Gioia dolore liber/azione!! |
In questo numero, nel suo insieme di scritti, disegni e giochi, troverete tre cose: gioia,
dolore e tanta voglia di liber/azione Gioia perché
ritrovarsi in tanti, contribuire, sia pur modestamente, a costruire quel
movimento mondiale che ormai tutti conoscono, che a Genova ha portato
trecentomila persone in piazza contro il g8, nonostante le intimidazioni,
le bombe, i pestaggi, gli spari, ecc…è una cosa fantastica. La gioia di
esserci, del gridare che un altro mondo è possibile. Un mondo dove ci sia
un reddito garantito per tutti, dove non esistano più frontiere, dove le
tecnologie siano al servizio delle persone e non brevetti delle
multinazionali, senza più fame nel Sud del mondo, in cui l’ambiente sia
un bene da difendere e non un oggetto di saccheggio, dove il lavoro sia
una parte minima della vita di ognuno e la solidarietà prenda il posto
del rampantismo e del produttivismo. Dolore per
l’immagine di Carlo a terra ucciso dagli spari di un carabiniere; per i
nostri amici pestati alla scuola Diaz, per la violenza, gli insulti, le
umiliazioni che tanti di noi hanno subito a Genova. Per l’arroganza
delle “forze dell’ordine” e del governo. Dolore, paura, senso di
impotenza, ma anche rabbia, odio. Ma non ci faranno cadere nelle loro
trappole: non intrupperemo il movimento in organizzazioni rigide e
burocratiche, non lo militarizzeremo, il terrorismo non ci appartiene; lo
spaccatutto menefreghista delle “tute nere” nemmeno. Noi non vogliamo
ripetere il passato dove si teorizzava “lotta sociale- repressione-
lotta alla repressione- innalzamento del livello di scontro”, noi
vogliamo costruire consenso attorno alla nostra lotta per ampliarne la
forza, non metterci a fare la guerra in cento per perdere e/o diventare
come quelli che combattiamo. Noi siamo per il camminare domandando,
Tanta voglia di Liber/Azione che per noi vuol dire
voglia di lottare per i nostri diritti e bi-sogni. Ce ne è per tutti, dai
prossimi appuntamenti del movimento alle nefandezze che il governo
Berlusconi ci vuole propinare: sanità privata così se hai i soldi ti curi se no ti freghi, scuola azienda perché lo studiare è un privilegio e cultura vuol dire difesa
ossessiva di fragili identità e non confronto, dialogo, democrazia, flessibilità da schiavismo perché libertà vuol dire la loro libertà di usarci e
licenziarci quando gli pare, rinnovo dei contratti al ribasso perché non lo sapete ma lavorate poco e siete pagati
troppo e l’inflazione è un illusione, le donne la devono
piantare di avere diritti e tornare al loro posto in casa a sfornare
bambini (attacco alla 194), gli immigrati devono essere perseguitati rinchiusi o, nel migliore dei casi,
considerati forza lavoro “temporanea”, non esseri umani, le droghe sono tutte uguali e i problemi delle tossicodipendenze si
affrontano con la repressione e il proibizionismo, le carceri stanno scoppiando, ma niente depenalizzazione per i reati minori,
e chi se ne frega se alla reclusione si aggiungono condizioni sempre più
disumane, la mafia non è poi
tanto cattiva e ci si può “convivere”, parola del ministro delle
infrastrutture Lunardi, possessore della società di ingegneria Rocksoil
che ha redatto i progetti della tratta di alta velocità nel Mugello messa
sotto accusa per dissesto idrogeolologico…altro bell’esempio di
conflitto di interessi… e poi se gli appalti
se li aggiudicano aziende vicine alla mafia vuol dire che ci sanno
fare (corruzione, minacce)… è la legge del mercato!!
Le moltitudini contro tutto questo lotteranno e checché ne
dica quell’ipocrita del ministro Tremonti questo sarà un
autunno molto molto caldo. Buona lettura. Tristano per la redazione di RUKOLA
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