Spazio antiproibizionista

CANAPA STORY

 C’era una volta una pianta di nome Canapa. Canapa aveva sempre vissuto una lunga vita (12.000 anni) libera e rispettata da tutti. Infatti si faceva in quattro per gli altri: offriva cibo olio, combustibile, tessuti, medicine, carta e cordame e non chiedeva nulla in cambio. Ma un triste giorno un vento pieno di terribili presagi soffiò sulla Terra, in mezzo ai boschi, sui campi e sulle acque e sussurrò, piangendo, che presto gli alberi sarebbero stati tagliati inutilmente, l’acqua e il cibo avvelenati, l’aria sarebbe diventata irrespirabile e Canapa che era loro amica, accusata ingiustamente, sarebbe stata esiliata. E così fu: anni cupi arrivarono durante i quali Potere e Avidità presero il controllo della terra e la distrussero velocemente sotto il falso nome di progresso; Canapa venne bandita e si fece di tutto per cancellarne addirittura il suo nome. Ma la verità vince sempre e arrivò il giorno in cui i malvagi vennero smascherati. Allora si ricominciò a parlare di canapa: molti non l’avevano dimenticata e si ricordavano ancora dei suoi doni; altri, informati sulla verità, compresero l’inganno. Capirono anche che non si sarebbero mai più fidati delle parole di Potere e Avidità, né di nessun altro e che da quel giorno tutte le decisioni sarebbero state prese da tutti, semplicemente osservando la realtà: è meglio ciò che distrugge, sporca, inquina, avvelena e uccide, oppure ciò che è naturale e in armonia con la Terra?

 La Canapa, coi suoi 50.000 derivati che spaziano dalla plastica biodegradabile al carburante pulito, dalla carta alla fibra tessile ecologica, da materiali edili resistentissimi a vernici non inquinanti, da cosmetici naturali ad alimenti bilanciati, è capace di sostituire tutti i prodotti responsabili di un meccanismo di sfruttamento dell’ambiente e della Terra senza ritorno.

 

 Le R.U.K.O.L.A. innamorate di Maria

 

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