"Una bomba per salvare il Governo e colpire il movimento"

Riportiamo qui di seguito una breve intervista ( tratta da Il Nuovo Paese Italia) a Luca Casarini, portavoce delle tute bianche ed esponente del movimento antiliberista veneto, che esprime il suo ( e nostro) punto di vista sull’attentato al tribunale di Venezia.

 

VENEZIA - "Mister Berlusconi basta bombe": è lo slogan di Luca Casarini, leader delle tute bianche del Nordest e del Venezia Social Forum, per rafforzare la protesta contro "questa bomba che vuole chiudere la bocca al movimento, un attentato gravissimo che poteva avere conseguenze mortali - ha sottolineato Casarini - guarda caso, coincidenza o no, avvenuto in concomitanza con la prima uscita pubblIca nella quale Berlusconi avrebbe dovuto rispondere sui fatti di Genova".

Secondo il leader dei centri sociali "questa bomba è il modo di assolvere il governo, i carabinieri, la polizia. Il modo per giustificare quanti chiedono che in questo paese sia usato il pugno di ferro come vuole la destra e purtroppo anche alcune parti della sinistra". Casarini ha ribadito più volte che si tratta di una bomba piazzata per chiudere la bocca al movimento, per far credere che esso sia solo una copertura della violenza e quindi un tentativo di dividerlo, per annientarlo.

 
"E' chiaro che non siamo stati noi, ma così ci costringono a difenderci. Importante non è sapere chi l'ha messa, ma capire l'effetto che fa. Come ci sarebbe dovuto fare nel 1969 con la bomba di piazza Fontana". Il Venezia Social Forum ha manifestato prima in Campo della Corderia, dove è esploso l'ordigno, e poi a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale del Veneto, per protestare pacificamente: "Un modo per dire basta perché non è più possibile accettare le torture di Bolzaneto, l'agire di polizia e carabinieri che sparano e assassinano un giovane solo perché ha un estintore in mano. Dobbiamo continuare a mantenere aperti gli spazi di democrazia e vogliamo risposte politiche, non manganelli. Dobbiamo lottare per questo - ha concluso - perché abbiamo di fronte criminali disposti a tutto pur di mantenere il potere".

(9 AGOSTO 2001, ORE 17:30)

 

 

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