una scuola diversa è possibile!

 

La Moratti, attuale ministro dell'istruzione ed esponente del governo Berlusconi, nel tempo che le rimane tra un incontro con la Confindustria e uno spot per il lancio del serial 'Cuore' di canale 5, detta la sua filosofia della formazione nel documento programmatico con cui si "presenta" al paese. Letizia con la sua imprenditoriale semplicità, introduce la sua scuola pubblica e la sua università, basandole sul presupposto che i saperi e l'istruzione sono merci spendibili su un mercato del lavoro sempre più “flessibile”. Il neoministro vorrebbe completare rapidamente la ridefinizione del profilo della scuola italiana in chiave privatistico-aziendale e "parrocchiale". Il suo documento programmatico si coordina con una finanziaria di "guerra" e prevede una riforma dei cicli e un codice deontologico.

La  legge finanziaria, per quel che riguarda la scuola, prevede:

· tagli per la scuola pubblica, che saranno  effettuati attraverso la cancellazione di 44000 posti di lavoro (art.13 comma
2,3,4);
· l'eliminazione di tutte le supplenze temporanee (sotto i 30 giorni, art.13 comma 5);
· l'obbligo degli straordinari fino a 24 ore per gli insegnanti in servizio (art.13 comma 3);
· il taglio di decine di migliaia di posti ATA per le pulizie e l' amministrazione che verranno sostituiti da dipendenti super sfruttati, o da lavoratori in "affitto";
· l'eliminazione di ogni controllo sulle scuole private, con commissioni di professori tutti interni alle scuole eccetto il
presidente d'esame (art.13 comma 7) con consequenziale eliminazione delle spese che serviranno a finanziare le commissioni d'esame (art.13 comma 8) e istituzione di nuove prove d' esame a quiz.


Per ciò che riguarda quest'ultimo punto, il fatto che a giugno la nuova maturità per noi studenti si svolgerà con i nostri professori, con la presenza di un solo membro esterno (il presidente) e attraverso prove d'esame a test, potrà quasi sembrare un aspetto positivo di questa squallida riforma, ma non lo è! Difatti, se non ci sarà nessuna verifica esterna che senso ha farci fare alcuni giorni di verifica finale da insegnanti che hanno avuto da 1 a 3 anni di tempo per verificare le nostre conoscenze?! Evidentemente dietro a tutto ciò si nascondono interessi economici legati alla riduzione dei costi pari a circa 200 miliardi, visto che non  si dovranno sostenere le uscite per pagare una commissione di esterni, ma si ha l'intenzione di far rimanere i professori interni anche nel mese di luglio, gratis!
Sicuramente saranno contente le scuole private che così potranno vendere con più garanzia di riuscita i loro diplomi e saremo un po' meno contenti noi e i nostri genitori quando ci renderemo conto che questa è la

 premessa per l'abolizione del valore legale del titolo di studio. Inoltre le prove cosiddette “oggettive” (sotto forma di test o di quiz) non valutano e non mettono in opera elementi razionali, emotivi, intellettuali, affettivi, empirici o basati sull' esperienza, valutandoci con superficialità e approssimazione.

Insomma, volete sapere in sintesi il risultato della legge finanziaria proposta da questo governo: "3000 miliardi in più per il ministero della difesa  e 5000 in meno per il Ministero dell' Università Istruzione e Ricerca". Questa finanziaria è figlia di uno stato di "guerra permanente", volto alla militarizzazione dell'intera società, quindi soldi a pioggia per polizie, eserciti e servizi segreti… gli spiccioli alla scuola… .

