Critiche alla tattica della non belligeranza dal circolo di Chieri e Cambiano (TO).
Sintesi della discussione nel circolo. Riceviamo e pubblichiamo dal Circolo di Chieri e Cambiano. Gennaio 2001.


Al Presidente del CPF di Torino
Franco Turigliatto
p.c. Al Segretario Provinciale della Federazione di TO
Gianni Favaro

Il Circolo di Chieri e Cambiano, dopo la discussione in direttivo del documento approvato dalla DN del 11 Novembre 2000, propone alla Federazione di Torino la sintesi conclusiva del dibattito.

Il Circolo di Chieri e Cambiano, condivide l'analisi politica iniziale del documento approvato, seppure con qualche riserva riguardante il tema proposto della "sinistra plurale", ritenendolo non ben specificato e chiarito, relativamente al cammino da percorrere concretamente ed agli interlocutori cui ci si rivolge.
Sottolinea che tutti i nostri possibili interlocutori devono partire dallo stesso piano, senza privilegio per alcuno, e che il centro-sinistra (escludendone la sua parte critica) non deve essere considerato interlocutore privilegiato nella costruzione di una forza che si definisce plurale, alternativa ed antagonista.
Il Circolo di Chieri e Cambiano, non reputa che sussistano attualmente le condizioni per applicare la tattica della cosiddetta "NON BELLIGERANZA". Nessun aiuto indiscriminato o gratuito può essere dato ai candidati di questo centro-sinistra.
E' vero, le nuove destre, populiste, xenofobe e razziste sono un gravissimo pericolo ed hanno la reale possibilità di vincere le prossime elezioni politiche del 2001. Rispettiamo tutti i compagni che vedono in questo la possibile giustificazione per la "non belligeranza", ma per noi non è assolutamente sufficiente. Cosa ci distinguerebbe altrimenti dai Comunisti Italiani?
D'altro canto ci sembra certamente improbabile che il centro-sinistra nella prossima finanziaria possa concedere ciò che il documento chiede. Inoltre il leader del centro-sinistra, Rutelli, non muove un passo in favore delle nostre motivate proposte, anzi, non dice una parola sul salario sociale, ma in compenso, condanna apertamente la recente manifestazione di Nizza.
La distanza tra noi e l'attuale centro-sinistra non si riduce, al contrario si allarga in modo irrecuperabile.
Lo stesso documento della DN, afferma che il centro-sinistra e il centro-destra sono sostanzialmente omologati e quasi nulla li caratterizza riguardo le questioni sociali. Gli ultimi avvenimenti danno ragione a questa asserzione. Ci sembra quindi evidente la contraddizione tra quanto esposto ed un accordo elettorale di "non belligeranza".
Siamo convinti che tutti i compagni e simpatizzanti necessitino di chiarezza e siamo altresì convinti che la maggioranza di essi non condivida la proposta elettorale espressa nella parte finale del documento della DN.
Riteniamo quindi indispensabile un'aperta discussione nel prossimo CPF o qunto prima possibile, che si concluda con una chiara presa di posizione della Federazione di Torino.
Ci auguriamo, inoltre, che il gruppo dirigente della Federazione, faccia propria la democratica decisione, qualunque essa sia, dei Circoli in quanto rappresentanti la base del Partito, senza tentennamenti ed in modo trasparente che non lasci code polemiche come purtroppo avvenuto in occasione delle scorse elezioni regionali.

Saluti comunisti.
Chieri 12 Dicembre, 2000
Per il Direttivo del Circolo di Chieri e Cambiano
(Luigi Cerini)