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La guerra scatenata dall'impero ha due volti orridi: quello delle bombe 'umanitarie' lanciate dagli aerei militari che uccidono civili innocenti e quello delle bombe lanciate dai governi contro i diritti umani e le libertà civili. C'è chi ha detto che la guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi….oggi la politica è la prosecuzione della guerra, asservita agli scopi della guerra con tutti i mezzi necessari, senza rispetto per quelle minime garanzie di democrazia e di libertà che parevano cosa acquisita nelle democrazie occidentali….mentre la retorica della propaganda di guerra, attraverso media asserviti, ci ripete la vuota litania della guerra per la giustizia, per la "libertà duratura"…assistiamo ad un attacco a tutte le libertà e alle libertà di tutti. Giornali e tv, complici, diffondono la PAURA nella società, paura del terrorista, dell'immigrato, di chiunque sia diverso…ogni dissenso è presentato come schieramento col 'terrorismo', chiunque si permette di protestare, di criticare, chiunque non sia allineato, con i potenti della terra e con le loro sporche guerre, viene bollato come 'terrorista'…poco importa se 'terrorista islamico', o 'terrorista rosso'…questa equazione in Italia ha assunto toni grotteschi: il governo ha presentato chi lotta per la difesa dell'articolo 18 come responsabile del 'clima' che ha portato all'omicidio Biagi, sperando di placare il dissenso ormai diffuso nel paese contro le sue proposte ultra liberiste, contro il suo tentativo di rendere ancora più precarie e ricattabili le nostre vite. Questa operazione di propaganda, che cerca di colpire l'immaginario collettivo, è accompagnata da atti concreti, da leggi e ordinanze che minano le nostre libertà civili e democratiche . Capofila di questi attacchi sono gli Stati Uniti, che, mentre si presentano all'opinione pubblica internazionale come i paladini della giustizia contro il terrorismo, violano le norme fondanti del diritto internazionale e le loro stesse garanzie costituzionali. Dopo l'11 settembre Bush ha dato il via libera alla costituzione di Tribunali militari che dovranno giudicare i cosiddetti Aliens…che non sono extraterrestri, ma esseri umani che non essendo nati sul territorio statunitense, non godono della cittadinanza americana e per questo potranno essere processati e condannati come "terroristi" o "criminali di guerra", in segreto, in base a prove tenute anch'esse segrete, addirittura in posti segreti (ad esempio su navi militari) e qui potranno anche essere condannati a morte…e tutto questo senza possibilità di appello. Dopo l'attentato, in oltre, sono state emesse le 'leggi antiterrorismo' definite "patriottiche" che hanno permesso e permettono di arrestare e perquisire, senza autorizzazione giudiziaria, chiunque sia solo sospettato di 'terrorismo', senza accuse precise (attualmente sono centinaia le persone di origine mediorientale che sono ancora detenute). ! In questo modo si introducono due giustizie: una per i cittadini americani con tutte le garanzie di difesa, compresa la presunzione di innocenza, ed una per i "non cittadini" con nessuna garanzia. E poi c'è la vergogna di Guantanamo…sotto gli occhi del mondo gli USA hanno violato le convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri…ma soprattutto hanno violato il senso di umanità: esseri umani incappucciati, drogati, bendati, chiusi in gabbie, in attesa di un processo non equo, che li ha gia condannati, probabilmente a morte…e poi chi sono? Da dove vengono? Nessuna identificazione è stata fatta…Sono uomini che hanno perso il diritto a essere considerati umani, perché così ha deciso il dio Usa, il supremo giudice che può trasformare gli uomini in cose senza nome, senza volto, senza passato…e senza che nessuno possa protestare! E intanto l'Europa fedele vassallo, si allinea alle politiche USA emanando una serie di provvedimenti "antiterrorismo" che nella sostanza potranno essere usati contro i movimenti sociali. Lo scorso dicembre la commissione europea ha approvato una decisione quadro sul 'terrorismo' che basandosi sul Terrorism Act britannico ne dà una definizione molto generica: "Atti intenzionali che possono recare grave danno ad un paese" e che l'autore commette allo scopo di intimidire gravemente una popolazione o per destabilizzare gravemente o distruggere le strutture politiche fondamentali costituzionali economiche o sociali di un paese…" Stando a questa definizione è chiaro che qualsiasi azione di disobbedienza e di contestazione (ad esempio durante un vertice G8) potrà essere considerata di stampo "terrorista". In oltre la commissione ha specificato alcuni atti che potranno esse considerati reati terroristici, oltre naturalmente all'omicidio vi sono anche azioni, molto usate dai movimenti, quali l'occupazione di edifici pubblici e le cyberazioni…è chiaro, quindi, che queste leggi quando sarà necessario, potranno essere utilizzate per intimidire e reprimere tutte le forme di contestazione. Così come è stato definito il terrorismo punta molto sul "fine politico" delle azioni compiute, indipendentemente dalla violenza dei mezzi…ma a ben guardare qualsiasi azione di protesta si pone dei fini politici, e in qualche maniera vuole destabilizzare l'ordine costituito…allora a chiunque non piace il mondo così com'è e vuole cambiarlo potrà essere accusato di essere un terrorista! Un "mondo diverso è possibile!" potrà diventare una frase da terrorista! Dopo l'11 settembre l'Europa ha anche provveduto ad ampliare i poteri di polizia dell'Europol e ha approvato la legge sul mandato di cattura europeo che entrerà in vigore nel 2004, e che comporterà una diminuzione delle garanzie per chi è perseguito. Oggi un paese può richiedere l'estradizione di un cittadino solo se il fatto di cui è accusato è considerato un reato anche nel paese a cui si fa la richiesta, col mandato europeo questo non sarà più necessario. In oltre il paese a cui è richiesta l'estradizione mentre oggi deve anche verificare che il fatto sia stato effettivamente commesso dal soggetto, dal 2004 non si dovrà più preoccupare di questo e dovrà controllare solo la regolarità formale dell'atto di richiesta di estradizione. Nei paesi occidentali si sta accentuando la tendenza a dare più potere alle forze di polizia, sottraendole al controllo della magistratura. Anche qui da noi si sta verificando una maggiore autonomia della polizia e lo stesso governo ha dichiarato in più occasioni di voler avviare riforme del sistema che vadano in questa direzione. Anche qui in italia si respira l'aria pesante della repressione, basta pensare alle intimidazioni della polizia contro chi fa libera informazione (perquisizioni a Indymedia, nei centri sociali, alle sedi del sindacalismo di base) o alle retate contro gli immigrati attuate senza l'intervento della magistratura. Non è un caso che il ministro Scajola abbia potuto candidamente affermare, proprio ora, che a Genova aveva dato l'ordine di sparare se fosse stato necessario perché c'era il "pericolo di attentati terroristici"….ma a Genova è morto uno come noi, uno di noi che col terrorismo non c'entrava nulla, uno che lottava contro l'ingiustizia, uno che, come noi, sognava un mondo diverso…

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