...fascisti... Si
può morire nel 2003, per mano fascista?
Il fascismo è stato rifiutato dall'Italia da almeno una ventina
d'anni perché non è stato in grado di offrire una credibile alternativa
al capitalismo. Il suo "programma politico" (parole quasi esagerate
se riferite al fascismo) è un contraddittorio mix di socialimo e
nazionalismo, assolutamente ridicolo,e improponibile da quando la politica
delle nazioni è stata soppiantata dalla ben più complessa politica
globalizzata e delocalizzata infatti
oggi i fascisti, se interrogati sulle e loro idee, non vanno oltre le loro
vuote chiacchiere sulla patria, le brave forze dell'ordine.
l'anticomunismo viscerale, la xenofobia e il razzismo, la difesa dei
valori cristiani e tradizionali come la famiglia. Ideali sconnessi e messi
insieme alla meglio, che dimostrano la mancanza di una base culturale del
fascismo, costretto a spacciare per proprie idee altrui: antisemitismo,
omofobia e famiglia sono tipici valori della chiesa cattolica,
l'anticomunismo era il sentimento topico dei borghesi e industriali
timorosi di perdere i loro privilegi (niente male, per un movimento che si
pretende rivoluzionario!). La patria è una concezione tipica del
risorgimento, l' esaltazione della guerra è di matrice futurista. Ma i fascisti non disdegnano di saccheggiare anche culture
che dicono di combattere: rimarrà nella storia del teatro dell' assurdo
il tentativo del MSI di prendere come inno di partito "Viva
l'Italia" di Francesco De Gregori! Tutto
questo denota le due caratteristiche principali del fascismo: la paura del
cambiamento e, soprattutto il complesso di inferiorità nei confronti
delle altre culture (o meglio. delle culture esistenti).
L'invidia a volte può essere stimolo a migliorare, ma più spesso.
come nel caso dei fascisti, spinge a distruggere ciò che è avvertito
come migliore. Così si spiegano le aggressioni al Centri Sociale, lebombe contro il Manifesto, le
proteste contro le commemorazioni di Anna Frank e charlielie Chaplh e
purtroppo anche gli agguati contro
i compagni, culminati nell'assassinio
a Milano del compagno Davide Cesare, da sempre impegnato nelle
lotte per la casa. L'aspetto
umano di queste tragedie è già di per sé abbastanza doloroso, ma
purtroppo non possiamo dimenticare l'aspetto politico.
Non sono questi miserabili fascisti che ci
preoccupano ma la strumentalizzazione che ne
fa il governo, intenzionato a riesumare l'infausta teoria degli
opposti estremismi per bloccare tutti i movimenti.
Prova ne siano le dichiarazioni del ministro degli interni Pisanu,
che ha detto che « gli aggressori non hanno colore » (ma come quelle,
non dovrebbero essere le vittime). Insomma
oggi come nel 1922 i fascisti sono l'inconsapevole strumento dei
padroni contro i movimenti di
protesta. Questi
tentativi vanno fermati. Oggi
il fascismo non è un pericolo per la democrazi,. è soltanto una bestia
agonizzante. Ma ancora in
grado di uccidere. Oggi una
mobilitazione generale può
ricacciare definitivamente i fascisti nel loro putrido passato, ponendo
fine alle vigliacche aggressioni. rukoala |