Oltre alla finanziaria, bisogna peraltro parlare della nuova proposta dei cicli e del codice deontologico; la prima prevede, oltre ai laboratori “esterni” ( leggi “privati”) a pagamento, una nuova divisione classista tra i licei (per chi vorrà continuare verso l’università) e gli istituti professionali, che invece prevedono studio e lavoro coniugato: una “formazione professionale” che sarà il modo con cui le aziende sfrutteranno mano d'opera minorenne in regime di totale flessibilità e che fa rivivere alla scuola il clima degli anni'50 quando, dopo le elementari-medie, alle famiglie meno abbienti non restava altro che mandare i propri figli verso il lavoro.
La seconda proposta prevede una serie di norme che ciascuna scuola ovrebbe attuare. Alcune di queste sarebbero sancite da una megacommissione con alla testa il cardinale Tonini ( ennesimo schiaffo alla scuola “laica e pluralista”, come la sottomissione degli insegnanti di religione (ovviamente cattolica) sottoposti al giudizio della Curia!!)!!!!!… Altre regole sarebbero stabilite da ciascuna scuola qualora il docente risulti "indesiderabile" a famiglie e territorio (tipico delle professioni private), magari perché le sue scelte didattiche non corrispondono alle richieste del mercato o, in previsione, agli interessi dello sponsor della scuola, cosa che oltre che ingiusta è illegale visto che il lavoro dei docenti è già regolato da leggi e si basa sulla libertà d'insegnamento sancita dalla Costituzione.
Per interrompere questa spirale involutiva che vuole distruggere la scuola pubblica potrebbero esservi varie proposte… noi ne lanciamo una che può rappresentare un vero e proprio antidoto a questa finanziaria di guerra: "il presalario
agli studenti".

 

Il presalario, consente:
·un percorso indipendente di crescita e di autonomia di noi giovani;
·un aiuto reale alle famiglie nella direzione dell'emancipazione e dell'autonomia giovanile;
·una forte scossa alla selezione classista ancora esistente nella scuola.
Il salario per 10 mesi all'anno,  per 1 milione e mezzo di studenti delle classi 3°, 4° e 5° superiore, comporterebbe una spesa annua di 5000 miliardi. Forse questa del presalario, può sembrare una proposta assurda, ma non lo è! Visto che le somme necessarie ad assicurarci il presalario potrebbero ricavarsi utilizzando per questo progetto i 7000 miliardi adibiti agli  investimenti in armamenti!

E poi perché dare i “bonus scolastici” (Lombardia e Veneto) solo a chi frequenta le scuole private??

Bisogna notare che alla base di questo diffuso processo di privatizzazione dell'Istruzione, portato avanti dal centro- destra e proposto già in principio dalla finta sinistra, vi è la cosiddetta “autonomia scolastica”, che, nel modo in cui ministri e riformatori vari ci hanno proposto, non ha nulla a che vedere con il concetto reale di autonomia.
Con “il regime di autonomia”, in pratica, non solo vi è la riproduzione a livello locale dello schema gerarchico-burocratico classico, ma non vi è alcun vero e significativo progetto educativo che tenda allo sviluppo del senso critico dei ragazzi e delle ragazze, nessuna reale possibilità di autogestione di studenti e insegnanti delle loro scuole per sperimentare anche nuovi metodi e contenuti didattici, ma solo una realtà nella quale  convivono  numerosi   tentativi  di

subordinazione (altro che “autonomia”!) alle leggi del  mercato globalizzato.
Contro la nuova “riforma” la mobilitazione è stata straordinaria: centinaia e centinaia di istituti okkupati e/o autogestiti, cortei, sit-in in tantissime città, la contestazione del ministro e di Berlusconi nei cosiddetti “Stati generali”, le grandi manifestazioni di protesta di Roma a cui hanno partecipato 20000 e 70000 persone!!

Al momento non sappiamo se riusciremo a fermare questa controriforma… Ci speriamo… comunque continueremo a lottare per sviluppare la lotta degli studenti e delle studentesse e per unirla a tutti coloro che combattono il mostro neoliberista che vuole ridurre tutto a merce!!

Continueremo a lottare per la democrazia dal basso, la pace e la dignità per tutti e tutte!

 

NO ALLA SCUOLA AZIENDA!!    

NON VOGLIAMO ESSERE “PRIVATI” DI NIENTE!! 

UN'ALTRA SCUOLA E’ POSSIBILE!!     

Alcuni studenti del Pascal

rukola@virgilio.it


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