SERVI  DEI  SERVI

 Negli ultimi anni, lo sviluppo che il movimento antiliberista ha avuto in Italia, che ha portato alle grandi mobilitazioni di Napoli, Genova, Roma, ecc, ha messo in allarme i potentati economici e politici. Questi oltre alle azioni repressive degli apparati “legali” (controlli, schedature, cariche e pestaggi delle forze dell’ordine, processi, arresti, ecc) fanno ricorso anche a gruppi e gruppuscoli fascistoidi per i lavori più sporchi. E’ in questo contesto che si inquadrano le vili aggressioni ad attivisti e luoghi del movimento avvenute negli ultimi mesi ad opera della formazione Forza nuova. Una variopinta accozzaglia di fascisti vecchi e nuovi e poveri dementi, affetti da ossessioni identitarie, finanziati coi miliardi di imprese gestite da personaggi coinvolti nelle stragi degli anni ’60, ’70, ’80, che predicano il razzismo, la violenza contro tutti coloro che lottano per i propri diritti (è stato un loro militante a mettere la bomba alla sede del giornale Il Manifesto un anno fa), contro tutti i “diversi” e i deboli (gay, immigrati, minoranze, ecc), contro i diritti delle donne… tutto questo per difendere una inesistente e delirante “razza italiana”. In pratica la storia si ripete: i fascisti, come al solito, svolgono il loro ruolo di cani da guardia, servi dei servi dei padroni e dei poteri forti. Non rappresentano il “nuovo”, ma solo gli aspetti peggiori della società attuale.

Pubblichiamo qui di sotto alcuni stralci di un documento dei compagni del Centro Sociale Coppola Rossa di Adelfia che denuncia fatti simili avvenuti  di recente a Bari e provincia. Ai compagni e alle compagne che hanno subito la violenza fascista va tutta la nostra attiva solidarietà, nella consapevolezza che l’unica risposta efficace a queste violenze è quella dello sviluppo delle lotte e dell’autorganizzazione, della presenza dei compagni e delle compagne nelle piazze e nelle strade: in una parola ANTIFASCISMO MILITANTE. 

 

Vile aggressione fascista al Centro Sociale Coppola Rossa

 

Domenica 25 novembre 2001: alle ore 22.00 circa viene appiccato il fuoco ad una struttura di legno situata nei pressi del cancello del centro, gli occupanti presenti mentre si adoperano per spegnere il fuoco subiscono il lancio di sassi e bottiglie ad opera di quattro individui incappucciati che poi scappano in macchina.

Martedì 27 novembre 2001: vigilia della ricorrenza dell’assassinio di Benedetto Petrone, giovane militante ucciso da una squadraccia del MSI a Bari nel 1977; due giovani proletari mentre lavorano vengono aggrediti in pieno centro a Bari da una decina di persone armati di bastoni, catene e bottiglie che pestano uno dei due ragazzi.

 

Questi individui diffondono odio, xenofobia e razzismo, con la complicità delle istituzioni che gli autorizzano le manifestazioni in aperto contrasto con la Costituzione.

Per denunciare l’accaduto a tutti e dare una risposta unitaria e di massa nelle piazze e nei quartieri organizziamo una serie di presidi antifascisti, primo appuntamento ad Adelfia giorno 2 dicembre.

 

CENTRO SOCIALE COPPOLA ROSSA

 

 

 

 

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