contro la nato contro il militarismo

Novant’anni fa, Liebknecht affermava che solo la disciplina, la sopraffazione e la cieca obbedienza dovuta agli ufficiali potevano rendere dei giovani proletari automi pronti a sparare contro altri proletari

Il vertice NATO di settembre a Napoli per noi di Ya Basta, e per tutto il movimento foggiano, è l’occasione per continuare la discussione sulla struttura esercito, in quanto convinti che il nesso guerre-esercito sia inscindibile.


Mettere in discussione l'esercito e il suo ruolo, vuol dire inevitabilmente mettere in discussione l’organizzazione sociale in cui viviamo. Vuol dire affermare che oggi, nell’epoca della globalizzazione neoliberista, si sta costituendo un ordinamento mondiale ( che appunto, per questo suo carattere, noi chiamiamo “Impero”), che travalica e mortifica sempre più il potere dei singoli stati-nazione, un ordinamento sovranazionale che è responsabile di inquinamento e devastazioni ambientali, di disoccupazione e precarizzazione dell’esistenza, di povertà e di guerre, di razzismo e di emigrazioni forzate; gli eserciti dei paesi più ricchi, per il tramite della NATO, sono il braccio armato dell’Impero. Per questo noi chiediamo la radicale messa in discussione della stessa esistenza dell’esercito.

Di fronte a queste argomentazioni di solito si oppongono quattro  obiezioni principali:

  1) l’esercito serve alla difesa territoriale e agli interventi “umanitari”.

2) l’esercito serve ad affrontare le emergenze: per esempio “invasione” di immigrati.

3) l’esercito significa comunque decine o centinaia di migliaia di posti di lavoro.

4) voi appoggiate l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale in Messico.

 

Le nostre risposte:

1)      Dobbiamo difenderci da chi? Da cosa? Quanto ci costa?…lo sapete che l’Italia sta costruendo una nuova portaerei per la modica cifra di 4000 mld! Per quel che riguarda le cosiddette “guerre umanitarie” ( il solo nome è una contraddizione in termini) ormai chiunque voglia ascoltare e vedere sa cosa vuol dire ordigni “intelligenti” che bombardano asili nido e convogli di profughi, uranio impoverito che inquina per secoli il terreno, bombardamenti che di per sé producono un arretramento economico che creando nuove povertà aprono la strada ad ulteriori conflitti, così come l’alimentare gli odii, più o meno etnici, religiosi, ecc. ( da questo punto di vista, per quel che riguarda l’inizio della guerra nella ex-Yugoslavia, anche il Vaticano ha delle responsabilità precise causa il riconoscimento diplomatico della Croazia indipendente dell’ultranazionalista Tujiman). Non solo ma è noto che i “mostruosi dittatori” di turno sono stati finanziati e aiutati dagli stessi interventisti, spesso ben più mostruosi.: si pensi a quello che gli USA hanno fatto, senza mai nemmeno una autocritica, agli indiani d’america o al Vietnam o al Nicaragua o al Salvador, all’Iraq, a Cuba, ecc.

2)     Con l’argomentazione dell’ “invasione degli immigrati”, la discussione assume toni grotteschi: per le centinaia di immigrati che muoiono ogni anno per raggiungere le nostre coste, per lo sfruttamento inumano cui sono sottoposti spessissimo i “clandestini”, per il fatto che queste persone fuggono da povertà causate dal sistema di dominio occidentale e che solo per questo non bisognerebbe parlare di riduzione del loro debito, ma di far pagare alle istituzioni   che hanno causato tutto ciò ( WTO, Banca mondiale, FMI, grandi multinazionali) il debito che  i paesi del sud del mondo possono legittimamente pretendere!

3)     Per quel che riguarda i posti di lavoro prodotti dall’esercito bisogna essere chiari: non bisogna difendere le fabbriche della morte come non bisogna difendere fabbriche inquinanti, non si può creare lavoro per ammazzare altra gente o devastare l’ambiente. La smilitarizzazione deve essere coniugata con una radicale messa in discussione del sistema economico vigente che antepone il profitto a qualsiasi cosa. Noi pensiamo che con l’automazione industriale sia necessaria una radicale e generalizzata riduzione dell’orario di lavoro in modo da permettere un lavorare tutti lavorare meno. Non solo, ma  considerando che nella società attuale la ricchezza sociale complessiva è sostanzialmente determinata dall’informazione, dalla scienza direttamente produttiva, dal marketing, dalla pubblicità, e visto che in tal senso ognuno di noi è produttivo, partecipe di queste cose, è necessario dare un reddito incondizionato di esistenza a tutti e tutte.

4)     Noi appoggiamo l’EZLN  perché è nato come unica possibile strada per poter affermare i diritti e la dignità umana degli indigeni della regione del Chiapas. Perché l’EZLN è un esercito alla maniera del non esserlo: è pronto a sciogliersi in qualsiasi momento una volta ottenute le conquista fondamentali per le quali lotta, è in guerra dal 1994, ma da anni non spara un colpo, è un esercito che odia la guerra e l’ideologia militarista, che ricerca un dialogo costante con l’intera società civile messicana e internazionale per promuovere la LOTTA AL NEOLIBERISMO, un esercito che fa partecipare i suoi 24 comandanti e promuove una storica marcia per tutto il Messico ( 25 feb 11 marzo 2001) per  far capire che loro non vogliono la guerra, ma che nello stesso tempo non sono disposti ad arrendersi al neoliberismo e che continueranno a combattere “per la libertà, la democrazia e la giustizia”.

 

La crescente spesa armata è un inutile sperpero di denaro pubblico, fondi di cui bisogna riappropriarsi per dirottarli sulla collettività, per sopperire alla carenza di servizi sociali, per l’accoglienza di tutti i migranti, per la restituzione del debito ai paesi del sud del mondo, per il reddito d’esistenza  a tutti e tutte.

 

Smilitarizziamo il nostro territorio e riconvertiamo l’aeroporto “Amendola” Riconvertiamo l’industria bellica!      Non diamo soldi agli eserciti!

PER QUESTO INVITIAMO TUTTO  IL  MOVIMENTO NON SOLO A  PARTECIPARE ALLE INIZIATIVE  DI  NAPOLI  CONTRO  LA NATO MA  A  CREARE  MOMENTI  DI  DIBATTITO  E  MOBILITAZIONE CONTRO  LE STRUTTURE MILITARI PRESENTI  SUL NOSTRO TERRITORIO .

 CONTRO TUTTI I MILITARISMI BIANCHI  ROSSI  NERI  O A PALLINI !

 

Associazione “Ya Basta!” Collettivo “Spazio Liberato”

 p.za Mercato 40 (FG)

 

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