare.
Il quarto congresso del Movimento Sem Terra del Brasile. Dal sito del Movimento Sem Terra. Settembre 2000.


L'11 agosto si é concluso a Brasilia il IV congresso del Movimento Sem Terra del Brasile al quale hanno partecipato 10.538 delegati di 23 stati del Paese.

L'MST è l'unico movimento di massa in Brasile che in una situazione di riflusso delle lotte sociali (che avevano raggiunto il culmine negli anni '80 che sono stati l'equivamente per noi degli anni '70) ha mantenuto in piedi una forte presenza e capacità di mobilitazione, dovute senz'altro alla cura data al radicamento sociale e al lavoro di base. Il dirigente nazionale del MST Joao Pedro Stedile nel suo intervento ha sottolineato la necessità di "unire tutte delle forze di tutto il popolo" e di non affidarsi a "un gruppo di illuminati", perché il compito di portare il Paese a cambiamenti radicali "sarà compito di milioni, non sarà l'MST o quel certo partito, ma il popolo organizzato che attuerà questi cambiamenti. In questa prospettiva il compito è riprendere il lavoro di base, priorizzare la formazione politica dei militanti, sviluppare la pedagogia dell'esempio nella pratica quotidiana per modificare i rapporti di forza al fine di mutare la direzione della politica economica e sociale in corso".

Il professore Horacio Martins nell'analisi del capitalismo brasiliano ha sottolineato che, nonostante le lotte degli ultimi trent'anni è aumentata la concentrazione della terra. Dal 1992 al 1998 "si sono conquistati 16 milioni di ettari, ma nello stesso periodo il latifondo è cresciuto più di 80 milioni di ettari" con la "particolarità che la terra è andata concentrandosi nelle mani di banchieri e industriali, che vogliono la terra per mantenere il monopolio della foresta tropicale, del legno e dell'acqua dolce". Secondo i dati del 1996 i latifondi con una estensione superiore ai 1000 ettari rappresentano l'1% degli stabilimenti agricoli, ma occupano il 45% del territorio brasiliano, producono solo il 21% del totale della produzione agropastorale e impiegano solo il 4,2% del totale della mano d'opera del campo. Ma la novità di questi anni è il "transgenico, che rappresenta la subordinazione al capitale internazionale, rafforzando la tendenza concentratrice ed escludente".

Questa preoccupazione è ben evidente nei due documenti conclusivi: il Manifesto del MST al Popolo Brasiliano e Gli impegni per la terra e per la vita, di cui riproduciamo alcuni stralci.

Manifesto del MST al popolo brasiliano

"Il nostro Paese vive una grave crisi ed è una crisi che ci riguarda tutti. I ricchi continuano a guadagnare molti soldi, sfruttando. Le grandi imprese multinazionali continuano a esportare miliardi di dollari all'estero. Le banche non hanno mai guadagnato tanto come adesso. Ma per chi vive della propria fatica le condizioni di vita sono sempre più precarie. Non c'é lavoro, chi ce l'ha guadagna poco, i giovani non hanno una scuola di qualità, l'università non é più né pubblica né gratuita. Molta gente deve emigrare nelle periferie delle grandi città. Lì incontra miseria e violenza. Qual é la causa di tutto ciò?

E' vero che la nostra società è sempre stata ingiusta. Come in ogni società capitalista il povero è sempre sfruttato ed umiliato, mentre la classe ricca reprime il popolo e si sottomette agli interessi delle multinazionali. Ma dal 1994 con la politica neoliberale di Fernando Henrique Cardoso, i problemi si sono aggravati ancora di più. Questa politica economica rappresenta solo gli interessi delle banche e delle imprese multinazionali. Basti dire che nell'anno passato il governo ha speso il 64% del bilancio nei pagamenti degli interessi del debito estero e interno.
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Nell'agricoltura la situazione è ancora più grave. Il governo di FHC vuole "modernizzare" la campagna fornendo stimoli solo alle grandi aziende esportatrici, sconsegnando il controllo del mercato agricolo alle imprese multinazionali e permettendo alle agroindustrie di controllare il rifornimento di alimenti.
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Questo stesso governo sta ponendo tutte le ricerche della biotecnologia sotto il controllo delle multinazionali che vanno a creare mutazioni genetiche in piante ed alimenti senza nessun controllo, cercando unicamente di aumetare i propri profitti. Ponendo così a rischio l'ambiente, la salute degli agricoltri e dei consumatori.
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E' necessario che il popolo brasiliano si sollevi, si organizzi e riempa le piazze, per lottare per i suoi diritti storici. E' possibile costruire un altro progetto per il Brasile. Un progetto popolare orientato sulle necessità del popolo. Abbiamo bisogno di cambiamenti radicali. E' necessario impedire che banche, multinazionali e corrotti continuino ad aricchirsi. E' necessario sospendere il pagamento del debito estero. Si deve controllare il sistema finanziario e i tassi di interesse. Le banche devono finanziare la produzione e non la speculazione. Si deve negoziare il debito interno e priorizzare gli investimenti pubblici su sanità, educazione ed agricoltura. Riprendere in mano le redini della politica economica e rompere l'accordo con il FMI. La riforma agraria associata ad un nuovo modello agricolo che garantisca il reddito dei coltivatori.
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I prossimi mesi e anni saranno decisivi per il futuro del nostro Paese. O recupereremo la nostra sovranità o saremo condannati ad essere una nuova colonia del governo degli USA che sta come un avvoltoio sulla nostra Amazzonia. Per questo come movimento dei lavoratori senza terra ci impegneremo e chiamiamo tutte le organizzazioni del popolo brasiliano a organizzarsi e lottare per questi cambamenti.

I nostri impegni per la terra e per la vita

Gli esseri umani sono preziosi, dato che con la loro intelligenza, lavoro e organizzazione possono proteggere e preservare tutte le forme di vita.

1.- Amare e salvaguardare la terra e gli esserei umani

2.- Accrescere sempre le nostre conoscenze sulla natura e l'agricoltura

3.- Produrre alimenti per eliminare la fame dell'umanità. Evitare la monocoltura e l'uso di prodotti tossici.

4.- Preservare i boschi esistenti e rimboschire le nuove aree

5.- Salvaguardare le fonti, i fiumi, le lagune e i laghi. Lottare contro la privatizzazione dell'acqua

6.- Abbellire gli asentamientos e le comunità piantando fiori, erbe medicinali, ortaggi, alberi

7.- Trattare adeguatamente l'immondizia e combattere ogni inquinamento e aggressione all'ambiente

8.- Praticare la solidarietà e indignarsi davanti a qualsiasi ingiustizia, aggressione, sfruttamento praticata contro la persona, la comunità, la natura

9.- Lottare contro il latifondo perché tutti possano avere accesso a terra, pane, studio e libertà

10.- Non vendere mai la terra conquistata. La terra è un bene supremo per le generazioni future.

 

La traduzione in italiano di tutto il congresso può essere trovato all'ottimo sito del MST in italiano:

http://www.citinv.it/associazioni/MST/