Perché votiamo Rifondazione.
REDS.
Maggio 2001.
In occasione delle prossime elezioni politiche del 13 maggio riteniamo opportuno, sinteticamente, specificare il significato che ha per noi il voto al PRC.
1. Non intendiamo votare contro qualcosa ma per qualcosa. Le politiche di destra
non si battono con il "meno peggio" o il "voto utile", premiando
chi tende solamente ad inseguire la destra sul suo terreno, dimenticandosi completamente
le proprie radici ed i propri riferimenti sociali.
2. Siamo contrari ad una politica dell'astensionismo elettorale totale, che
in ultima analisi tende a non far emergere chiaramente il disagio, ma ad annullarlo.
3. La destra si batte attraverso la mobilitazione della gente, con un lavoro
politico culturale costante. L'eventuale conquista della maggioranza parlamentare
da parte della destra non significa automaticamente una vittoria vera sul campo.
La sinistra ha saputo ottenere le sue maggiori conquiste pur disponendo di una
minoranza parlamentare, ma con le piazze piene.
4. Siamo stati e siamo contrari alla scelta di "desistenza unilaterale"
che ha portato, senza nessun dibattito nei circoli, alla non presentazione all'uninominale
alla Camera dei Deputati del PRC. Soprattutto per il fatto che il PRC non ha
neanche tentato o forse voluto fare né una campagna seria contro il bipolarismo,
né una azione politica verso "la sinistra del centrosinistra".
5. Nonostante ciò il PRC è comunque percepito come qualcosa di
distinto dai due poli. Per questo riteniamo importante con il voto rafforzare
la scelta di opposizione del partito, perché il PRC imbocchi realmente
la strada per diventare il "cuore dell'opposizione" nel nostro paese,
un motore per far ripartire l'attivismo politico ed il dibattito e la "rifondazione"
a sinistra.
6. Invitiamo i compagni ad astenersi sull'uninominale alla Camera, come segnale
dato alla sinistra moderata perché rompa l'asse strategico con il centro.
7. La rottura delle regole del gioco bipolarista e la battaglia per il ripristino
di leggi elettorali rispettose delle scelte dei cittadini in senso proporzionale
è un obiettivo da perseguire con maggior forza.
8. Non siamo in accordo, in questa fase politica, con progetti di testimonianza
elettorale, liste di supersinistra, con contenuti, anche condivisibili, ma che
sono prive di futuro, che implicano solo sprechi di energie, da parte dei compagni
e delle compagne che le promuovono.
9. Dunque chiediamo il voto al PRC soprattutto per sottolineare le scelte guerrafondaie
e liberiste di questo centrosinistra, perché ci si smarchi dalle politiche
sulle privatizzazioni, da una Europa dei banchieri e dei padroni, da amministrazioni
burocratiche che fanno sempre più scelte contro i lavoratori. E chiamiamo
ad attrezzarsi ad un periodo di grandi lotte di massa in caso di vittoria della
destra e a cercare il più ampio fronte unitario per contrastare in maniera
attiva la crescita dell'estrema destra fascista.
Redazione di REDS